Tutto pronto per i Giochi Olimpici Invernali 2022, dal 4 al 20 febbraio di scena a Pechino. Con il fantasma Covid ad aleggiare sull’evento, tutti cercano di restare concentrati per portare a casa il massimo risultato
In un mondo cambiato radicalmente dall'ultima volta che la capitale cinese ha ospitato i Giochi, il prossimo 4 febbraio a Pechino si aprirà ufficialmente la XXIV edizione delle Olimpiadi invernali, di scena fino a domenica 20. Le Olimpiadi estive di Pechino 2008, infatti, segnarono il “coming out” della Cina come superpotenza globale, -taglio-per un evento da più di evento da 100 milioni di dollari. Furono coinvolti circa 15.000 artisti per mettere in mostra il meglio della storia e della cultura cinese. Si stima che 91.000 persone, tra cui il presidente degli Stati Uniti George W. Bush e altri leader mondiali, abbiamo partecipato all'evento, che Steven Spielberg definì “il più grande spettacolo del nuovo millennio ". I prossimi Giochi di Pechino 2022, invece, causa le rigide restrizioni COVID-19, dovranno svolgersi in maniera molto dimessa e meno sensazionale, con inevitabili ripercussioni sotto tutti i punti di vista. I tifosi stranieri sono banditi, lo stesso vale per quasi tutti gli spettatori locali, ed inoltre le tensioni geopolitiche che le cronache ci raccontano di certo cozzano con lo spirito “olimpico” che dovrebbe aleggiare sulla comunità mondiale proprio in queste settimane. Tralasciando tutto questo, la Cina ha promesso comunque che organizzerà una storica cerimonia di apertura, inclusa l'accensione di un braciere "senza precedenti negli oltre 100 anni di storia dei Giochi Olimpici", coinvolgendo artisti provenienti da tutto il paese. Il prossimo 4 febbraio alle 12:15 ora italiana non ci sarà che da mettersi comodi e gustarsi uno show che, inevitabilmente, avrà il suo suggestivo fascino orientaleggiante. Il comitato organizzatore ha assicurato una messa in scena “semplice, sicura e splendida”, diretta dal regista di fama internazionale Zhang Yimou, già impegnato nel 2008 e riconfermato con tutto il suo entourage. Zhang ha promesso un'apertura "diversa e unica": "Lo status della Cina nel mondo, l'immagine dei cinesi e l'ascesa del nostro status nazionale: ora è tutto completamente diverso, e cercheremo di mostrare questo e tanto altro in uno show che sono sicuro vi piacerà". Un’ora e 40 minuti da non perdere, quindi, con circa 3.000 artisti pronti a stupire, che anticiperanno le performance sportive che tutti ci aspettiamo invece dai tanti atleti coinvolti, 2.900 per l’esattezza, provenienti da oltre 90 paesi. Tra i grandi nomi attesi la sciatrice alpina statunitense Mikaela Shiffrin, medaglia d'oro nello slalom gigante e un argento nella combinata alpina nel 2018, Chloe Kim, la più giovane donna a vincere una medaglia d'oro olimpica nello snowboard, il tre volte campione del mondo di pattinaggio artistico Nathan Chen, l’enfant prodige cinese dello sci freestyle Eileen Gu e tanti altri. Tra questi ci sono ovviamente anche gli azzurri, con l’Italia che vedrà Michela Moioli a fare da portabandiera dopo il forfait di Sofia Goggia a causa dell’infortunio occorsole a Cortina d’Ampezzo, cui il Presidente Mattarella prima di tutti ha voluto inviare il suo personale in bocca al lupo. -taglio2- E chissà se anche il prossimo Presidente della Repubblica sarà in parterre per qualcuna delle gare in programma per questa edizione. Di sicuro, invece, non ci saranno i diplomatici di Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia, come parte di un boicottaggio olimpico per l'incapacità della Cina di affrontare le violazioni dei diritti umani, in particolare nello Xinjiang. I boicottaggi non sono nuovi alle Olimpiadi, con quella più importante organizzata dagli Stati Uniti nei Giochi di Mosca del 1980, ma i recenti insulti hanno posto fine a una “distensione” sulle Olimpiadi che invece aveva regnato negli ultimi anni. Agli atleti però non sarà impedito di unirsi ai Giochi questa volta, a differenza dei precedenti boicottaggi, ma è stato solamente sconsigliato loro di esprimere opinioni politiche mentre gareggeranno a Pechino. A parte quindi qualche celebre indisponibilità causa Covid (tipo molti dei giocatori di hockey della NHL), ai nastri di partenza dovrebbero esserci tutti, suddividendosi tra Pechino, città che ospiterà ufficialmente le Olimpiadi, e le altre due aree vicine che pure ospiteranno eventi: il sobborgo montuoso di Yanqing e la famosa destinazione sciistica Zhangjiakou, entrambe situate a nord-ovest della capitale. Queste tre regioni sono collegate da una ferrovia ad alta velocità costruita appositamente per i Giochi. I treni traghetteranno i passeggeri per le 46 miglia fino a Yanqing e le 111 miglia per Zhangjiakou in circa 1 ora. Ogni regione avrà anche villaggi olimpici che possono ospitare più di 6.000 atleti in competizione e dirigenti di squadra. Lo Stadio Nazionale di Pechino non ospiterà alcun evento sportivo, ma sarà il luogo delle cerimonie di apertura e chiusura. Le precedenti sedi olimpiche della città, come il National Aquatics Center e il National Indoor Stadium, saranno riutilizzate, ma la Cina ha anche costruito una nuova cupola, l'Ice Ribbon, specificatamente per le competizioni di pattinaggio di velocità. Il paese ha anche costruito lo stadio Big Air Shougang per lo sci freestyle e le competizioni Big Air di snowboard a Pechino, rendendolo il primo luogo permanente al mondo per Big Air. Non c’è che dire, quindi, sembra che sia proprio tutto pronto quindi per un’edizione che ancora una volta non vede l’ora di emozionare i tanti appassionati e, perché no, anche tutti i curiosi che, magari grazie ai Giochi, decideranno di avvicinarsi di più alle discipline invernali, da sempre custodi di fascino algido e determinazione, in un costante percorso alla ricerca dell’oro!