"Chiammame Ammore": un nuovo tour tutto da vivere per Gianni Fiorellino, dopo il successo del suo “One Man Show”
"Chiammame ammore - live in teatro” è il nome del nuovo tour di Gianni Fiorellino, 17 album al suo attivo e migliaia di concerti in Italia. Una carriera travolgente iniziata da giovanissimo.-taglio- Per la sua ultima produzione live "One man show" messa in scena per cinque serate, tutte sold out al Teatro Troisi di Napoli, ha realizzato una originale modalità di esecuzione, suonando da solo tutti gli strumenti dei brani in scaletta, ricreando sul palco, in voce e in video, un'intera band con basso, chitarra, batteria, organo e tastiere. Dopo le date di Napoli, il 3 novembre Fiorellino sarà al Nuovo Teatro di Palermo, il 4 novembre al Teatro Ambasciatori di Catania, l'8 novembre all'Uci Cinema Showville di Bari, per poi tornare nuovamente a Napoli il 7 e 8 dicembre al Teatro Trianon diretto da Marisa Laurito. In scena con lui ci sarà la sua band composta da Carmine Iorio alla batteria, Pasquale De Angelis al basso, Franco Desyre alle tastiere e Davide Carusone alla chitarra. "On stage" anche due giovani talenti della Leone Produzioni (sono il rapper Hmuff e la cantante Tonia Emme) il rapper Bles, Kekko Canfora ed i 12 danzatori diretti da Teresa Sannino e Donato Eremita. Un viaggio nella sua musica che il popolare artista ha recentemente raccontato anche per immagini, nel docufilm "Aspettami stanotte" (Prime Video) di Luciano Filangieri. Gianni, vuoi parlarci del tuo nuovo tour? “"Chiammame Ammore" è la riapertura dopo la breve pausa estiva del tour, che si è concluso il 30 settembre. Successivamente il 9 ottobre abbiamo debuttato al Teatro Troisi di Napoli con questo spettacolo che mette insieme le ultime esperienze discografiche con la mia storia più ampia, il pubblico è seduto, molto differente dalla piazza, gli presenti uno spettacolo che ha modo di ascoltare e vedere dall'inizio alla fine e ho approfittato di questa opportunità per includere delle canzoni che non ho mai suonato dal vivo finora, perchè avevo dato spazio a quelle più richieste e che raccolgono il consenso del grande pubblico e durerà quasi tre ore, abbastanza ampio e mi avvolgo delle coreografie e la partecipazione di giovani talenti appartenenti alla società di mia moglie: un rapper, una giovane cantante molto brava ed una band ridotta a tre elementi, perchè lo spettacolo è puntato prevalentemente sulle coreografie, c' è più gente ed ho fatto a meno di un elemento dell'orchestra per dare più spazio sul palco all'allestimento.”-taglio2- "Aspettami stanotte" è un docufilm di Luciano Filangieri emozionante e da non perdere, in programma su Prime Video. Cosa vedremo? “È un film che racconta tutta la mia vita dai primi anni d'infanzia fino all'anno scorso, meno fatti personali, meno fatti artistici e passa dalle vicende artistiche per quello che è accaduto poi alla mia persona durante gli anni e quindi si scopre i personaggi che hanno avuto a che fare con me , chi mi ha frequentato chi mi ha tradito, gli affetti personali, una serie di vicende che sono state negative del mio percorso umano , quindi un approfondimento sul percorso umano, documentato dalle testimonianze di tante persone che supportano le mie considerazioni.” *Gianni, la tua ultima produzione "One man show" è uno spettacolo bellissimo. Tu come lo descriveresti? “Devo dire che sono molto soddisfatto. Abbiamo fatto varie date di questo spettacolo e poi ho chiuso questa idea allo Stadio Diego Armando Maradona il 31 maggio, con un pubblico eccezionale, una situazione meravigliosa, mi ha cresciuto tanto artisticamente, ma anche umanamente."One man show" è interessante perchè è un esperimento riuscito benissimo, almeno per me. Penso che tutta la gente che l'abbia visto è rimasta sorpresa perchè mi sono avvalso degli strumenti che occorrono ad una band suonandoli da solo. Quindi interagendo con i vari strumenti e quando quel preciso momento quello strumento non lo suonavo sul palco era suonato virtualmente, poi abbiamo registrato i video in presa diretta (audio e video) come se realmente suonassi il brano sul palco. Non era un play back ma un'esecuzione registrata. Qualcosa di molto coinvolgente.” Come immagini il tuo futuro?** “Credo di aver delineato la strada, ho impiegato qualche anno in più, le pause mi sono servite oltre che a farmi male, ad imparare tante cose, mi sono servite per crescere musicalmente e per capire poi da grande cosa avrei voluto fare .Oggi quello che prometto al pubblico che mi segue ed anche a coloro che non mi seguono (mi piacerebbe però conquistarli) è un prodotto di largo respiro, cioè la musica napoletano oggi è una musica valutata come si deve nel mondo , negli ultimi anni era stata un po’ bistrattata.