albatros-narrativa

Vite diverse

Gianni Mauro - 80 pagine - 10,00 €

Leggendo i “Vagabondi del Dharma” di Kerouac, due anni fa, sono stato colpito dal concetto del “Vuoto”, che Lui coglie meditando dal “Picco della Desolazione”, dove era stato mandato, come avvistatore di incendi. Kerouac osservando il monte Hozomeen, che gli stava di fronte, percepisce il “Vuoto”, che secondo una concezione orientale è “quel momento in cui, liberando la mente da ogni e qualsiasi sovrastruttura cogli l’essenza del tuo esistere”. Da qui è iniziato questo mio percorso di scrittura, attraversando con l’immaginazione il grottesco, il doloroso, il paradossale, il diverso delle esistenze (la mia e quelle dei personaggi nebulosi o completamente immaginari, che attraversano da anni la mia vita). E dalla descrizione dei personaggi che si intrecciano, scavalcando spesso i confini spazio-temporali, con le loro contraddizioni, con la loro, a volte, poetica o violenta “disperata corsa”, sempre ai margini dell’esistere, ho cercato di dare un senso al mio “confuso ESSERE”. L’unica cosa che c’è di reale in questo libro è la scoperta della misticità di Jack Kerouac. Le storie di Antonella, Maurizio, Michele, Sergio, Giorgio, Loredana e tanti altri protagonisti di questo lungo viaggio nell’animo umano, sono il punto di partenza di riflessioni che mi stanno indicando un percorso interiore più luminoso, riscattando lunghi anni stanche e demotivati…. Forse ho trovato anch’io il mio “Vuoto”.


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