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Tempo di risate

di Luigi Miliucci

Numero 221 - Giugno 2021

Arriva su SKY l’imperdibile “La banda dei tre”, pellicola dalla risata assicurata, che ci facciamo raccontare dal regista e sceneggiatore Francesco Maria Dominedò


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Prendete un nano irascibile, un poliziotto infiltrato e un ex tossicodipendente in perenne crisi mistico religiosa. Tre personaggi sopra le righe, grotteschi e ironici ma con un senso dell’amicizia al di fuori del comune, protagonisti de “La banda dei tre”, commedia noir che vede tra i protagonisti Marco Bocci, Francesco Pannofino, -taglio- Aldo Marinucci, Carlo Buccirosso e Francesca Della Ragione, in questi giorni disponibile su Sky Premiere. Albatros Magazine ha incontrato Francesco Maria Dominedò, regista e sceneggiatore del film (prodotto da Format e distribuito da Zenit Distribution) basato sul romanzo omonimo del 2003 scritto da Carlo Callegari. Cos’ha rappresentato, per te, l’arrivo su Sky del film “La banda dei tre”? “Il film sarebbe dovuto uscire al cinema esattamente un anno fa durante la settimana di Pasqua. Purtroppo tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria in corso ha modificato tutti i piani. Naturalmente la situazione ci ha sconfortati. L’arrivo su Sky del film, ed in particolare nella sezione Premiere destinata ai film che dovevano uscire nelle sale, è stato come un raggio di sole che ci ha illuminati, facendoci brillare e dando una nuova vita al film. Sono felicissimo di questa uscita, non potevo sperare di meglio.” Qual è il messaggio che ti piacerebbe lanciare attraverso questo film? “Sembra banale dirlo ma è quello di non mollare anche quando tutto sembra precipitare ed essere contro di te. Mi piace usare una frase, una sorta di tag line per riassumere il film: “La banda dei tre” è un omaggio a tutti i cosiddetti perdenti o diversi che in maniera inaspettata ce la fanno e possono cantare, -taglio2-come nel finale del film, “Su di noi ci avresti scommesso tu? Su di noi nemmeno una nuvola”. La frase è tratta da una canzone di Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, che ho avuto il piacere di avere nel film con un cameo e che è stata inserita nella colonna sonora del film.” Il ricordo più bello legato al set? “Di ricordi belli ce ne sono infiniti, ovvio il primo ciak è stato emozionante. In quell’attimo ti rendi conto che una nuova avventura sta per iniziare. Il più divertente, invece, è stato il giorno che è venuto Pupo ad interpretare sé stesso. A pausa pranzo ho detto ai protagonisti che avevo un problema e che mi avrebbero dovuto aiutare a risolverlo: per convincere Pupo a girare, gli avevo detto che tutti i protagonisti avrebbero cantato “Su di noi”. Una bugia, lo fa nel finale solo il personaggio di Tony Piccolo. Marco Bocci, Francesca Della Ragione, Roberta Mattei e Natalia Giro non hanno mangiato per imparare a memoria il testo della canzone, con me che sadicamente li facevo provare, cantando a squarciagola all’interno di un’auto. Mi hanno maledetto quando hanno capito nel pomeriggio tardo che si trattava solo di uno scherzo (ride, ndr).” Progetti futuri? “Ho appena finito di scrivere due sceneggiature che stanno cominciando a girare per varie produzioni ed ho appena acquistato i diritti di sfruttamento cinematografico del nuovo romanzo di Carlo Callegari “Ling Gao Gang”.” Il tuo sogno nel cassetto? “Tra qualche anno passare dietro le quinte e aiutare altre persone a realizzare i propri progetti.”





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