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Tra moda e benessere

di Paola Ratti

Numero 252 - Luglio-Agosto 2024

I fratelli Alessandro e Gianluca Florio di Mobelt ci raccontano come è nata l'idea di realizzare una cintura che non fosse solo bella ed elegante, ma anche comoda


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Il Made in Italy è da sempre garanzia di qualità. E lo dimostrano realtà come Mobelt, brand nato da un'idea dei fratelli Alessandro e Gianluca Florio, rispettivamente artigiano nel settore della pelletteria e fisioterapista, che hanno unito le loro esperienze per creare una cintura in pelle super-confortevole e al tempo stesso elegante e bella da indossare.-taglio- Come nasce l'idea di realizzare la cintura Mobelt? Quanto tempo ci avete messo a portare a termine il brevetto? «L’idea nasce a Bologna quando, dopo essermi laureato in fisioterapia, passavo le giornate lavorative vestendo pantaloni elasticizzati: i classici pantaloni bianchi da clinica. Ho poi iniziato a trovarmi sempre più spesso in situazioni formali, come conferenze o eventi, dove dovevo vestirmi diversamente e indossare una cintura; o ancora, seduto al computer per lunghe sessioni. Da lì ho realizzato che la comodità fa la differenza. Ho iniziato a pensare come eliminare il fastidio della cintura che stringe, per essere seduto comodo e muovermi liberamente in ogni occasione. - spiega Gianluca - Ho lavorato alcuni mesi sui prototipi, con un occhio a cosa già offriva il mercato. Un calzolaio della zona, mi ha dato preziosi consigli e mi ha persino regalato le sue forbici per cuoio! Tagliavo e provavo diverse forme di cinture, che poi testavo su me stesso. Lo scopo era di definire i punti anatomici migliori dove appoggiare la cintura, cosi da farla rimanere in posizione senza stringere, passando sopra ai glutei e sotto la pancia. Da lì, ho preparato le tavole grafiche e scritto la descrizione per il deposito del brevetto, con l’aiuto di un ingegnere bolognese e dell’ufficio brevetti». Come mai siete partiti con un modello da uomo? «Il bacino della donna è più largo e ha un'inclinazione maggiore, con un'arcata pubica più ampia, mentre quello dell'uomo è invece più stretto. Pertanto, specialmente se chi la veste presenta un po’ di pancetta, una cintura dritta deve essere costantemente aggiustata in base alla posizione (seduto, o in piedi), oppure essere stretta eccessivamente, per evitare la caduta del pantalone. Tuttavia, le nostre Mobelt sono adatte anche per le donne, che possono apprezzare la sua vestibilità che rende il pantalone meno “baggy” nella parte posteriore, oltre ad offrire il ricercato comfort delle curve». Ci spiegate le caratteristiche principali di questo accessorio?-taglio2- «La caratteristica principale di Mobelt è la sua forma anatomica: passando sopra ai glutei e sotto il ventre percorre una circonferenza attorno al corpo che risulta più corta rispetto a una tradizionale cintura dritta. Per questo motivo, Mobelt non scende neanche quando viene allacciata comoda e risulta quasi impercettibile». Mobelt è rigorosamente Made in Italy, giusto? «Certo, è totalmente made in Italy: la pelle utilizzata è conciata in Toscana e tutte le cinture Mobelt sono confezionate in provincia di Vicenza, in un laboratorio artigianale di grande esperienza nella pelletteria di alta qualità. Anche le fibbie sono prodotte in Italia». Quanto state attenti alla sostenibilità? «Abbiamo deciso di utilizzare pelli conciate al vegetale, una lavorazione tradizionale che non usa il cromo nel processo di concia ma al suo posto utilizza i tannini, sostanze naturali estratte dalle piante. Per quanto riguarda il packaging utilizziamo cartone riciclato non sbiancato, e produciamo le nostre cinture con processi artigianali». Dove si possono trovare le vostre cinture? «Le cinture Mobelt sono acquistabili sul nostro sito www.mobelt.it e in negozi selezionati in vari luoghi d'Italia, che stanno aumentando in questi mesi». Prossimi progetti? «I nostri prossimi progetti sono di espandere le vendite al mercato europeo. Inoltre, vorremmo iniziare a coinvolgere studenti di design del prodotto ma anche di fisioterapia e ergonomia, per valutare applicazioni specifiche dove Mobelt possa fare la differenza nella vita delle persone: pensiamo ad esempio agli anziani, per i quali le nuove tecnologie indossabili potranno in futuro fare la differenza nel quotidiano. Tutto questo magari partendo da una semplice intervista esplorativa ai nostri clienti per capire se, e come, Mobelt abbia in qualche modo migliorato i loro movimenti quotidiani».





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