Ospitalità, marketing territoriale e accessibilità: questi i temi della X edizione dell’importante due giorni di Cremona
È stata Cremona, la capitale mondiale della liuteria ad ospitare la decima edizione di Travel Hashtag. Due giorni di confronto (21 e 22 marzo) sul tema del turismo culturale, dall’ospitalità al turismo accessibile fino alla valorizzazione del territorio. Travel Hashtag è la conferenza itinerante nata nel 2019 per approfondire gli scenari che si delineeranno nel prossimo futuro relativamente all’industria del turismo. -taglio-Cremona, unica tappa italiana 2023, è stata scelta per la decima edizione della kermesse, in collaborazione con il Comune di Cremona e Cremona Turismo ed il contributo di Regione Lombardia. “Dopo la tappa di Londra, durante la quale abbiamo promosso l’Italia al trade londinese, siamo tornati nel Belpaese con un’edizione diversa dalle precedenti, ma come sempre, ricca di temi e relatori di primo piano” spiega Nicola Romanelli, fondatore e presidente di Travel Hashtag. “Per la prima volta la location del nostro format non è stata un hotel o un resort, bensì una città, Cremona, che ha aperto i suoi palazzi e musei ai nostri ospiti”. Per la prima volta aperto al pubblico e trasmesso in diretta televisiva, l’evento ha portato a Cremona diversi esperti del Travel con background internazionale che hanno dato vita a una serie di incontri e occasioni di confronto sul tema del turismo culturale con i principali stakeholders e imprenditori del territorio vocati all’incoming. “La partecipazione e il forte coinvolgimento della città ci hanno permesso di rendere ancora più concreta la condivisione dei contenuti sul tema dello sviluppo turistico e della promozione delle città d’arte e cultura di piccole e medie dimensioni” spiega Romanelli.
LA CONFERENZA DI APERTURA Nel meraviglioso auditorium G. Arvedi del Museo del Violino, ha preso il via alla conferenza di apertura preceduta da un'emozionante esibizione musicale della violinista giapponese Lena Yokohama, introdotta da Virginia Villa, Direttrice della Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari. Si sono, quindi, alternati sul palcoscenico: Dora Paradies, Esperta di destination marketing, “La proposta di valore delle destinazioni turistiche si deve aggiornare costantemente alle mutevoli esigenze del turista". Giancarlo Dell’Orco, consulente di destination management, “Prima di definire un piano strategico occorre stimolare il confronto con le comunità locali, monitorarne il sentiment e coinvolgerle nella formazione". Leonardo Cesarini, CCO di Trenord, “Andiamo verso la creazione di hub di mobilità territoriale attorno alle stazioni ferroviarie e gestiti attraverso piattaforme digitali integrate MAAS, mobility as a service". Massimiliano Zanardi, COO del Gruppo Marzocco, “Per rilanciare le piccole città e trasformarle in destinazioni serve creare una vera cultura di ospitalità del territorio e imparare a relazionarsi con le esigenze del turista internazionale, sviluppando il sistema destinazione attorno alle forme di hospitality”. Enzo Carella, Presidente di FederTerziario Turismo, “Il turismo è il tessuto connettivo del nostro sistema ed è fatto di persone: dobbiamo puntare su qualità e formazione per colmare la distanza tra mercato del lavoro e scuole e enti di formazione". Valentina Quattro, Industry Relations Director Italy & Spain di The Fork, “Il pubblico premia chi sa raccontare il proprio prodotto puntando sul territorio e sui fornitori locali". Simona Tedesco, Direttore del mensile DOVE, “La priorità è produrre contenuti di qualità basati su esperienze reali, vissute in prima persona". Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona, “Servono una profonda e orgogliosa consapevolezza dei propri elementi di unicità, un’analisi qualitativa e continua dei dati e strategie che includano piani di promozione internazionale su tutti i media".
