Arriva “Uno”, primo ed imperdibile album di inediti dei Gatti Distratti
In vent’anni di musica insieme maturano idee, fermenti creativi, progetti. I Gatti Distratti dalla luce negli occhi sono una band fondata nel 1991, dagli incontri e dalla musica che nasceva all’ Orpheus di Bagnoli, sala e insieme officina di talenti emergenti in quegli anni post Vesuwave, l’ondata di nuova musica nata alle falde del Vesuvio e ricca di gruppi che hanno lasciato una traccia nel tempo.-taglio- Panoramics, Anthra, Bisca, Walhalla, Frigo, Rhythmotion, 666, Little Italy, hanno svecchiato la scena musicale italiana, sfociando nel punk/wave alternative, chi più rock, chi più dark nel dopo progressive, con una musica ispirata al sound britannico ma fortemente legata al territorio partenopeo, alle radici mediterranee, creando nuovi scenari e nuove etichette. Una di queste band è stata Gatti Distratt,i che ha vissuto anni caldi, ricchi di creatività ma fluidi ed evanescenti, poiché si dedicavano a tanta musica live senza registrare dischi. Qualcuno li ritrova in qualche compilation, come “Napoli sound system”, ma le loro belle canzoni rimangono nel ricordo dei fans. La band composta da Davide Munno (voce e chitarra), Cristiano Della Monica (percussioni e batteria), Davide Della Monica (chitarre e voce), Massimo D’Avanzo (plettri e fiati) e Fabio Piras (basso), dopo aver registrato in tutto cinque brani pubblicati in compilation, ha vinto diversi contest (Anagrumba, Arezzo Wave, Rock Targato Italia) per poi sciogliersi. Tante però le loro collaborazioni con altre formazioni e artisti, come i PGR (rifondazione dei C.S.I.), Ginevra Di Marco, il collettivo politico-viaggiante la Mescla, dando il là ad un folk originale che fondeva il sound italiano con quello di matrice balcanica e greca. Tra gli artefici del progetto come Food Sound System con Donpasta, realizzano poi le musiche degli spettacoli del Circo de la Sombra e delle produzioni della compagnia EIA, Capas e InTarsi. Una vitalità sorprendente, coerente con l’ispirazione che li ha resi indimenticabili ai fans, che oggi si traduce in un album, “Uno”. Il primo album di inediti della band esce con l’etichetta toscana Funambulo e ha di una distribuzione sia fisica su cd che digitale (Audioglobe e The Orchard). Il disco, disponibile su Apple music e Spotify, è anticipato dal singolo “Redenzione” al quale si affianca un video. “Uno” è un gradevole album pop rock, psycho rock, art pop e cantautorale. “Domani mi regalerò un fiore” è il secondo video ispirato dal brano che apre l’album, che parla di infanzia, di come perdersi nel silenzio del mare.-taglio2- I brani sono caratterizzati da arpeggi di chitarra fatti di rock, distorsione, tra ballad dal sapore vintage e intimo e brani più pop, per raccontare di stagioni che passano in fretta, con canzoni che non sono d’amore, ma scavano dentro. “La prigione”; “Vita mia”, “Notti bianche”, “Pensieri di una quercia”, “Senza frontiere” e gli altri brani confermano un mondo poetico, ispirato. Le canzoni sono state scritte da Davide Munno, scomparso troppo presto, arrangiate e prodotte con i fratelli Cristiano e Davide Della Monica e appartengono alla seconda fase della band che inizia nel 2004. Tutti i brani sono stati ultimati da Cristiano che ne ha curato la produzione artistica, insieme al fratello e Laura, la moglie del compianto Davide, che ha creduto fortemente nel lavoro, memoria viva del marito e della sua “famiglia” musicale. Un grande lavoro di squadra con Gaetano Munno, il fratello di Davide, che ha diviso le parti mancanti di basso con Ale Innaro (EPO, 24 Grana) e Fabio Piras (che fa un omaggio di basso stick), Marco Di Palo con il suo violoncello, i violini di Lino Cannavacciuolo e Osvaldo Costabile; Mario Capomazza, Pino Chillemi, Massimo D’Avanzo, ai plettri; la tromba di Charles Ferris e la voce di Ginevra Di Marco nel brano “Uno”. Il progetto è cofinanziato da un friendsfunding, che ha permesso di investire maggiori risorse nelle ultime fasi di missaggio e mastering, con sessioni al Monopattino di Peppe De Angelis (già collaboratore di Vinicio Capossela, Brunori SAS, Marlene Kuntz, Negramaro, Daniele Silvestri, Verdena, Afterhours, Almamegretta, Bluvertigo) e al Macinarino da Lorenzo Moka Tommasini (collaboratore di Hector Zazou, Gianni Maroccolo, Piero Pelu, Carmen Consoli, Ligabue, Negrita, PGR (ex-CSI), Marlene Kuntz, Jovanotti, Cristina Donà, Ginevra Di Marco), e al Maxsound studio di Max Carola (ha collaborato con Pino Daniele, Enzo Avitabile, James Senese, Enzo Gragnaniello Tullio De Piscopo, Zooming On The Zoo). Un bell’album che attualizza un momento storico-musicale ancora attuale, memoria del tempo futuro.