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Tra presente, passato e futuro

di Di Gian Marco Tessier

Numero 214 - Ottobre 2020

“We Kids Quintet”, la jazz band presenta un disco che racconta di sensibilità, passione, novità ed evoluzione


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Dal 18 settembre, è disponibile in digital download, sulle piattaforme streaming e in formato fisico “We Kids Quintet” (Abeat Records), il nuovo omonimo disco dell’ensemble jazz ideata da Stefano Bagnoli, tra i grandi maestri italiani delle arti percussive conosciuto come “the brushman”. Oltre all’ideatore del progetto, la formazione vanta la presenza di Giuseppe Vitale,-taglio- al pianoforte, Stefano Zambon, al contrabbasso, e dei fratelli Giovanni e Matteo Cutello, al sax e alla tromba, giovani ed eccezionali talenti siciliani che stanno ottenendo forti consensi negli Stati Uniti. Ciao Stefano, prima di parlare dell’album, raccontaci un po’ di te… “Non mi sento ancora un vecchietto ma, a 57 anni, inizio ad avere qualche decennio di musica sulle spalle. L’entusiasmo è sempre alto ma gli stimoli devono essere continui ed è per questo, che in tutti questi anni, non mi sono mai fermato. Inoltre, lavorare con dei giovani mi permette di essere costantemente attivo, di indottrinarli ma anche di imparare cose nuove. Ho cercato, durante la mia carriera, di non fermarmi ad un solo modo di suonare ma di guardare tutte le prospettive. Ho provato a suonare diversi tipi di jazz (free, swing, latin ecc.), mi sono buttato in cose che si conoscono poco e dopo sceglievo se approfondirli o no.” Il nome del nuovo album è “We Kids Quintet”: Dove nasce il nome dell’album? “È nato da una mia missione mia personale. Volevo formare un gruppo a mio nome con dei giovani da far crescere. Abbiamo iniziato con un Kids Trio, con Giuseppe Vitale e Stefano Zambon. In seguito, Mario Caccia, produttore e discografico, mi propose di fare un ‘We Kids’ più ampio e così abbiamo aggiunto anche i fratelli Cotello, Matteo e Giovanni, che ho conosciuto quando avevano dieci anni. Così ora siamo i ‘We Kids Quintet’.” Il gruppo è composto da te e da quattro ragazzi davvero molto bravi. Quali sono le difficoltà e i vantaggi nel lavorare con ragazzi così giovani nel fare jazz? “Sono dei talenti incredibili anche se ancora grezzi per ragioni anagrafiche. Io devo essere un mentore, a volte devo fare un passo indietro e a volte un passo avanti, specialmente quando ci può essere un momento di condivisione di conoscenze. L’altra parte della medaglia è che un ragazzo giovane, oggi, può insegnarmi le nuove prospettive.-taglio2- È un progetto speciale, vi è una crescita continua per loro e per me.” Com’è stato il percorso dalla progettazione fino alla realizzazione? “È stato molto semplice, nonostante le differenze di generazione. I ragazzi del quintetto sono molto veloci, intuitivi e sono dei talenti pazzeschi. Abbiamo scritto i brani e dopo abbiamo scelto quelli più adeguati, che rispettassero l’estetica musicale del disco. Non c’è stata nessuna difficoltà, è stato fatto tutto in un ambiente sano e molto disponibile.” Cosa vuol dire, per te, fare jazz oggi? “Il mondo del jazz ha un secolo di vita e ha già avuto mille influenze, mille prospettive, si è evoluto nel corso degli anni ed è un percorso che non finirà mai. Io ho cominciato in un modo, pensando e suonando determinate cose e sono finito a fare anche tutt’altro. Il jazz è evoluzione continua, personale e musicale, ed è libertà, di essere e scegliere ciò che vuoi.”

Cosa vi distingue dagli altri gruppi Jazz? “Ci distingue la possibilità di evolverci, perché ci sono ragazzi nel gruppo che cresceranno ancora tanto e sono in continua scoperta. Inoltre, la sensibilità, la passione e l’autenticità che abbiamo e che vogliamo portare nei nostri progetti musicali.” Quali sono i vostri progetti futuri? “Troviamo un ambiente saturo, pieno di talenti, di artisti affermati. Le difficoltà ci sono, vista anche la situazione Covid. Io ho altri gruppi e anche i ragazzi suonano con altri artisti e su altri palchi. Abbiamo fatto davvero un bel disco, speriamo sia un veicolo per organizzare qualcosa di importante appena sarà possibile farlo.”





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