I TALK A seguire, a Palazzo Trecchi, il primo dei tre approfondimenti è stato dedicato all’ospitalità delle città d’arte e cultura di piccole e medie dimensioni. Tutti concordi i relatori sull’approccio da adottare per attirare flussi internazionali: programmazione a medio-lungo termine e qualificazione del sistema ricettivo in modo integrato. Davide Scarantino, Presidente Italianway, Giorgio Palmucci, di Confindustria Alberghi e Marco Celani, Presidente di AIGAB (questi ultimi due in video) hanno convenuto che lo sviluppo dell'ospitalità alberghiera ed extra-alberghiera serve in modo coordinato le mutevoli e articolate esigenze del viaggiatore di oggi, che sceglie la sistemazione hotel in occasione di alcuni viaggi, per poi optare per dimore storiche, ville o altre esperienze meno tradizionali in altre circostanze. L’essenziale è puntare sulla qualità degli asset e sulle proposte di esperienze. Da profondi conoscitori dell'ospitalità di alto livello, Sauro Mariani, hospitality advisor e Massimiliano Zanardi, COO di Marzocco Group, hanno evidenziato l’importanza della profilazione del cliente non solo per paese di provenienza e tipologia di viaggio, ma anche in relazione ad indicatori qualitativi sempre più particolareggiati di cui tenere conto nello sviluppo del prodotto. Il turismo accessibile, invece, è stato il focus del secondo talk. Dopo il saluto istituzionale del Ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, Travel Hashtag ha affrontato i temi e le esigenze di questo segmento direttamente con chi vive e si occupa di disabilità come principale area di business. Partendo dalla constatazione che esiste un enorme potenziale, la discussione ha toccato aspetti tecnici, pratici e strutturali: come rispondere e gestire la crescente domanda di chi vive forme diverse di disabilità e ricerca servizi di turismo culturale e esperienziale di qualità? Per William Del Negro, Fondatore di Willeasy, startup Innovativa a vocazione sociale, la risposta è nell’integrazione dei dati in un unico database che permetta di fornire informazioni e soluzioni ai differenti tipi di necessità speciali. Una strada che intende percorrere anche Marta Grelli, fondatrice di Travelin, piattaforma che raccoglie servizi di accessibilità per permettere di fruire di servizi turistici e culturali anche ad utenti con disabilità cognitiva, motoria, sensoriale e fisica. Luigi Passetto, Responsabile Turismo Accessibile dell’associazione ANGLAT, ha portato la sua esperienza pluriennale come tour operator specializzato nella costruzione e vendita di pacchetti turistici per persone con disabilità, evidenziando la difficoltà nel reperire strutture alberghiere e servizi turistici adatti per il suo target di clientela. -taglio2- Un tasto toccato senza filtri dalla nota giornalista e diversity teller Valentina Tomirotti che ha raccontato quanto sia poco libera la scelta di viaggio per un disabile: “Ci sono luoghi che non posso e che non potrò mai visitare”. La strada tracciata dal Comune di Cremona per favorire inclusione e accessibilità è stata presentata dall’Assessore alle Politiche Sociali Rosita Viola, che ha concluso i lavori della prima giornata. Il terzo e ultimo talk, è stato dedicato alla valorizzazione del territorio attraverso una rinnovata consapevolezza e una nuova cultura del turismo, con contributi di grande ispirazione e indirizzo, come quello di Alessandra Priante, Direttore Europa di UNWTO. I relatori hanno evidenziato come esistano spazi per nuove esperienze e per lo sviluppo di nuove nicchie di turismo, segmentate per nazionalità e interessi dei viaggiatori. Roberta Garibaldi, Vicepresidente del Comitato Turismo OCSE ha parlato delle opportunità nel turismo eno-gastronomico e dell’importanza dei dati a supporto di politiche di promozione e sviluppo dei territori. Davide Cassani, Presidente di APT Emilia-Romagna ha fornito insight stimolanti sulle necessità dei viaggiatori appassionati di bicicletta e delle differenze con i turisti stranieri interessati a esperienze di scoperta lenta dei territori in versione bike & food. Silvia Livoni Colombo, esperta di marketing territoriale, ha approfondito le varie sfaccettature del ciclo-turismo e le opportunità di un segmento in crescita esponenziale. Giancarlo Dell'Orco, esperto di destination management, ha parlato della rinascita dei borghi e di alcune iniziative di sostenibilità sociale e coinvolgimento delle