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SOFIA RAFFAELI

di Laura Fiore

Numero 249 - Aprile 2024

Il cammino delle Olimpiadi di Parigi 2024 è sempre più breve e l’atleta azzurra si sta preparando al meglio per riuscire ad ottenere una medaglia… per scaramanzia non diciamo quale!


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Sofia Raffaeli classe 2004, sì avete letto bene 2004! È uno dei volti più conosciuti nel panorama della ginnastica ritmica italiana ed internazionale, nello specifico è individualista della Nazionale e a soli 20 anni può vantare di essere la prima italiana nella storia a vincere un oro individuale ai Campionati del Mondo di ginnastica ritmica, e campionessa mondiale all-around 2022 e vicecampionessa nel 2023.-taglio- Insomma, un percorso fino a questo momento degno di nota per la giovane Sofia, che potrebbe completarsi con “il progetto” nel quale sta investendo anima e corpo negli ultimi mesi: le Olimpiadi di Parigi 2024. Una ragazza destinata alla ginnastica, Sofia viene spesso definita dai tecnici il mix perfetto di talento e dedizione, sena dimenticare l’umiltà e l’impegni costante nei confronti di questa disciplina. Noi di Albatros Magazine l’abbiamo incontrata durante uno dei suoi allenamenti pre-Olimpiadi per farci raccontare come si sta preparando a questa importante competizione. Prima di iniziare “ufficialmente” questa intervista mi hai chiesto apertamente di parlare di Parigi 2024… “Sì, sembrerà strano essendo ormai l’argomento principale delle mie giornate – ride ndr. Però parlarne mi aiuta ad esorcizzare la tensione! Anche perché quando penso a quel momento mi rendo conto che si tratterà di un sogno che si realizza, cioè io alle Olimpiadi! Se me l’avessero detto quando ho iniziato a praticare questa disciplina non ci avrei mai creduto. Invece eccomi qua… inutile dire che sono onorata di avere l’opportunità di esserci in prima persona. Inizialmente non mi sembrava vero: avere ottenuto il pass mi carica di responsabilità. Sto vivendo il percorso che mi porterà in Francia con grande serietà, senza alcuna distrazione.” A proposito di questo, come cambiano gli allenamenti in vista di una competizione così importante? “Più che cambiare, posso dire che gli allenamenti si intensificano e di conseguenza cambia la gestione del tempo: personalmente cerco di dare la stessa attenzione a tutti gli attrezzi, ma è inevitabile che ci si alleni di più su una cosa rispetto che un’altra. Poi, altro aspetto fondamentale è quello psicologico e quello della gestione dell’errore, infatti, ad esercizio completato ed imparato si prevedono anche i possibili errori valutando quindi quale sia il movimento migliore da fare subito dopo per non buttare all’aria tutta la performance. Mentalmente non è semplice gestire il peso, se ci pensi a mente fredda ti rendi conto che anni di sacrifici si racchiudono in pochi minuti.” Quindi come hai imparato a gestire le tue emozioni durante una gara? "Con il tempo ho imparato rimanere sul pezzo senza perdere la calma, quando si è più piccoli è molto più difficile gestire l’aspetto mentale. In ogni caso cerco di entrare in un mondo a parte nel quale esistono solo la musica, i movimenti e l’attrezzo. È qualcosa di molto difficile da spiegare a parole, anche perché ormai è un processo spontaneo. Penso che la concentrazione sia tale da escludere automaticamente tutto ciò che non è fondamentale alla migliore realizzazione possibile del mio lavoro in pedana. Perché il mio unico obiettivo, in quel momento, è dare il massimo.”-taglio2- Hai dichiarato che hai scelto di studiare alla facoltà di psicologia per raggiungere i tuoi obiettivi, spiegaci meglio… “Sì, ci ho pensato per un po' e dopo aver fatto varie valutazioni mi sono resa conto che poteva essere la scelta migliore per me stessa. Studiare psicologia mi può sicuramente aiutare anche nella mia attività sportiva: il corretto uso della mente è fondamentale nello sport, lo dicevamo prima. Ammetto che, adesso, sto dando priorità alla ginnastica e sto mettendo momentaneamente in disparte lo studio, però desidero laurearmi, sarebbe un tassello importante per me!” Inoltre in questi mesi hai dovuto affrontare una cosa inusuale per un sportivo che sta preparando la sua prima Olimpiade: ovvero il cambio allenatore. Come hai affrontato questa situazione? "Come tutti gli appassionati di ginnastica possono immaginare, non è stata una scelta che ho preso personalmente. Io ho deciso di rimanere ad allenarmi a Fabriano perché questa è casa mia e non volevo staccarmi da un ambiente dove sto bene. Per fortuna anche Claudia – Mancinelli, la nuova allenatrice ndr. - è rimasta ed ha capito le mie esigenze ed il resto sta venendo da sé. Devo dire che siamo molto in sintonia, e posso affermare con sicurezza che sono contenta di come stiamo affrontando questo viaggio così importante per entrambe.” Una cosa che mi ha sempre incuriosito della ginnastica è il fattore dell’espressività, che viene preso molto in considerazione durante una gara. Come alleni questo aspetto? “Anche quando si parla di espressività l’allenamento avviene in palestra, anche se può essere gestita come meglio preferisce l’atleta. La mia allenatrice mi da’ dei consigli, ma in generale non mi piace forzare troppo la mimica facciale anche perché nel corso degli anni ho notato che alcune espressioni vengono ormai fuori in maniera spontanea e si “associano” perfettamente con il movimento. Ogni tanto, però, mi capita di abbozzare l’esercizio allo specchio per vedere la faccia che faccio!” Abbiamo parlato tanto di Parigi 2024, ma non dimentichiamoci che hai raggiunto degli obiettivi importanti, c’è una gara che porti nel cuore? “Sì, quando penso alla ‘gara del cuore’ il mio pensiero va all’ultimo mondiale, quello disputato a Valencia la scorsa estate. Non ho vinto l’oro, ma ho portato a casa tre medaglie d’argento e tre bronzi, risultato per me molto soddisfacente. Lì, ho provato un’emozione incredibile, diversa da tutte le altre che ho provato in passato, è come se avessi avvertito che dopo quella competizione avremmo iniziato a fare sul serio!” Sofia, non ci resta che farti un enorme in bocca al lupo… “Viva il lupo! Spero di riuscire a regalare soddisfazioni a tutte le persone che lavorano con me e per me e a tutti gli appassionati di ginnastica ritmica. Inutile dire che ho necessità di tutto il supporto possibile da parte del pubblico italiano!”





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