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Tra passato e futuro

di Laura Frigerio

Numero 192 - Ottobre 2018

La 75esima edizione della Mostra del Cinema è stata ricca di bei film, ma anche di spunti per riflessioni importanti. In primis sul crescente rapporto tra cinema e streaming


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La 75esima edizione della Mostra del Cinema si è conclusa con la vittoria (annunciata) di “Roma”, il nuovo film di Alfonso Cuaron, che racconta la storia di Cleo, una donna che lavora come domestica in una famiglia medio-borghese di Città del Messico all’inizio degli anni’70. Un film in bianco e nero, che richiama le atmosfere e l'emotività del neorealismo, ma che in realtà non è poi così ancorato al passato. E sì, perché a renderlo visibile al pubblico sarà Netflix, a partire dal 14 dicembre. Il regista ha spiegato che il motivo di tale scelta è semplice: un'opera come questa, lontana dai canoni del blockbuster, rischiava di avere breve vita nelle sale tradizionali. Uno dei punti focali è stato certamente il dibattito: Streaming si o no?-taglio- In effetti uno dei grandi pregi e vantaggi delle piattaforme streaming è proprio quella di dare spazio anche film e documentari (ma anche a serie tv), che probabilmente avrebbero avuto difficoltà di distribuzione, soprattutto in canali mainstream. Quante volte, dando un'occhiata al menù, ci si è imbattuti in qualcuno di questi titoli ed è scattata la voglia/curiosità di vederlo? Tante, in effetti. Peccato che però gli esercenti non la vedano così e, memori di quanto successo al Festival di Cannes (dove si è cercato di tutelare il più possibile le sale cinematografiche), hanno fatto scattare la polemica. L’Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), la Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) e l’Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) sostengono infatti che sia “iniquo che il marchio della Biennale sia veicolo di marketing della piattaforma Netflix”. Nel comunicato rilasciato sottolineano il fatto che un Leone d’Oro dovrebbe essere alla portata di tutti e che questo potrebbe mettere a serio rischio le sale, per poi chiedere un intervento simile a quello attuato dal Festival di Cannes che, come sappiamo, hanno escluso dal concorso film legati alle piattaforme streaming. Peccato, però, che per alcuni dei numerosi titoli veneziani targati Netflix (come The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Joel ed Ethan Coen, che hanno vinto per la migliore sceneggiatura) sia prevista anche l'uscita in sala, come è successo per “Sulla mia pelle”, il film sul caso Cucchi diretto da Alessio Cremonini, che è andato bene sia al cinema che in streaming. Che sia quindi il caso di -taglio2-cambiare mentalità e proiettarsi, finalmente, verso il futuro? Bisogna dire che, ancora una volta, che la Mostra del Cinema sotto la direzione di Alberto Barbera ha alzato l'asticella della qualità con ottime selezioni in ogni sezione. Molti i film, in concorso e non, che hanno catturato la nostra attenzione, a partire dal tanto atteso “A Star Is Born” che segna l'esordio alla regia di Bradley Cooper, anche protagonista con una strepitosa Lady Gaga. Presentato come evento speciale, ora si appresta a conquistare il pubblico nelle sale, dall'11 ottobre. Meno pop, ma sicuramente interessanti come approccio e tematiche, sono il duro 22 July di Paul Greengrass e il controverso Vox Lux di Brady Corbet. Poi molti dei nostri preferiti si trovano tra i titoli premiati. Oltre al già citato premio alla sceneggiatura ai fratelli Coen, c’è stato il Leone d’argento per la miglior regia vinto da Jacques Audiard per The Sisters Brothers e il Leone d’argento Gran Premio della giuria andato a La favorita di Yorgos Lanthimos. Quest'ultimo si è portato a casa anche la Coppa Volpi alla migliore attrice grazie alla splendida interpretazione di Olivia Colman. Invece è andata a Willem Dafoe la Coppa Volpi alla migliore interpretazione maschile per At Eternity’s Gate di Julian Schnabel. Un titolo che ha fatto molto discutere, per via di alcune scene piuttosto violente, è stato The Nightingale di Jennifer Kent (unica regista donna in concorso) che ha vinto il Premio speciale della giuria e il Premio Mastroianni al miglior attore emergente andato a Baykali Ganambarr.


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