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Simona Molinari

di Maresa Galli

Numero 246 - Dicembre-Gennaio 2024

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Nuovo album e tournee teatrale per la bravissima cantautrice, ispirati a due icone della cultura argentina come Maradona e Mercedes Sosa


L’11 e il 12 novembre “El Pelusa y la Negra”, la storia cantata di Maradona e Mercedes Sosa, è andato in scena al teatro Bolivar di Napoli, diretto da Anna Evangelista e Stefano Scopino di Nu’Tracks. -taglio- Artista pluripremiata, da poco insignita della Targa Tenco come Miglior Interprete per l’album “Petali”, Molinari si è ispirata all’opera teatrale “El Pelusa y La Negra, ideata dal poeta, drammaturgo, sceneggiatore e regista Cosimo Damiano Damato. Un lavoro elegante, poetico, che unisce due grandi voci dell’Argentina, Maradona e Mercedes Sosa, mostrandone grandezza e caduta. Si confrontano la rivoluzionaria che cantò la democrazia e che pagò con l’esilio la lotta contro la dittatura di Videla e il Pibe de Oro, prima osannato, divinizzato, poi crocifisso senza resurrezione, morto in solitudine. Nello spettacolo, accompagnata da ottimi musicisti che hanno creato un’emozionante atmosfera, Molinari è anche splendida attrice e suona il bombo criollo, grancassa andina, elegante cantora. Già al fianco di star del calibro di Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Lelio Luttazzi, Renzo Arbore, Massimo Ranieri, Fabrizio Bosso, Franco Cerri, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Roberto Gatto, Roy Paci e Danny Diaz, si è esibita nei teatri e nei più prestigiosi jazz club d’Italia e del mondo. Molti la conoscono grazie a canzoni di successo, lanciate a Sanremo, quali “Egocentrica” e “La Felicità”, Disco d’Oro. Cantante pop-jazz, vanta uno stile unico, raffinato, tutto swing e grande tecnica che fonde con il cuore. Il tuo nuovo album “Hasta siempre Mercedes”, prodotto da BMG, è un omaggio alla grande cantautrice e attivista, un’esistenza generativa: come nasce? “Tutto nasce da un libro di Cosimo Damiano Damato, “Hasta Siempre Maradona”, diventato poi uno spettacolo di teatro canzone”. L’album nasce dallo spettacolo “El Pelusa y la Negra”, di Cosimo, che dà voce a Maradona mentre io interpreto Mercedes. All’inizio le sue splendide canzoni dovevano essere solo di accompagnamento alla storia, ma volevo celebrare una grande donna e ho chiesto di raccontare la sua vita intensa, accanto a quella di Diego e alla storia d’Argentina. Così ho deciso di fermare questo mio momento in un album, uscito il 6 novembre, “Hasta Siempre Mercedes”. L’album è composto da undici tracce tra cui “Todo cambia”, “Gracias a la vida”, “Solo le pido a Dios”, “Canciòn de las cosas simples”, “Volver” e “El dia que me quieras”. Canto anche canzoni dedicate a Napoli: “Caruso”, canzone che Mercedes adorava e la cantò proprio a Napoli, “Napul’e” e un brano inedito di Bungaro e Rakele, “Nu fil’ e voce”. Ci sono due feauturing nell’interpretazione dei brani: Tosca e Paolo Fresu. Con Tosca canto “Mon Amour”, della cantautrice Nilda Fernandez, con Claudio Filippini al piano e gli Archi di Sonora Corde Ensemble, arrangiati e diretti da Valentino Corvino. Paolo Fresu suona flicorno e tromba nel brano “Cancion de las simples cosas” (di Armando Tejada Gomez e César Isella), al piano Claudio Filippini. Nell’album suonano i musicisti storici della mia band, siamo come una famiglia: Egidio Marchitelli alle chitarre, Nicola Di Camillo al basso, Carlo Di Francesco alle percussioni, Fabio Colella alla batteria; all’arpa, nel brano “Caruso”, Alice Caradente. Ho scelto gli archi alla Fonoprint di Bologna, sono fantastici, così come gli arrangiamenti di Valerio Corvino.” “El Pelusa y la Negra” è un brillante lavoro di teatro canzone nel quale ti cimenti per la prima volta come cantattrice… “Sì, abbiamo portato in scena due grandi anime, il grande calciatore e Sosa, una di quelle donne generative, di grande ispirazione, capaci di sopravvivere al tempo con le loro opere. Entrambi hanno manifestato grande vicinanza agli ultimi. Interpreto le canzoni di Mercedes nel rispetto delle versioni originali ma attualizzandole un po’. Credo che le radici nella memoria debbano essere forti ma aprendosi al nuovo. I begli arrangiamenti e la direzione musicale dello spettacolo sono del maestro Valentino Corvino con l’ensemble Sudamerica Quartet. Dopo il teatro e l’album su Sosa, con Cosimo stiamo lavorando anche ad un film.” A proposito di swing, hai registrato brani con Lelio Luttazzi… “Ho coltivato un rapporto di amicizia con Rossana, la moglie che ne cura tutta l’opera. Luttazzi era un uomo enorme, di fascino, di grande comunicativa, un personaggio eterno. Ho avuto l’onore di cantare un suo brano, con la sua base al piano, “Buonanotte Rossana”, una canzone-testamento dedicata a sua moglie. Una collaborazione virtuale, una grande possibilità.” Tra le tue collaborazioni eccellenti ricordiamo quella con il pianista e cantautore statunitense Peter Cincotti… “Si, abbiamo collaborato più volte. Abbiamo suonato insieme e duettato nei brani “In cerca di te”, “La felicità” e “Dr. Jekyll Mr Hyde”, quest’ultima del maestro Luttazzi, presentate al Festival di Sanremo nell’edizione 2013. Dr. Jekyll Mr Hyde è anche il titolo al mio quarto album. Con Peter abbiamo duettato anche nel suo brano “Non so dirti no” (“A Long Way from Home”) di cui ho curato l’adattamento in italiano.” Hai tenuto concerti nei più importanti teatri internazionali: quali ricordi con maggiore gioia? “Certamente il concerto al “Blue Note” di New York, per me il tempio della musica, è stata una delle date più entusiasmanti. Prima di me e della mia band sono saliti sul palco artisti incredibili. Dopo la paura il calore è stato enorme. Lo stesso posso dire per il concerto al “Grappa’s Cellar” di Hong Kong dove abbiamo abbiamo ricevuto una calda accoglienza. In Italia sono sempre molto bene accolta, ovunque.” Hai partecipato, in veste di attrice e con un tuo brano per la colonna sonora, al film di Veltroni “C’è tempo”; alterni concerti, cinema e teatro: quale è il tuo sogno più grande? “Ringrazierò sempre Veltroni per questo! Quando me lo propose provai la gioia di un senso nuovo al mio lavoro. Il cinema è divertente e sono belle tutte le fasi: lo studio, le riprese, il rivedersi. È una felicità a rilascio prolungato! Lavorare a progetti mi piace tanto: scrivere film e per il teatro. A me il teatro piace tantissimo. Cantare e recitare, è questa la mia dimensione. Lo spettacolo con Cosimo mi ha permesso di realizzare un altro dei miei piccoli sogni nel cassetto. Sto continuando a scrivere. Vorrei che il mio prossimo disco fosse il raccolto di questi anni molto intensi. Il mio più grande sogno è di poter fare questo mestiere per tutta la vita.”

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