Intervista all'attore Brian Witt, protagonista di “To A God Unknow”, cortometraggio di Samantha Casella che sta facendo incetta di premi in tutto il mondo
È affascinante, poetico e suggestivo “To A God Unknown – Al Dio sconosciuto”, il nuovo cortometraggio della regista italiana Samantha Casella che sta conquistando gli Stati Uniti (e non solo), tanto da allungare sempre di più la lista dei suoi premi. Protagonista dell'opera è l'attore Brian Witt (pseudonimo di Matteo Fiori), che abbiamo intervistato in esclusiva per Albatros Magazine.-taglio- Lei è l’unico protagonista di “To A God Unknown”. Ci parla del suo ruolo? “Ho pensato ad un uomo che segue un sogno, crede nella terra che ha scelto di vivere e lavorare. Un uomo provato dalla vita e dai tanti lutti che lo colpiscono. Mi piace pensare a lui come ad uomo che cerca. Risposte, Dio, il rapporto con il padre morto. Un uomo consapevole che anche attraverso il suo estremo sacrificio può finalmente trovare pace e un senso a tutto il suo vissuto.” È stato difficile entrare nel mood del corto? Come si è trovato a lavorare con Samantha? “Non è stato difficile, è stato intenso. A differenza di Esenin e Rimbaud che ho letto e leggo, non conoscevo Steinbeck. Samantha mi ha fatto conoscere questo grande scrittore. Ho preferito non leggere prima il romanzo. Ma semplicemente leggere la sceneggiatura... e ascoltarmi.” Che effetto fa essere protagonista di un progetto così premiato? “Sono molto felice per Samantha. È un grande piacere. E sono contento di aver partecipato a questo corto.” Secondo lei lì c’è una sensibilità diversa nei confronti del cinema e della sperimentazione,-taglio2- rispetto ad altri paesi? “Sicuramente negli Stati Uniti è presente una sensibilità maggiore nei confronti del cinema, di tutto il mondo che ruota attorno ad esso. Io credo che in nessun altro paese al mondo vi sia un'attenzione e una professionalità così alte verso questa arte.” Come nasce il suo percorso artistico? Che modelli ha avuto? “Mi ha sempre emozionato recitare. Ho conseguito un Diploma presso la scuola di Teatro Colli di Bologna dopo un percorso di 2 anni. Ho recitato e tutt'ora lo faccio in diverse compagnie amatoriali. Ho partecipato a diversi progetti (cortometraggi e alcuni film video musicali) con registi locali. Posso dire che "cercare" di recitare è sempre stata una passione.” Prossimi progetti? “Ci sono due progetti. Spero che ‘To a God Unknow’ possa diventare un film e magari Samantha possa ancora aver bisogno. Poi un horror religioso con tanti elementi esoterici. Spero davvero che tutto possa realizzarsi.” Sogni nel cassetto? “Ho un unico sogno da sempre: continuare a sognare!”