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Scoprendo la Valtellina

di Antonella Fiorito

Numero 241 - Giugno 2023

Patria di eccellenze gastronomiche, la splendida valle lombarda continua a stupire tutti i suoi tanti turisti


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La Valtellina è un luogo ideale per le vacanze durante tutto l’anno grazie ai panorami mozzafiato, ai centri termali, ai suoi bellissimi laghi ma vivere la Valtellina significa anche lasciarsi andare ai grandi piaceri della tavola. La sua enogastronomia di chiara ispirazione montane vanta una tradizione secolare.-taglio- Le materie prime provengono dai suoi pascoli, alpeggi, vigneti e frutteti: prodotti semplici, simbolo delle povere origini contadine del territorio, diventati protagonisti di piatti apprezzati in Italia e nel mondo grazie al passaggio di generazione in generazione degli antichi saperi e mestieri. La cucina locale diventa così una chiave di conoscenza del territorio e della sua cultura. Indissolubile il binomio con il suo prodotto più amato e conosciuto, la Bresaola della Valtellina IGP: simbolo della Valtellina per eccellenza, questo salume povero di grassi e ricco di proteine è il frutto di un antico processo di conservazione della carne di bovino adulto per salatura ed essiccamento. Il clima irripetibile dalla valle, con la sua aria tersa che scende dalle Alpi, crea le condizioni per una stagionatura graduale ed è il segreto che rende questo prodotto unico e inimitabile. Dal 1996 è garantita dal marchio comunitario di Indicazione Geografica Protetta (IGP), utilizzato esclusivamente da produttori certificati della Provincia di Sondrio che si attengono senza eccezioni al rigoroso disciplinare di produzione. Oltre alla celebre bresaola, questa regione è nota per la produzione di gustosi affettati come il fiocco della Valtellina, un prosciutto crudo, salami nostrani e di cervo, cinghiale, asino e cavallo, e altri prodotti tipici come la slinzega, ricavata dagli stessi tagli nobili da acquistare prodotti per rivivere le grandi emozioni enogastronomiche del territorio anche una volta che si è fatto ritorno a casa. -taglio2-I terreni permeabili e condizioni climatiche ideali in termini di piovosità, esposizione ai raggi del sole ed escursione termica creano anche le condizioni ideali per la produzione delle mele di Valtellina IGP, un frutto che matura ad una quota compresa tra i 200m e i 900m di altitudine e racchiude tutto il sapore e le qualità tipiche di una mela di montagna. Come tutti i territori montani, la Valtellina vanta anche una tradizione casearia secolare e nei suoi alpeggi nascono prodotti unici a marchio DOP: il Bitto, un formaggio a latte crudo prodotto sopra ai 1500m ed esclusivamente durante la monticazione estiva degli alpeggi e il Valtellina Casera, un formaggio semigrasso prodotto con latte vaccino parzialmente scremato e stagionato nelle tradizionali “casere” per almeno 70 giorni. Anche i pizzoccheri, il piatto più conosciuto, sono protetti da un Disciplinare rigoroso depositato presso l’Accademia del Pizzocchero di Teglio e da un Consorzio di Tutela impegnato nella salvaguardia della loro tipicità e lavorazione tradizionale. Le prime tracce scritte della produzione dei pizzoccheri con la tradizionale scarellatura manuale risalgono al 1750. La pasta, di colore marrone più o meno scuro, viene lavorata fino ad ottenere delle tagliatelle che poi sono cotte con verze e patate e condite generosamente con burro d’alpe e formaggio locale. E poi ancora acqua purissima, birre artigianali dal gusto armonico e inconfondibile, mieli dalle mille gradazioni di sapori e dai mille profumi, un latte che ha ottenuto il Marchio Collettivo Geografico e formaggi unici, completano un’offerta culinaria che ogni giorno i tanti ristoranti e agriturismi propongono a regola d’arte, nel segno della tradizione e della preservazione di un’imprescindibile cultura del buon cibo.





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