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Un talento internazionale

di Paola Ratti

Numero 198 - Aprile 2019

L'attrice trentina, ormai divisa tra l'Italia e gli Stati Uniti, sta vivendo un 2019 ricco di belle novità. Ecco cosa ci ha raccontato


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Tra i talenti italiani che abbiamo “esportato” all'estero c'è anche lei, Gioia Libardoni. L'attrice trentina, dopo aver mosso i primi passi professionali qui in Italia (ha partecipato a fiction di successo come “Anna e I Cinque” e “Le Segretarie del Sesto”, per poi farsi conoscere ancora di più dal grande pubblico grazie a “Cado dalle Nubi”, primo film di Checco Zalone diretto da Gennaro Nunziante), ha iniziato a lavorare negli Stati Uniti anche come filmaker (nel 2016, per esempio, ha lavorato come assistente nel team di Tom Hanks per la realizzazione del film “Inferno”). Questo però non dimenticando mai la sua passione per la recitazione: ha infatti partecipato a “Finding Steve McQueen” con Travis Fimmel e il premio Oscar Forest Whitaker e ha persino debuttato a teatro, a Los Angeles, con la fortunata commedia “My Big Gay Italian Wedding” di Anthony J. Wilkinson. Nel 2019 la vedremo in due film: uno è “Trading Paint” in cui recitano anche John Travolta e Michael Madsen, l'altro “Restiamo amici” di Antonello Grimaldi con Libero De Rienzo e Michele Riondino.

Come e quando è nata la tua passione per il mondo del cinema?

“La mia passione per la recitazione è nata sui banchi di scuola. Ero sempre Maria alle recite di Natale delle elementari, ero sempre la bambina che leggeva i dettati in classe prima, e i pezzi di letteratura dopo da ragazza.”-taglio-

A chi devi dire il primo grazie?

“Il primo grazie va al casting Roberto Bigherati, che appena arrivata a Roma, mi ha subito invitata a fare un provino negli uffici Cecchi Gori, per il ruolo di un’americana in vacanza a Forte dei Marmi. Un mese dopo ero sul set in Versilia con un allora sconosciuto Marco Giallini. Un altro grazie importante va al regista Gennaro Nunziante, che mi ha scelta per un ruolo chiave in 'Cado dalle Nubi' e grazie alla visibilità del film sui voli Roma-Los Angeles sono nate le mie occasioni successive.”

Dopo aver lavorato un po' in Italia, hai pensato di volare negli Stati Uniti. Come mai?

“Perché non ero felice. Fisicamente non rientro nello stereotipo italiano, ma ne posseggo il carisma e in più c'è la mia cadenza tipica del nord che mi ha reso le cose molto difficili in Italia. Quando si dice ‘I do not fit in’. Ho smesso per un periodo di essere artista ed è stato ancora peggio: ero semi-depressa e allora ho deciso di cambiare, qualsiasi fosse stato il mio risultato. L' imperativo per la mia salute era cambiare.”

A Hollywood hai lavorato non solo come attrice, giusto? Ci spieghi meglio?

“Certo! Ho lavorato come assistente per i migliori attori di Hollywood ed ho lavorato anche in produzione, come assistant producer prima e come associate producer ora. Lavorando in produzione ho avuto il vantaggio di scoprire il funzionamento dei film dalla loro nascita al prodotto finito sul mercato. È molto interessante, mi ha permesso di acquisire una conoscenza dei film completa,-taglio2- rimanendo fermo il punto che ogni film ha una vita sua propria, irripetibile. È una combinazione di preparazione, di chimica e... magia!”**

Recentemente ti abbiamo vista sul red carpet del festival “Los Angeles, Italia – Film, Fashion and Art Fest”. Quanto è emozionante partecipare ad eventi del genere?

“È meraviglioso, è la celebrazione del nostro lavoro! Un’occasione gioiosa di festa dove si possono fare nuovi incontri, venire a conoscenza delle novità, scoprire talenti. Il direttore Pascal Vicedomini fa come sempre un ottimo lavoro e anche quest’anno ha portato sul palco artisti che, solo 24 ore dopo, sono diventati i nuovi premi Oscar.”

Ora com'è la tua vita? Quanto tempo passi in Italia e quanto all'estero?

“La mia quotidianità è a Los Angeles. Amo la mia nuova vita qui e vorrei prendere anche la cittadinanza americana, oltre a quella italiana. Grazie alle linee low cost torno spesso in Italia, amo tornare in trentino e stare con la mia famiglia, mia sorella, i miei nipoti. Mia mamma, mia sorella e mio cognato sono dei pittori sa? E anche la loro fantasia e la mia connessione con loro per me è fonte di ispirazione quando recito. Il trentino mi dà natura e relax e i trentini sono una popolazione altamente civilizzata, hanno un innato rispetto per le persone e l’ambiente, adoro tornare in Italia per i paesaggi mozzafiato, l’arte e la cucina. Prendo voli facilmente, adoro viaggiare, prima di capire che anche io avrei potuto lavorare nel mondo del cinema avevo fatto un corso per diventare hostess di volo, amavo l’idea di vedermi in giro per il mondo. Finché vivo vorrò vedere ogni angolo della Terra.”


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