Missincat festeggia la sua carriera con il singolo “Calling your name”
La sua musica è come un suono leggero, che ti accarezza ma che al tempo stesso incontra elegantemente la tua anima. Missincat è questo, un insieme di mondi, culture e di suond, originali ma riconoscibilissimi. Artista milanese che da quindici anni ormai vive a Berlino, è con il tempo diventata un fenomeno di culto della scena indie tedesca. -taglio- In passato Missincat ha conquistato anche l’attenzione di Amy Winehouse che l'ha scelta come opening act del suo tour in Germania e uno dei suoi brani è stato anche scelto come colonna sonora di un noto spot Nintendo. “Calling Your Name” è il nuovo singolo della cantautrice, polistrumentista e produttrice Caterina Barbieri. Un libro di canzoni, così lo ha definito, in uscita il 9 dicembre ed anticipato dall’omonimo singolo, che contiene testi, accordi, tante foto a colori e note personali dell’artista. Il riassunto di quello che è stata la sua musica in tutti questi anni. E noi di Albatros Magazine abbiamo parlato con lei di questa sua nuova avventura in note. “Calling your name” è il tuo nuovo singolo. Ce ne parli un po'? “Questo mio nuovo singolo è un pezzo che ho autoprodotto e l’ho scritto in un momento di difficoltà, in cui avevo l’impressione di investire un sacco di energie e passione nelle cose. E di non di scontrarmi contro dei muri.” Sei un artista e tutto tondo, produttrice, cantautrice, polistrumentista. Dentro di te esistono molte anime. A quale di questa senti di appartenere di più? “Più che altro penso che sia la curiosità che mi spinge sempre a iniziare e imparare ogni volta qualcosa di nuovo. Ho cercato di farlo sempre nell’arco della mia carriera. Mi sono continuamente messa davanti a delle sfide sia per interesse artistico che per interesse intellettuale.” Quanto ha influito andar via dall’Italia e subire l’influenza artistica e musicale tedesca che è quella nella quale vivi e ti ritrovi a lavorare da anni? “Sicuramente ha influito tantissimo. Sono ben poco aggiornata sulla scena musicale italiana, lo faccio ma è qualcosa che devo fare attivamente, di proposito. Mentre, quando vivi in un paese la musica ti influenza e neanche te ne accorgi. -taglio2- E non solo, secondo me è più la società che la musica a influenzarti, è sempre un insieme di cose.” In questo tuo libro di canzoni, così lo ha denominato, c’è comunque un richiamo alle tue origini. Molte sono le canzoni scritte e cantate in italiano vero? “Sì, io credo che una persona possa rimare italiana anche se vive all’estero. Ci si esprime musicalmente ma anche attraverso la lingua, ed ogni lingua ha il suo suono. Anche la poetica è molto diversa. Ho sentito l’esigenza di esprimermi in italiano anche perché mi sono resa conto di praticare bene poco la lingua. (ride) sono quindi anni che vivo qui., diciamo che sono un po' arrugginita. E poi mi piace cantare in italiano, che è molto elegante con tutte queste vocali aperte, ha una grande musicalità.” Questo tuo album, lo abbiamo detto, è più che altro un libro di canzoni, dove tu esprimi tutta te stessa e racconti quello che sei stata in tutti questi anni. Ma contiene, anche, testi accordi, colori, note… “Ed anche aneddoti direi. È un po' un viaggio nella mia carriera. Sono due singoli che ho scelto per ogni mio album. L’idea iniziale era quella di mettere insieme tutto, ma sarebbe stata una cosa enorme da fare. Allora abbiamo deciso di fare una raccolta. È un regalo per i miei fa più leali, che mi seguono dall’inizio. In questo modo possono mettersi alla chitarra o al pianoforte e cantare i miei pezzi.” Immagino tu sia una divoratrice di musica e nella tua carriera hai duettato con molti artisti. Senti il bisogno di far incontrare la tua musica con qualche altro artista o ti andrebbe di sperimentare qualcosa di nuovo? “In questo momento non penso ad un artista in particolare ma penso piuttosto a qualcuno che ha un’origine musicale diversa dalla mia. Per esempio mi piacerebbe orchestrare la mia musica, lavorare con dei compositori classici. Questo mi incuriosirebbe davvero.”