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Sogno d’amore

di Teresa Pugliese

Numero 221 - Giugno 2021

Una storia immaginata e il ritrovato romanticismo di Tom Armati in “Tutto sbagliato”


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È un Tom Armati che non ti aspetti. Romantico, sognatore, dolce e scanzonato. Al di là della sua ironia, che ritroviamo comunque nelle sue note, il cantautore romano ci racconta di scelte fatte e mai sbagliate. “Tutto sbagliato” il suo nuovo singolo anticipa l’uscita del suo Ep entro al fine dell’anno.-taglio- La prima volta che tocca una chitarra, rompe subito una corda e con le restanti cinque compone la sua prima canzone. Questa quantomeno è la legenda che si narra. Da lì in poi Tom non si è più fermato, riuscendo ad arrivare nel 2018 tra i 68 finalisti di Sanremo Giovani. Dal vivo, Tom Armati si accompagna generalmente con la sua band, I Disarmati, con cui negli ultimi anni ha calcato i palchi dei principali locali di Roma, arrivando anche all’estero con alcune date in Belgio. Oggi si presenta in una veste tutta inedita e noi abbiamo cercato di capirne qualcosa di più. Tutto sbagliato parte da una sorta di sliding doors. Qual è questa porta che non hai aperto? “Questa non è una canzone strettamente autobiografica, è ispirata a cose realmente accadute. Parlo di decisioni da prendere quando siamo davanti a delle scelte tra qualcosa che abbiamo nella testa e qualcosa che esiste veramente. Rincorrere quello che vogliamo rispetto alla realtà è il punto fermo di questo pezzo. Addirittura i due protagonisti non si incontreranno mai, neanche alla fine di questa storia. È come nei film a volte basta una casualità per cambiare il corso degli eventi. Mi è piaciuto giocare con questa canzone d’amore quasi paradossale.” Infatti questa è la tua prima ballad d’amore. Come mai hai scelto questo tema? “Solitamente ho avuto uno stile più ironico, ho fatto canzoni d’amore in passato ma quasi surreali, parlavo dell’amore in maniera giocosa. Qui parlo dell’amore in maniera classica, questa cosa si riscontra anche nell’uso del linguaggio musicale. Il mio obiettivo ere che fosse comunque riconoscibile come mia.” Questo fil rouge dell’ironia è presente. Ci sono parecchi non sense che creano una sorta di fusione nella tua musica. È così? “Facendo un’analisi delle mie parole più che della musica è tutto un periodo ipotetico, diciamo così, un “cosa sarebbe successo” “cosa sarebbe potuto accadere”. Poi effettivamente non succede nulla, -taglio2-ma avviene tutto nella testa del protagonista. Di solito si parla di storie finite, amori impossibili, invece questa canzone parla di un amore mai nato, immaginato.” Il video del tuo singolo è realizzato da Max Rampone, un videomaker spagnolo dallo stile unico che utilizza i famosi pupazzi Playmobil come protagonisti. Come mai questa scelta? “Max è specializzato in questi tipo di video e l’ho contattato. Sono sempre stato appassionato di questi giochi. La storia di questo video rispecchia molto la storia della canzone traduce visivamente la musica che ho creato.” Anche la copertina è particolarmente innovativa. Da chi è stata disegnata? “L’artwork è realizzato dal bravissimo illustratore romano Andrea Cioffi. Ho chiesto di poter utilizzare un suo disegno che rappresentava molto bene la mia canzone. Ci sono questi fiori chiamati “soffioni”, quelli che con un soffio volano via, e che rappresentano la fragilità e la leggerezza ma anche al tempo stesso un desiderio, questo perché quando di solito di soffiano bisogna esprimerne uno. Per me era un’ottima idea per rappresentare il mio pezzo.” La prima volta che hai toccato una chitarra hai rotto una corda. E poi cosa è successo se sei arrivato fino a qui? “Questa è una legenda metropolitana, vera che ormai è diventata una favola quasi (ride). Mio fratello portò in casa una chitarra elettrica stupenda che per me che ero più piccolino era una cosa incredibile. Di nascosto la rubavo sempre, nonostante me lo avesse vietato. Così ho rotto questa famosa corda. La cosa curiosa è che appena ho iniziato a suonare la chitarra ho iniziato a scrivere canzoni, un po' strampalate all’inizio e scopiazzate ma questa indole da compositore si è mostrata immediatamente. Questo episodio per me è come un segno del destino un po'.”





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