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Toni Veltri

di Sara Spaziani

Numero 217 - Febbraio 2021

Il nuovo singolo dell’artista italo-belga è un omaggio alle bellezze della città di Verona, nella sua splendida atmosfera notturna…


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“Verona”, il nuovo singolo di Toni Veltri, è fuori dal 11 Dicembre e in radio dal 14 Dicembre. Il video,girato in un’insolita Verona deserta, dalle abili mani di Carlo Neviani e dalla troupe di Davide Franzoni. Toni è un giovane cantautore italo-belga che vanta già importanti collaborazioni con artisti del calibro di Gianluca Grignani, -taglio-Michele Zarrillo, Umberto Tozzi, Toto Cutugno, Antonello Venditti e riconoscimenti prestigiosi conseguiti nel corso della sua carriera artistica, tra cui il premio per miglior brano inedito al concorso Emozioni Live 2020, tenutosi presso il Teatro Del Casinò di Sanremo in onore di Lucio Battisti e in onda sulle reti Mediaset (Rete4, Tgcom24, La5) e Sky (Tv Moda). Conosciamolo meglio… Chi è Toni Veltri?

Toni è un ragazzo semplice, umile, che si impegna per fare quello che ama di più nella vita, ovvero la musica. Sono cresciuto con tanta musica e mi sono sempre emozionato grazie ad essa, fin da bambino: all’epoca non ne ero cosciente, poi crescendo la musica è diventata un richiamo vitale. Il mio è un percorso che è stato un insegnamento fondamentale per me, come lo sarebbe stato per chiunque, e posso dire che rispetto del lavoro e impegno mi hanno portato a diventare l’uomo che sono oggi. Non mi sono mai sottratto ai sacrifici: ho fatto l’elettricista, il magazziniere, il tecnico del suono e delle luci, consegnato pizze, tutto pur di mettere da parte il necessario per continuare il mio percorso in ambito artistico. Ho comprato così la mia prima chitarra e il mio amato pianoforte, per il quale ammetto di avere un debole, solo a vederlo mi emoziono. Lucio Battisti è stata la mia massima fonte di ispirazione ed è grazie alla sua musica che ho capito cosa avrei voluto fare da grande: l’artista.

Com’è nata “Verona"?

“Verona” nasce proprio nella città di Verona, in una notte di venerdì. Ero in giro con un amico e ricordo che si poteva quasi toccare con mano una felicità diffusa. Malgrado tutto ciò, nello spazio di qualche secondo, mi ha assalito una sorta di malinconia che mi ha creato malessere. Questo sentimento mi è rimasto dentro, finché ho deciso di scrivere una canzone. Il testo è una sorta di dialogo con la città di Verona, da cui traspare il tormento e l’inquietudine di questi giorni difficili, di una società senza certezze (“che sarà di noi”). Il brano rientra nel filone Indie/Pop con sperimentazione vocale tra la Trap, l’RNB e il POP.-taglio2- E’ stato arrangiato dal Maestro Giancarlo Prandelli con la collaborazione di Massimo Galfano.

Il video è stato girato in una Verona notturna, deserta. Perché questa scelta?

Abbiamo fatto questa scelta per tradurre in immagini il sentimento provato quella notte… Il vuoto interiore, la nostalgia. In più ho voluto rendere omaggio a una città fantastica: Verona di notte è uno spettacolo! C’era un atmosfera veramente surreale e magica. E’ stato girato dal bravissimo Carlo Neviani e dalla troupe di Davide Franzoni (regista di fama nazionale della Image mix 35), sfidando il freddo di fine ottobre. Le immagini vogliono celebrare la città, con i suoi dettagli incredibili: dall’Arena e piazza delle Erbe, fino alla famosa collina dalla quale si scorgono l’Adige, i castelli e le mura.

Cosa pensi del panorama musicale italiano? E di quello belga?

Penso che in Italia, ma ovunque nel mondo, siamo in una fase di cambiamento, del resto la musica è il riflesso della società. Certo, non bisogna mai dimenticare da dove proveniamo, però è anche vero che bisogna proiettarsi nel futuro. Riscontro che gli italiani sono molto critici, a volte, ma io vivendo all’estero posso assicurare che in Italia la musica è di altissimo livello. Riguardo il Belgio, va detto che è un paese molto piccolo e non è semplice farsi spazio, anche perché la cultura musicale è basata più su quella americana, inglese, francese. E’ vero che la presenza di tantissimi immigrati ha fatto sì che la musica italiana arrivasse anche qui, però è ancora abbastanza sconosciuta ai più, fatta eccezione per quei pochi artisti di livello internazionale, tipo Pausini, Ramazzotti, Zucchero…

Prossimi progetti e programmi?

I progetti a breve termine sono diversi, prossimamente arriverà un nuovo singolo, poi l’album; prosegue la preparazione per i live, sperando di poter riprendere presto. Ovviamente si continua a crescere, sperimentare, fare musica… sempre e comunque!





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