Andrea Biagioni torna sulle scene discografiche con il nuovo album “Pranzo di famiglia”
Lo abbiamo apprezzato come uno dei protagonisti di X-Factor, e poi ancora sul palco del Festival di Sanremo, oggi Andrea Biagioni torna con il suo nuovo album “Pranzo di Famiglia”. Una confessione a cuore aperto, il racconto di una vita fatta di gioie e dolori. Il cantautore toscano parla al suo pubblico con gioia e schiettezza, attraverso suoni che coinvolgono e ammaliano. L’album, in uscita il 25 ottobre nei negozi tradizionali e in digitale, è realizzato grazie ad un progetto sostenuto del MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, un opportunità importante per Andrea che per la prima volta si cimenta al di là della musica inglese, alla quale è fortemente legata la sua produzione. Noi di Albatros Magazine lo abbiamo incontrato per farci raccontare questa sua nuova avventura.
Il tuo singolo “Surferemo” può essere considerato un inno alla spensieratezza?
“In questo momento nel mondo musicale, così come negli altri ambienti ho riscontrato che la maggior parte delle persone sono intossicate da questa fretta di pensare al domani, facendosi sfuggire il tempo dalle mani e non riuscendosi a vivere il presente. Tutto questo si collega al mio brano. -taglio-La canzone parla di un’altra passione che ho oltre alla musica che è il surf, che ti stacca un po’ dalla realtà, è un qualcosa che è anche meditazione, un emozione particolare, e che ha un ritmo e un tempo diverso dal tuo. È l’opposto della frenesia moderna.”
Il video del tuo singolo è ambientato sulle spiagge della Toscana, la tua terra, quanto sei legato alle tue origini?
“La Toscana è il posto dove ho passato la mia vita, e devo dire che ho un legame particolare con la mia terra. Le sue spiagge sono belle, i posti che abbiamo individuato per girare il video sono molto selvaggi ma allo stesso tempo affascinanti. Una piccola oasi con le dune, un luogo con una veste poco definita, molto naturale. Un angolo di paradiso a dieci minuti da casa.”
“Pranzo di famiglia” è il tuo nuovo album, quanto c’è di autobiografico in questo lavoro?
“Sono un po’ di anni che suono e non sono mai riuscito a concretizzare un disco in italiano, dato che tendo a cantare sempre in inglese. Questo disco è autobiografico perché parla di alcuni momenti chiave della mia vita; racconto situazioni, sensazioni e momenti di difficoltà così come di gioia, canto di persone che sono state importanti e della mia crescita. Mi sono immaginato seduto ad un tavolo raccontando delle cose di cui non avevo mai parlato alla mia famiglia.”
Il progetto è sostenuto dal MiBAC e dalla SIAE. Quanto è importante l’aiuto ed il sostegno nel lavoro di un artista?-taglio2-
“È importante avere un sostegno, è un opportunità. Senza questo aiuto io avrei sicuramente posticipato la realizzazione del mio album, questo perché è difficile mettere in piedi un lavoro del genere. È stata una gran fortuna essere accolti in questo progetto. Tutto questo ti da molta sicurezza.”
Sei un polistrumentista, suoni infatti la chitarra, le percussioni, il piano, quanto ti ha aiutato una così ampia conoscenza della musica nel tuo lavoro?
“Mi ha aiutato tantissimo, conoscere la musica ti aiuta a collaborare e a lavorare meglio insieme a tutte le maestranze coinvolte nella realizzazione di un progetto come quello musicale. Diciamo che parlare la stessa lingua è fondamentale, nel momento della scrittura, dell’arrangiamento, del mixaggio così come nella produzione. Mi sento più sicuro e padrone della situazione.”
Hai partecipato ad X-Factor e a Sanremo Giovani, quanto pensi che la televisione possa far bene al mercato musicale?
“Io credo che la tv può essere un mezzo utile per arrivare a tante persone. L’ho vissuto sulla mia pelle, ad X-Factor per esempio, non ho imparato qualcosa di nuovo, musicalmente parlando, ma ho semplicemente rafforzato quello che conoscevo e che sapevo fare. Solo che dopo il programma televisivo hanno cominciato a vedermi come quello bravo, questa è la dimostrazione che la tv ha davvero un forte potere sulla mente umana.”