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Un “io” artistico

di Di Gian Marco Tessier

Numero 214 - Ottobre 2020

Il nuovo album di Vincenzo Incenzo è un mix di generi musicali con un filo comune: l’ego creativo di un artista senza limiti


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Da venerdì 4 settembre è disponibile nei negozi di dischi, sulle piattaforme streaming e in digital download “Ego”, il nuovo album del cantautore, scrittore, regista e autore Vincenzo Incenzo. “Ego”, prodotto da Jurij Ricotti (Andrea Bocelli, Queen, Ariana Grande, Dua Lipa), è un disco romantico e politico, nato da una profonda riflessione dell’artista che, mettendosi coraggiosamente a nudo, -taglio-racconta tutta la sua rabbia, il suo spaesamento sociale e il suo bisogno d’amore in questo presente smaterializzato, che non ha più identità, voce e differenze. Il 4 Settembre è uscito “Ego”, il tuo nuovo album. Com’è stato il percorso dalla progettazione alla realizzazione? “Guarda, è stato un percorso davvero molto intenso e particolare. Dopo l’uscita del mio album ‘Credo’, supervisionato da Renato Zero e il suo team, mi sono ritrovato in America Latina. Lì ho vissuto esperienze musicali molto intense che mi hanno molto impressionato e ho cominciato a scrivere usando metodi e modi diversi. Ho creato un album molto variegato, ci sono cose latine, pezzi più elettronici, ventate di rap ma anche canzoni che mi appartengono di più, quelle con il pianoforte.” Da cosa deriva il nome “Ego”? “Ci stiamo abituando ad una falsa interpretazione delle parole. L’ego viene visto come una parola negativa. In realtà, la parola ‘Ego’ è fondamentale per la vita di tutti. È il mezzo che ci permette di controllare i nostri impulsi interni in relazione al contesto in cui stiamo vivendo in un dato momento. La sfida dei prossimi anni è quello di rimettere al centro l’ego, l’identità di ognuno, senza conformarsi ma lasciando libera la creatività e la possibilità di diventare ciò che si vuole.” Un album musicalmente molto vario che accompagna la tua voce e mette in risalto soprattutto i tuoi testi in modo molto equilibrato. È questa la tua proposta musicale? -taglio2- “Si. Io credo di avere bene in mente cosa fare e come farlo e stiamo già affrontando il terzo album con questa visione. Vogliamo mettere al centro il testo veicolato attraverso le sfide della contemporaneità. Io non sono uno di quelli che guarda al passato con nostalgia, cerco sempre di rinnovarmi e migliorarmi.” Nel corso della tua carriera hai scritto brani diversi tra loro, fatto concerti, lavorato in teatro e avuto grandi collaborazioni. Credi che la capacità di rinnovarsi per un’artista sia un elemento fondamentale per la carriera?
“Ho sempre lasciato il certo per l’incerto. Cantavo e sono finito a scrivere per altri. Successivamente ho cominciato a scrivere per il teatro, poi per i musical e alla fine sono tornato a fare il cantautore. Sai, mi piace molto questo eterno debuttare, mi tiene vivo. Continuo a fare esperienze così eclettiche e diverse perché mi piace affrontare percorsi di conoscenza ed esperienze nuove, ed inoltre aiuta ad alimentare sempre di più la creatività.” Quali sono i tuoi progetti futuri? “Ho una gran voglia di suonare dal vivo e portare tutto me stesso sul palco. La situazione di ora non permette a noi artisti di esprimerci come vorremmo ma dobbiamo adattarci e rinnovarci anche in questo senso. Stiamo organizzando degli eventi in streaming e stiamo cercando di organizzare degli eventi in teatro, con le giuste precauzioni e misure di sicurezza. Nel frattempo sto lavorando anche al nuovo album che sperò di poter pubblicare quanto prima.”





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