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Senza paura

di Michela Secci

Numero 196 - Febbraio 2019

David Khayat è un medico oncologo francese di fama mondiale, che nel suo nuovo libro ci spiega il cancro con occhi “diversi”


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Oncologo di grande fama internazionale, il Professore David Khayat, ha pubblicato un suo nuovo libro dal titolo "L'enquête vérité. Vous n'aurez plus jamais peur du cancer" (L'Inchiesta verità. Non avrete più paura del cancro), edito da Albin Michel. Dopo 43 anni di cancerologia, ha seguito migliaia e migliaia di malati. La constatazione è che un uomo su due e una donna su tre sono colpiti dal cancro. In Europa e nel mondo. Il cancro è divenuto, purtroppo, da più di quindici anni la prima causa di mortalità. Il numero di nuovi casi di cancro è raddoppiata da più di vent'anni. Per dare qualche cifra nel 2000, nel mondo, ci sono stati 10 milioni di casi di nuovi casi di cancro che hanno causato 6 milioni di morti. Nel 2020 ci saranno 20 milioni di casi e 10 milioni di morti... il numero di casi è raddoppiato e il numero aumenta in permanenza. Noi di Albatros ne abbiamo parlato con il Professore Khayat.-taglio-

È uscito il suo ultimo libro, quale messaggio vuole trasmettere attraverso le sue pagine?

"In questo libro ho voluto dire non quello che il Professor Khayat ha il diritto di dire, ma quello che è in grado di pensare. Comincio ad essere alla fine della mia carriera da oncologo e dunque mi sono autorizzato di esprimere, per la prima volta, un'altra verità, la mia. Quella che ritrovate nelle mie pagine è un'indagine che rivela, in modo semplice, tutte le spiegazioni necessarie per aiutarci a capire meglio il cancro, per proteggerci meglio da questa malattia. Per tutti questi anni, con il mio statuto di Professore, a capo di uno dei servizi più avanzati, ho assunto l'obbligo di affermare solo ciò che è stato scientificamente provato."

Come nasce l'idea del libro?

"La forma del libro è quella di un’inchiesta. È inutile girarci attorno: il cancro è un serial killer, è il primo predatore dell’uomo. Sulla terra è lui che uccide più di tutti. La mia passione per i film polizieschi e i thriller, mi hanno dato l'ispirazione. Mi sono detto: ‘lo voglio considerare come un assassino, una persona e, voglio mettermi nei panni di un criminologo, di un investigatore e cercare di capire perché uccide, qual è il suo movente’. Anche se quest’ultimo può sembrare stupido, perché uccidendo la persona che lo ospita, il cancro, uccide se stesso. Come fa per svilupparsi e eventualmente cercare di ucciderci? Qual è la scena, l’arma e i movente del crimine? Una vera inchiesta poliziesca, dove ho davanti una persona... è praticamente un individuo. In questo modo-taglio2- spero di aver reso l’argomento alla portata di tutti i miei lettori.”

Perché è possibile “non avere più paura del cancro”, come indicato nel titolo del suo libro?

“L’idea generale è che quando, per chi ama i thriller, sapete chi è l’assassino fra i protagonisti del film si ha meno paura di questo personaggio. Sappiamo chi è, e conosciamo gli indizi... ed è esattamente la stessa cosa in questo libro. Se si entra nell’intimità del cancro, per capirlo meglio, se siamo capaci di nominarlo, di identificarlo, necessariamente avremo meno paura. Questa è la forma ed è questo che spiega il titolo, perché ‘non avere più paura del cancro’. Sul fondo, naturalmente, per andare più lontano, per parlare del movente, della scena, dell’arma, ho dovuto spiegare che cosa è il cancro e come una cellula di un corpo umano diventi, un giorno, cancerogena; come questa cellula è diventata maligna. Maligna nel senso che comunemente diamo al termine quindi estremamente aggressiva e assassina, ma anche maligna nel senso di intelligenza. È estremamente forte e potente. Per poterla conoscere e parlarne ho spiegato in dettaglio, nelle prime pagine del libro, con delle parole semplici, che cosa è un cancro e come fa per propagarsi, come e quali sono i suoi determinanti, perché fa questo all’uomo. Una cellula cancerogena è una cellula umana dotata di poteri estremamente importanti, che la rende più efficace. In un malato l’ultima cellula che sopravvive è la cellula cancerogena, è più intelligente, più forte… noi abbiamo bisogno di ossigeno mentre lei può restare mesi senza, e sopravvive alle radiazioni."





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