L'unicità della sua voce unita alla tenacia nel raggiungere i propri obiettivi sono gli elementi che lo contraddistinguono: Adonà, è l'emblematico esempio di come una voce femminile possa risiedere nel corpo di un uomo
L'artista siracusano Adonà possiede la vocalità di un soprano, senza mai cantare in falsetto; grazie ad una laringe stretta e profonda detiene la stessa peculiarità vocale che in lirica è caratteristica solo delle donne: un dono unico al mondo che l'ha portato a farsi conoscere in moltissimi contesti di respiro internazionale. Sono ormai svariati i programmi televisivi in cui l'abbiamo visto protagonista: Domenica In, La botola, I raccomandati, L'Italia allo specchio, Domenica Cinque e più recentemente volto fisso di Edicola fiore, il programma condotto da Fiorello su Sky. Non mancano anche i grandi palcoscenici come quello del Teatro Sistina, dell'Apollo Theatre e della Carnegie Hall di New York. Ballerino, cantante ma anche attore di musical, Adonà è attualmente impegnato in tournée con una nuova ed entusiasmante avventura: "La regina di Ghiaccio", il musical con protagonista Lorella Cuccarini ideato e diretto da Maurizio Colombi e ispirato alla fiaba persiana da cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini.
Adonà, come nasce la tua partecipazione a questo musical? -taglio- “Mi trovavo a New York per lavoro quando venni a sapere del bando di concorso per prendere parte allo spettacolo. La produzione stava cercando un soprano che interpretasse Liù, un ruolo femminile. Da subito compresi che quella parte doveva essere mia, così, con un po' di coraggio, decisi di presentarmi alle audizioni vestito da donna, con tanto di parrucca, trucco e abiti femminili. Ho superato tutte le selezioni ma in conclusione la produzione mi ha chiesto di mostrarmi per quello che ero veramente, senza fronzoli, e da lì sono stato scelto per un altro ruolo, quello di Pang, il consigliere dell'imperatore che nel riadattamento dello spettacolo è divenuto un soprano, costruito proprio sulla mia peculiarità vocale.”
Di cosa si nutre l'esistenza di un artista teatrale?
“La vita di una artista vive dell'egocentrismo delle sue emozioni e si alimenta di una duplice realtà, quella della scena e quella del tuo io più profondo: da una parte apri l'armadio del camerino, indossi le tue maschere e fai i tuoi personaggi, dall'altra, una volta chiuso il sipario torni ad essere te stesso, con le tue fragilità. Spesso sento dire che il teatro è finzione, non sono d'accordo: ogni artista può esprimere se stesso attraverso la vita dei personaggi che interpreta e ha il dovere di mostrare la parte più pura di quello che è...solo così la vera emozione può arrivare al cuore del pubblico.”
Com'è lavorare con Lorella Cuccarini, la più amata dagli italiani?
“Vi rivelo una cosa che può chiarirvi cosa significhi per me -taglio2- lavorare con lei: da piccolo, durante l'ora di pranzo, non mangiavo per poterla seguire nelle sue incantevoli coreografie. Sono cresciuto con il mito della Cuccarini e oggi, lavorare al suo fianco per me è la realizzazione di un sogno. Al principio è molto strano lavorare a stretto contatto con uno dei miti della tua giovinezza, ti sembra una cosa surreale. In seguito conosci la persona e ne capisci anche le qualità personali: Lorella è una bellissima anima, piena di un'energia che trasmette positività e inoltre è una grande stacanovista, sempre puntualissima e instancabile alle prove, una vera potenza dalla natura.”
Tra musica, televisione e teatro cosa scegli?
“Domanda cattiva...! È quasi come chiedere ad una madre qual'é il figlio prediletto! Detto questo devo riconoscere al teatro un ruolo determinante nella mia vita, mi ha aperto importanti collaborazioni discografiche e televisive: grazie a ‘La cage Aux Folles, il vizietto’ con Enzo Iacchetti è nato il singolo da lui prodotto ‘Dolceamaro’ Fiorello e Amadeus mi hanno notato su un palco teatrale e mi hanno voluto come ospite nelle loro trasmissioni. Il teatro mi ha sempre aperto grandi possibilità professionali.”
Progetti in cantiere?
“Fino Febbraio 2018 sarò impegnato con questo tour teatrale toccando le principali città italiane, dopodiché in primavera avrò la possibilità di sviluppare un progetto che mi sta particolarmente a cuore e che sto curando in prima persona: un musical sulla vita di Farinelli il cantante lirico castrato più famoso di tutti i tempi.”