È una delle icone pop più rappresentative della nuova generazione e con “Chi sono veramente” vuole raccontarci qualcosa di più di lui e del suo modo di affrontare la vita e la musica
Tik Tok è il suo mondo, e grazie a questo straordinario canale di comunicazione è riuscito a realizzare un breve e originale video racconto che in pochissime ore ha superato il mezzo milione di views e oltre i 60 mila like per il lancio del suo nuovo EP “Chi sono veramente”. Stiamo parlando di Will: -taglio-anima un po' italiana e un po' british, che continua ad incantare migliaia di fan che lo osannano come uno dei talenti emergenti più originali del momento. Per il prossimo autunno/inverno lo vedremo nei più prestigiosi club delle principali città italiane, un’esperienza tutta nuova per lui, un giovane ragazzo amante della musica che non vede l’ora di vivere a trecentosessanta gradi la sua vita. Noi lo abbiamo incontrato per sapere qualcosa di più proprio di queste speranze, sogni e di questo radioso futuro. Curi molto e porti avanti tanto la tua comunicazione tramite i social, in particolar modo su TikTok, e anche “Chi sono veramente” il tuo nuovo album lo hai presentato tramite questo social vero? “Sì è vero, avevo idea di fare un monologo molto diretto in cui presentare il progetto. Abbiamo legato questo racconto all’idea del viaggio, al fatto che tutto sia passato dalla canzone ‘Estate’ e che tutto sia partito da quel periodo. È stata una scelta dovuta alle cose che son successe.” Questa tua scelta comunicativa è legata al fatto che tutto questo ti unisce moltissimo ai tuoi fan, che ti seguono più facilmente in questo modo? “In realtà sono molto fortunato, i miei followers sono molto affezionati alla mia musica ed al mio modo di esprimere le cose che mi succedono. Per questo progetto in realtà ho pensato proprio a scrivere di me, senza pensare che possa o meno piacere ai fan o agli eventuali fan. Questa è una cosa proprio mia, ed infatti il titolo ne è la pina dimostrazione.” In questo lavoro racconti chi sei veramente ma anche chi vorresti essere, proiettandoti al futuro vero? “Sì, è assolutamente vero. Questo disco nasce nel momento in cui la musica comincia ad essere importante per me, era un momento della mia vita particolare. Mi sentivo perso, forse anche a causa del Covid, mi facevo tante domande sul futuro. Mi sono trovato a ragionare su chi volevo essere veramente io e su chi volevo diventare e allora così è nato il disco. -taglio2-Ci sono le tre tracce nuove, sia a livello musicale che di testi che mi hanno permesso di fare un bel passo avanti.” Abbiamo parlato di presente e di futuro ma io palerei anche di passato, e cioè delle tue radici. I tuoi genitori ti hanno regalato radici culturali diverse, inglesi ed italiane, quanto ti ha aiutato tutto questo? “Il fatto di essere cresciuto da due persone diverse, con due culture diverse mi ha influenzato tantissimo. A livello musicale ho subito tante contaminazioni, sin da quando ero piccolo. Ma in generale questo mix di culture mi ha aiutato ad avere la mente più aperta, ad avere più chance perché parli due lingue, a fere più esperienze. Mia mamma poi ascoltava il rock and roll e i Beatles e tutta la musica che proveniva dall’Inghilterra, papà invece era molto legato al cantautorato italiano. Col senno di poi questo mi ha aiutato tantissimo.” Sei stato definito una delle penne più originali in circolazione. Se dovessi dire oggi qual è la formula giusta oggi quale potrebbe essere? “Sicuramente essere diversi, in tutti i sensi. Essere veri e fare quello che senti, questo è il segreto per emergere. Una formula vera non esiste secondo me, la sto cercando anche io in realtà.” Quest’estate sei stato in giro con il tuo tour, quanto ti era mancato il contattato con le persone? “In realtà non mi è mancato perché non l’avevo mai vissuto. Ho iniziato questa carriera durante il periodo Covid e non ho mai provato l’emozione del palco vero e proprio, del sentire la gente. È stato tutto completamente nuovo per me, è stata una forte emozione sentire il calore della gente e vedere quanto sia forte il potere della musica!”