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Sapori in Paradiso

di Antonella Fiorito

Numero 254 - Ottobre 2024

Un viaggio alla scoperta dei Salumi DOP Piacentini e della Focaccia di Recco col formaggio IGP, nei luoghi simbolo del turismo gastronomico Made in Italy


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Nella provincia di Piacenza da sempre si producono salumi di altissima qualità. Il territorio infatti vanta 3 salumi Dop: la Coppa Piacentina Dop, il salame piacentino Dop e la pancetta piacentina Dop. -taglio- Ed esiste una Città famosa nel mondo per essere la Città della focaccia col formaggio. Questa Città è Recco. La Val Trebbia li unisce, questi due territori golosi, sconfinando dalla Città Metropolitana di Genova alla provincia piacentina, in quella valle che il premio Nobel Ernest Hemingway, nel 1945 durante il secondo conflitto mondiale, transitandovi come corrispondente al seguito dell’esercito di liberazione, annotò sul suo diario la frase “oggi ho attraversato la valle più bella del mondo”. Recco, nota quale Capitale gastronomica della Liguria, si affaccia sulla Riviera Ligure di Levante ed è il Comune più grande del Golfo Paradiso, che ingloba buona parte del Promontorio di Portofino confinando con il Golfo del Tigullio. Nel 2005 si è costituito il Consorzio Focaccia di Recco col formaggio che nel 2011, grazie all’impegno di Lucio Bernini e della moglie Daniela, ha ottenuto l’IGP che tutela e certifica la zona d’origine, limitata ai comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno. In questi borghi la focaccia di Recco col formaggio IGP non è soltanto una focaccia, ma un modo di vivere. Spuntino veloce, snack, merenda, non c’è ora della giornata in cui non si possa gustare la focaccia di Recco col formaggio IGP. Una maniera di esaltare il sapore di questa eccellenza ligure è mangiarla accompagnata dalla Coppa, dal Salame e dalla Pancetta Piacentina, -taglio2- prodotti certificati dal Consorzio di Tutela dei Salumi Dop Piacentini, provincia unica in Europa a poter vantare tre Dop. Le origini della focaccia di Recco si perdono nella notte dei tempi. Sembra che la conoscessero già i romani, i crociati e i recchesi in fuga dai saraceni. Oggi c’è la ricetta tutelata dal disciplinare di produzione, che impone un impasto di farina, acqua e olio di oliva, ovviamente ligure, senza lievito, da lavorare velocemente fino ad ottenere due strati di pasta sottilissima da farcire all’interno con crescenza e da cuocere per pochi minuti entro forni che raggiungono i 300 gradi affinché la pasta risulti morbida e croccante allo stesso tempo e la crescenza rimanga liquida. A cottura ultimata a garantirne l’origine non deve mai mancare il bollino del Consorzio, una ostia rotonda blu su fondo bianco, commestibile. Si vende dappertutto ma i luoghi simbolo, quelli giusti per assaggiarla, a Recco sono due: Manuelina e da O' Vittorio, due locali centenari. Grazie alla vicinanza geografica, le due aree territoriali da un paio di anni sono impegnate nella reciproca promozione e valorizzazione dei loro prodotti di eccellenza attraverso “Sapori in Paradiso”, incontri speciali con i giornalisti, food blogger e personaggi di opinione alla scoperta dei segreti dei salumi Dop Piacentini e della Focaccia di Recco con formaggio Igp e del ruolo dei consorzi raccontando le affascinati ed antiche storie dei prodotti e dei loro disciplinari di produzione. Un progetto voluto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il cui programma, a dimostrazione del valore delle produzioni agroalimentari certificate per i rispettivi territori d’origine è completato anche da visite alla Città di Recco e ai comuni limitrofi di Camogli e Sori, sempre parte della zona di produzione della Focaccia di Recco col formaggio IGP.





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