A Loches in mostra fino ad Ottobre il tesoro di San Gennaro, un evento unico, tra arte e storia
Presentata, all'Ambasciata d'Italia a Parigi, la mostra evento: «Tesoro di Napoli - il mistero di San Gennaro», organizzata dalla città di Loches insieme all'associazione "Loches Patrimoine et culture”. Fino al 1° ottobre la città della Loira ospita 15 pezzi del Tesoro di San Gennaro. L’obiettivo è far conoscere alcune delle opere di uno dei più importanti e ricchi tesori d'arte orafa al mondo, -taglio-ma anche consolidare i legami storici tra Napoli e la Francia. Tra i presenti Lucio de Risi, il presidente dell'associazione "Loches Patrimoine et Culture" e Marc Angenault, sindaco di Loches. Il saluto e l’introduzione dell'Ambasciatrice Teresa Castaldo, orgogliosa di questa iniziativa culturale, che l’ha definita "una mostra unica", quasi "un miracolo" di questi tempi. "È per me una doppia emozione presentare oggi questa mostra, un viaggio alla scoperta di una meraviglia del nostro Paese e un omaggio alla mia città, Napoli, città che mantiene legami storici e indissolubili con la Francia", ha continuato nel suo intervento. Dopo la presentazione ho l'occasione di rivolgere alcune domande al primo cittadino di Loches, che tra l’altro ha anche un antenato italiano. Da quanto tempo è il sindaco di Loches? Può presentarcela brevemente? “Sono il sindaco della città di Loches dal 2014. È Una bella località situata nella vallata della Loira, a pochi km da Amboise. È una città reale e carica di storia, ha ospitato tanti sovrani. E poi non bisogna dimenticare che Ludovico Sforza, il principale mecenate di Leonardo da Vinci, è in questa città che è morto e sepolto. Abbiamo un bell'insieme medievale e rinascimentale emblematici, ed è anche una città molto vivace con un’impronta e uno spirito molto italiano.” Com'è nata l'idea di questa mostra evento nella sua città? “È molto semplice! Quando Lucio de Risi, napoletano e cittadino di Loches, mi ha parlato del Tesoro di San Gennaro e del progetto di chiedere in prestito una parte di questo meraviglioso tesoro per Loches, l'idea mi è sembrata tanto folle quanto straordinaria! Ma, grazie alla sua determinazione, l'idea si è lentamente concretizzata. In seguito sono stato invitato a Napoli per vederlo ed ho scoperto questo immenso e importante tesoro ma anche Napoli. -taglio2-Una città che ho trovato meravigliosa e piena di vita.” È stato facile avere la possibilità di far uscire i pezzi da esporre? “Si è presentata un'occasione e una grande opportunità. In effetti il museo dove si trova il tesoro doveva chiudere per restauro ma anche il fatto di aver annullato, a causa della pandemia, l'invio di una parte di questi oggetti per esporli a Madrid e a Mosca. Per di più con le relazioni di Lucio non è stato difficile.” Com’è scandito il percorso espositivo? “La mostra inizia con l'esposizione del busto reliquiario di San Gennaro, commissionato nel 1305 dal re francese Carlo II d'Angiò, e si conclude con due vere opere d'arte dall'elevato valore simbolico: il quadro commemorativo del miracolo dello scioglimento del sangue in presenza delle truppe francesi al momento della rivoluzione del 1799 e il dono dell’ostensorio offerto al Santo Patrono da Gioacchino Murat su richiesta di Napoleone.” Qual è l'obiettivo e l'importanza di questo evento? “L'obiettivo di questa iniziativa è far scoprire la storia di San Gennaro, del miracolo dello scioglimento del sangue e del tesoro con un'attenzione particolare ai legami storici tra Napoli e la Francia. È un evento di grande richiamo mediatico per Napoli e Loches, abbiamo avuto anche un bel servizio di grande rilevanza al telegiornale delle 20 su TF1. Inoltre i nostri cittadini attendono sempre di più delle novità culturali di qualità e questa li soddisferà. In aggiunta Loches è la terza città ad avere il privilegio di esporre alcune di queste opere, dopo Roma e Parigi. Ed è anche un'occasione per far conoscere meglio la nostra città, la sua storia e le sue bellezze. Ma soprattutto creare un forte legame tra le due città.”