comunità locali che hanno fatto notizia. Leonardo Cesarini, Direttore Commerciale di TRENORD, ha presentato il progetto Gite in Treno, che combina itinerari di prossimità in Lombardia con esperienze di sport, divertimento cultura e spettacolo che hanno rappresentato un prodotto innovativo in grado di generare 8.8 milioni di viaggiatori leisure “I treni nuovi avranno spazi per le biciclette, ma una realtà è quella di una mobilità turistica si rotaia che sta crescendo e che la Lombardia ha costruito con percorsi e treni ad hoc per destinazioni montane e lacustri”. Antonio Nicoletti, Direttore Generale APT Basilicata – in video collegamento – ha condiviso le opportunità di sviluppo delle aree interne e dei borghi grazie al Turismo delle origini, ovvero il viaggio di riscoperta della terra d’origine dei propri avi italiani compiuto dalle nuove generazioni di discendenti di italiani all'estero. Zaira Magliozzi, Art & Travel Storyteller e Content Creator, si è soffermata sui nuovi format di comunicazione e sull’importanza di emozionare e trasferire contenuti di qualità per raccontare in modo efficace una destinazione. In chiusura, Barbara Manfredini, Assessore al Turismo del Comune di Cremona, ha rivendicato la capacità di Cremona di fare sistema dentro e fuori i confini cittadini, mentre Paolo Rizzi dell’Università Cattolica di Piacenza ha presentato alcuni spunti e dati relativi al lavoro di analisi a supporto alla definizione del piano strategico del turismo della città di Cremona. Per il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti “Travel Hashtag a Cremona è stata un’esperienza formativa e di stimolo di grande rilevanza che ci permetterà di acquisire ancora maggiore consapevolezze rispetto alle potenzialità che la nostra città può e deve esprimere soprattutto sui mercati internazionali”. Alessandro Callari, Regional Manager Italia, Malta e Israele di Booking.com ha dedicato uno speciale focus sulle motivazioni di viaggio del turista internazionale e le relative differenziazioni per singole nazionalità. L'opportunità che emerge dall'analisi dei dati è la creazione di politiche e iniziative specifiche dedicate espressamente ai singoli segmenti di viaggiatori internazionali, in particolare attorno agli eventi sul territorio concepiti e dedicati ai viaggiatori internazionali nei periodi di bassa stagione.
I DATI Alessandro Callari, regional manager Italia, Malta e Israele di Booking.com ha fotografato le motivazioni di viaggio del turista internazionale nelle città d’arte medio-piccole e le relative differenziazioni per singole nazionalità, focalizzandosi sui trend e le opportunità di questo segmento per il 2023. Il 2023 sarà questo il miglior anno di sempre? “Seguendo i dati Booking.com potremmo aspettarcelo; notiamo un rinnovato interesse sull’Italia con una finestra di prenotazione più larga, e il grande ritorno dell’advance booking”. Boom di crescita delle grandi città d’arte, le principali, ovvero Roma, Milano, Venezia, Firenze e Napoli, con 10 città d’arte “minori”, ossia Cremona, Mantova, Bologna, Pisa, Siena, Lucca, Perugia, Padova, Vicenza e Urbino e dal terzo trimestre il focus si sposta più verso le destinazioni balneari. “Per le prenotazioni del 2023 la differenza tra le città medio piccole e le città grandi si nota soprattutto a causa di importanti eventi, ma si applica anche nelle destinazioni minori, come succede a Lucca con il Comics. Registriamo una crescita della tariffa media in Italia e una predominanza del comparto dell’hotellerie sulle città d’arte contrariamente alla maggioranza dell’extra-alberghiero sull’intero paese”. Ma chi prenota le città d’arte medio-piccole? “I viaggiatori italiani restano ad oggi i primi della lista, ma più del 50% è di viaggiatori internazionali, mercati come Germania, Regno Unito e Spagna, seguiti da Francia, Polonia, Stati Uniti, Olanda, Svizzera e Belgio”. Zoommando su Cremona, ha un turismo internazionale, apprezzata molto per il suo centro stoico, la cattedrale, cultura, i musei, il cibo e la tranquillità. “Particolarmente interessati all’aspetto culturale sono gli americani, a differenza degli inglesi – chiude Callari - mentre il cibo è un driver importante per i viaggiatori tedeschi. Le review sono più alte e si nota in generale maggior attenzione al cliente. Da non sottovalutare le opportunità offerte da eventi culturali ed esperienziali per colpire i viaggiatori internazionali”.