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Tra medicina e storia

di Alfredo Salucci

Numero 255 - Novembre 2024

A Salerno successo per il 49° Congresso della Società Internazionale di Storia della Medicina


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Il 49° Congresso della Società Internazionale di Storia della Medicina si è tenuto a Salerno dal 9 al 12 ottobre 2024. L’evento è stato organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Salerno presieduto dal dottor Giovanni D’Angelo.-taglio- L’importanza di questo Congresso è fondata sul numero dei relatori, circa 250 giunti da tutto il mondo, sul numero delle sessioni, 18, e sulla importanza dei temi trattati. I lavori si sono svolti nel Salone dei Marmi - Palazzo di Città, nell’Aula Consiliare - Palazzo S. Agostino e nel Teatro Augusteo. Hanno presieduto il Comitato organizzatore il presidente dottor Giovanni D’Angelo e il consigliere dottor Alfonso Giordano.
Il Congresso è iniziato il 9 ottobre al Teatro Verdi dopo il saluto delle autorità e l’interessante Lettura del presidente della Società, Viesca Carlos. I lavori sono, poi, proseguiti nei giorni successivi.
Il giorno 10 nel Salone dei Marmi è stato affrontato il tema: Lo sviluppo delle specialità mediche; nell’Aula Consiliare – Palazzo S. Agostino si sono tenute relazioni sulla Storia della medicina nella koiné mediterranea, sull’Origine e sviluppo dell’hortus simplicium e su La nutrizione nella storia e le sfide contemporanee. Infine, al Teatro Augusteo le relazioni su: Donne in medicina, Malattie infettive, Intelligenza artificiale: pro e contro e Farmacopea dall’antichità ai nostri giorni hanno suscitato un notevole interesse. Il giorno 11 nel Salone dei Marmi i temi affrontati sono stati: Prevenzione in medicina e Focus sulla medicina cinese. Questo focus ha catturato l’attenzione della platea, in particolare con la relazione sull’agopuntura. Nella stessa giornata al Teatro Augusteo si è discusso un tema caro alla Città di Salerno: La Scuola Medica Salernitana e la sua eredità. Nel pomeriggio, sempre al Teatro Augusteo, c’è stata la significativa cerimonia del Giuramento di Ippocrate dei medici neolaureati. In data 12 ottobre, ultima giornata del Congresso, nel Salone dei Marmi, è stato affrontato il tema: La medicina nell’arte. Al Teatro Augusteo i temi trattati sono stati: la Bioetica, -taglio2-le Attività pioneristiche e la Psichiatria. Sempre al Teatro Augusteo c’è stata l’esposizione e la discussione dei poster.
A tutti i partecipanti è stata consegnata una borsa contenente in doppia lingua, italiano e inglese, il programma del Congresso, un opuscolo sui percorsi e i monumenti della Città di Salerno, il libro, Aforismi della Scuola Medica Salernitana, di Paola Capone, l’opuscolo Paolo Grisignano, Il primato del cuore, 25 giugno 1543, di Vittoria Bonani, e il numero speciale della Rivista dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno con articoli relativi ad alcuni temi che sarebbero stati trattati in sede congressuale. Per gli accompagnatori è stato predisposto un interessante programma sociale con visite guidate alle città di Napoli, Pompei, Amalfi, Ravello, Salerno, Cava dei Tirreni e Paestum. Al dottor Giovanni D’Angelo, presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, abbiamo chiesto qualche considerazione sull’importante manifestazione, che ha riscosso un notevole successo. Il presidente D’Angelo, molto soddisfatto per come si è svolto il Congresso, ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento, e ha affermato che organizzare un Congresso Internazionale è stato, oltre che un onore, un importante riconoscimento all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri e a tutta la Città di Salerno. Inoltre, ha evidenziato come la presenza di tanti professionisti stranieri contribuirà a far conoscere Salerno in tutto il mondo, incrementando il turismo già cresciuto con lo sviluppo del porto e dell’aeroporto. Infine, il presidente D’Angelo ha precisato che questo Congresso ha consentito anche di far conoscere al mondo intero la Scuola Medica Salernitana, evidenziando come questa Scuola, prima in Europa, e forse nel mondo, era aperta anche alle donne sia come discenti che come docenti, cosa non da poco se consideriamo il periodo: IX secolo d.C., ossia Alto Medioevo.





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