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Unicità made in France

di Michela Secci

Numero 207 - Febbraio 2020

L’eccellenza nella produzione di coltelli nella tradizione di “Forge de Laguiole”


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La manifattura storica di « Forge de Laguiole », situata nel comune di Laguiole (Aveyron), rappresenta l’eccellenza del made in Francia per la produzione di coltelli. A rendere unica la manifattura, nata nel 1987, è il connubio perfetto tra tradizione e innovazione e soprattutto la qualità della lavorazione artigianale. -taglio- Nel 2007 la manifattura, è stata ripresa da Thierry Moysset con un altro socio, e grazie a loro il rilancio della produzione assicura il futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti. Oggi Thierry è soddisfatto di sapere che i suoi coltelli sono utilizzati nelle più belle tavole del mondo ma anche dai più grandi chef. Pezzi unici completamente fatti a mano con materiali ricercati e modelli moderni. Ogni dettaglio è ben curato, fino al lavoro finito sono eseguite una quarantina di fasi e, tante ore di lavoro. Un processo produttivo moderno, con macchinari tecnologicamente avanzati, e un ciclo di lavoro manuale forgia pezzi unici da collezione o da utilizzare tutti i giorni e in tutte le occasioni. L’esperienza, la competenza e l’abilità rappresentano il savoir faire del marchio affermato a livello internazionale. Il design dell’edificio che ospita la manifattura è stato realizzato dal famoso designer e architetto Philippe Starck. L'architettura di vetro e di alluminio, dal cui tetto esce una lama alta 18 metri, simboleggia l'attività e il dinamismo dell'azienda. Incontro Thierry, nella sua terra natale, e con tanta autenticità e affabilità risponde alle nostre domande.

Ci può parlare del suo percorso per arrivare ad essere il titolare di questa manifattura storica?

“Sono ingegnere e per più di vent’anni ho lavorato per grandi gruppi. Per il mio lavoro ho viaggiato in molti Paesi… fino in Cina. Nel 2007 ho ripreso, con un altro socio, la manifattura di Forge de Laguiole che era in istanza di fallimento. È stato un seguito logico del mio percorso ma anche una scelta di vita. La scelta di sapere per chi si lavora e perché, ma anche la scelta di vivere in un territorio tranquillo in mezzo alla natura dell'altopiano dell'Aubrac.”

Qual è la filosofia della manifattura e quali sono le caratteristiche dei coltelli Forge de Laguiole?

“Creatori di coltelli e non coltellinai, fortemente attaccati alla nostra storia e territorio. Non è solo una filosofia ma è anche un comportamento. La nostra filosofia è combinare tradizione e creazione. Rivendichiamo il « Made in Francia » e nel nostro caso il « Made in Laguiole ». La nostra è anche una ricerca costante nel campo dei materiali più moderni e pregiati. Una delle caratteristiche importanti del nostro marchio è lo stile e la qualità impeccabile del prodotto.” -taglio2- La sua è una passione, un savoir faire o che altro?

“Per me è prima di tutto un « savoir être » prima di essere un « savoir faire ». Il « savoir être » permette di trovare il « savoir faire». Il savoir être è un modo di vita ed è importante perpetrarlo. Questa manifattura è fatta di persone, donne e per la maggior parte uomini, che lavorano con passione e notevole attenzione al dettaglio.”

Qual è stata la più grande innovazione che Lei ha apportato?

“Il desiderio di creare da un lato e dall'altro dobbiamo fare un'innovazione sensata rispetto alle nostre radici.”

Come nascono le linee delle nuove collezioni?

“In generale dalla curiosità in altri settori o grazie a un designer. Molti dei nostri coltelli nascono dall’ispirazione di grandi nomi come Philippe Starck, Yan Pennor's, Eric Raffy, Sonia Rykiel, Jean-Michel Wilmotte, Christian Ghion, Andrée Putman, Ora-ïto e tanti altri. Nel 1995, il coltello Laguiole interpretato dalla casa di Hermès diventa sinonimo di lusso con il modello Herlag. Anche la famosa creatrice di moda Sonia Rykiel, ha collaborato con noi disegnando la sagoma del coltello. Ha dato a questo suo modello rosso, nero e oro, una dimensione femminile. Il designer Ora-ïto ha reinterpretato, una versione moderna ed elegante di un’arma simbolica, il coltello "Samuraï", dedicato all’ interprete dell’omonimo film culto Alain Delon.”

Quali sono i criteri per la scelta dei designer?

“Devono portare un messaggio sull'artigianato, prodotto in Francia, e capire che i nostri coltelli sono soprattutto una rappresentazione del nostro savoir faire.”

Dal 2008 fate parte delle « Imprese del Patrimonio Vivente », è importante per Lei questo riconoscimento?

“Lo è stato… ma diventa sempre più senza senso.”

Quanti coltelli create ogni anno e in quali paesi esportate?

“Ogni anno creiamo 100.000 coltelli, ed esportiamo soprattutto in Europa.”

Quali sono i suoi progetti e le sue sfide per il futuro?

“Continuare a creare e d’altra parte esistere in un circuito di distribuzione sempre più ristretto. Una grande sfida è anche quella di attrarre e formare dei veri ed eccellenti artigiani. Due dei nostri artigiani hanno il titolo prestigioso di « Meilleur Ouvrier de France ». Una grande opportunità e vanto per tutta l’équipe, perché sono loro al centro della trasmissione di questa eccellente competenza.”





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