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Trionfi annunciati

di Maresa Galli

Numero 228 - Marzo 2022

Torna Aida al San Carlo nel 150° anniversario dalla prima, nel teatro dove l’opera di Verdi riscosse il più grande successo europeo. Superstar Anna Netrebko


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Una “Sonnambula” da annali del Teatro, con doppio bis concesso da soprano e tenore. Nella recita unica di Sonnambula al Teatro di San Carlo, il 30 gennaio scorso, l’aria di Elvino, “Ah! Perché non posso odiarti” è stata così mirabilmente interpretata dal tenore Francesco Demuro da costringerlo a ripetere il suo pezzo di bravura. -taglio-Non da meno la protagonista, Jessica Pratt, strepitosa interprete nella lunga e difficile scena finale nella quale Amina sonnambula canta la celebre aria “Ah! Non credea mirarti”, regalando un’ampia gamma cromatica nell’espressione musicale e cesellando picchettati e salti acutissimi con voce duttile e potente, per poi emozionare con il “diminuendo”, cimento della Callas, ed infine, galvanizzando il pubblico con il Fa sovracuto, con voce piena e forte. Eccellente interpretazione di Valentina Varriale, Lisa, terza voce protagonista, applaudita con entusiasmo. A lungo applauditi anche Alexander Vinogradov, il conte, e Manuela Custer nel ruolo di Teresa, madre di Amina. Nell’opera ha esordito Ignas Melkinas, il primo degli allievi dell’Accademia di canto del San Carlo guidata da Mariella Devia. Il Coro è stato ottimamente preparato da José Luis Basso; strepitosa l’orchestra brillantemente guidata da Lorenzo Passerini. Grande successo per l’opera assente dai cartelloni napoletani da vent’anni. “Aida”, terzo titolo operistico della Stagione 2021/2022, è l’ideale omaggio al 150° anniversario dalla prima, avvenuta al Cairo nel 1871 per celebrare l’apertura del Canale di Suez. Al Teatro di San Carlo, il 30 marzo 1873, dopo la prima italiana al Teatro alla Scala, l’opera verdiana riscosse il maggiore successo europeo. Opera in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni, tratta da un soggetto di Auguste Mariette, è proposta nella storica produzione della Fenice di Venezia firmata da Mauro Bolognini, qui ripresa da Bepi Morassi. Le scene di Mario Ceroli e i costumi di Aldo Buti provengono dall’Archivio storico Cerratelli di Pisa. -taglio2-L’allestimento è del Teatro La Fenice di Venezia. Michelangelo Mazza, al suo esordio al Lirico di Napoli, dirige Orchestra e Coro del Massimo napoletano e un cast di superstar: Anna Netrebko e Yusif Eyvazov nei ruoli di Aida e Radamès, in alternanza con Liudmyla Monastyrska, al suo esordio al San Carlo e Stefano La Colla. Amneris è interpretata da Ekaterina Gubanova e Agnieszka Rehlis, che debutta al Lirico. Franco Vassallo è Amonastro e Nicolas Testè interpreta Ramfis; Mattia Denti è il Re d’Egitto. Completano il cast Desirée Migliaccio (una sacerdotessa) e Riccardo Rados (un messaggero). Maestro del Coro José Luis Basso. Il disegno luci è di Fabio Barettin (ripreso da Andrea Benetello); le coreografie di Giovanni Di Cicco sono interpretate dal Balletto del Teatro di San Carlo diretto da Clotilde Vayer. La Netrebko, che ha trionfato in piazza del Plebiscito in “Tosca”, nel 2020, e ne “Il Trovatore” nel 2021, ama i personaggi femminili forti, come Aida, donna straordinaria così come la sua storia d’amore con Radames capaci di sconfiggere la tirannia con il loro sentimento indissolubile fino alla morte. Grande e duttile voce, presenza scenica, interpretazione perfetta per il soprano russo che galvanizza il pubblico, così come sono tributati grandi applausi a tutti i cantanti, in primis il marito della Netrebko, Yusif Eyvazov, per Ekaterina Gubanova, per il baritono Franco Vassallo. Ottima prova del Coro preparato da Josè Luis Basso, con raffinatissimi passaggi “a cappella”, dell’Orchestra, del direttore Michelangelo Mazza. Travolgente la Marcia trionfale così come tutta l’opera che ha regalato grandi emozioni al pubblico entusiasta di godersi l’“Aida” al San Carlo.





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