Il Giardino Torre - Un bel progetto di recupero e valorizzazione
Tanti siti borbonici erano all’epoca intelligentemente utilizzati dai sovrani non solo come “delizie” reali ma anche come luoghi di produzione e reddito per un’economia circolare atta a procurare lavoro a molti, (vedi S Leucio per la seta, Carditello per mozzarella e fior di latte di alta qualità, Persano per l’allevamento di cavalli di pregio, la Vaccheria per i bovini,-taglio- il Fusaro per i vivai di ostriche, i giardini delle regge di Caserta e Portici per sperimentazioni di varietà botaniche da fiore e da frutto, ecc.). A seguito dell’Unità d’Italia furono abbandonati al degrado e solo recentemente sono in via di restauro e rivalutazione. Anche nel Parco della Reggia di Capodimonte si è finalmente provveduto al recupero di un interessantissimo luogo ormai obliato. Ricordiamo che l’edificio della Reggia, diventato poi una lussuosa dimora reale e nell’attualità splendido Museo, per volontà di Carlo di Borbone era nato inizialmente come casino di caccia da effettuarsi nell’ampio bosco attiguo. Nel bosco, sempre per volere reale, erano sorte ex novo o erano state utilizzate delle costruzioni preesistenti per varie funzioni. Tra queste: la Fagianeria, la Real Fabbrica di Porcellane, il Cellaio dei vini, la chiesetta di S. Gennaro e altre ancora. Visitare oggi il bosco è un’esperienza che offre emozioni e sorprese. Al margine nord orientale era ubicata la dimenticata “Real Fruttiera dei Borbone”, giardino di delizie, com’era uso presso le dimore campestri dei potenti. Nota fin dal ‘700 come “Giardino del Francese o “Giardino di Biancour”, era un vivaio e una vera e propria azienda agricola, con il passare del tempo trascurata e inselvatichita. Dal 2023 dopo un attento lavoro di ricerca si è giunti al recupero, riproponendo la bellezza di architettura e paesaggio con “Il Giardino e Casamento Torre”. La società “Delizie Reali Scarl”, vincitrice nel 2018 del bando di gara europeo, ha restituito alla collettività questi luoghi di straordinaria rilevanza storico-culturale. L’intervento di restauro ha interessato il vasto patrimonio botanico e gli edifici settecenteschi. Il nucleo architettonico è costituito dal Casamento Torre, probabilmente preesistente alla Reggia. Caratterizzato da un elegante torrino di gusto vanvitelliano, si articola in due corpi intorno ad un cortile centrale e conserva i caratteri tipici della masseria rurale. Vi è presente lo storico forno per le pizze dove, secondo la leggenda, sarebbe nata la Pizza Margherita in onore della regina di casa Savoia a cui fu intitolata, -taglio2-ma dove certamente già in epoca borbonica si preparavano pizze come spuntino per le dame di corte che si inoltravano a passeggiare in quel lato remoto del bosco. Esse potevano ammirare, come è nuovamente possibile oggi, il Giardino dei Fiori con le più diverse varietà di piante esotiche, le “ananassiere” cioè le serre per produzione di ananas per la tavola del re, l’ottocentesco boschetto di camelie, le fontane e le serre settecentesche; il Giardino della “Purpigniera” dove si coltivavano piante ornamentali in vaso e dove ancora oggi si conservano due semenzai-bulberie, un gelso, una spalliera di limoni. Il Bistrot- Tisaneria, ubicato nel cortile della Torre, propone pietanze confezionate con i prodotti coltivati, come nel passato, nell’ orto attiguo: pomodori e papaccelle, friarielli e zucche, melanzane, cavoli e zucchine. Prima di accedere al cortile si è accolti da una fontana monumentale con grande vasca ovale e da un canforo centenario, uno degli alberi più antichi del bosco, quindi si attraversa un meraviglioso agrumeto. Oltre al primo mandarino piantato nel 1817, il sito presenta oggi moltissime piante di agrumi: aranci, mandarini, chinotti, bergamotti, pompelmi, limoni, cedri “Mano di Budda”, Keffir lime, kumquat, ecc. Sono presenti nel comprensorio anche vari alberi da frutto: di pero, pesco, albicocco, susino e ciliegio; frutti esotici cari ai Borbone tra i quali: ribes, ananas, come si è detto, e lamponi. Il Giardino Torre è aperto tutti i giorni dal mercoledì al venerdì dalle ore 9.30 alle16.30 con la caffetteria e il bistrot. Il sabato e la domenica è in funzione anche la pizzeria. Gli orari possono subire variazioni. Consultare il sito web deliziereali.it. Prenotazione obbligatoria al numero 0812241770. Per informazioni info@delizie-reali.it. Ingresso consentito ad un numero massimo di 150 persone alla volta. C’è la possibilità, prenotando, di usufruire di un servizio navetta di andata e ritorno da una delle porte di accesso al Parco di Capodimonte. Ogni terzo sabato del mese vi è ospitato il “Mercato della Terra di Slow Food”, con la supervisione del fiduciario del presidio Slow Food di Napoli, Giovanni Serritelli, che amabilmente si presta per una dotta visita guidata al complesso.