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Salute mentale nel futuro

di Michele Canil

Numero 252 - Luglio-Agosto 2024

Con l'avanzare delle tecnologie, i cambiamenti sociali e le nuove sfide globali, ci troviamo a dover ridefinire il modo in cui affrontiamo e supportiamo la salute mentale


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La salute mentale è un aspetto fondamentale del nostro benessere complessivo e, nel contesto di un mondo in rapida evoluzione, diventa sempre più cruciale comprenderne le dinamiche future. Con l'avanzare delle tecnologie, -taglio-i cambiamenti sociali e le nuove sfide globali, ci troviamo a dover ridefinire il modo in cui affrontiamo e supportiamo la salute mentale. Insieme al Dott. Michele Cani, psicologo a Treviso, esploreremo le tendenze emergenti, le innovazioni terapeutiche e le strategie di prevenzione che potrebbero plasmare il panorama della salute mentale nei prossimi anni, offrendo uno sguardo su come prepararci al meglio per un futuro più sano e consapevole.

Quali saranno le principali sfide per la salute mentale nel futuro? Le sfide per il futuro saranno sicuramente trattamenti di qualità e il giusto compromesso tra l'aiuto farmacologico e la psicoterapia: in alcuni Paesi si delinea già come prima risposta ad un aiuto farmacologico più generico, inoltre la psicoterapia non è accessibile a tutti. In base alle stime dell'OMS dovremo far fronte ad un crescente e importante numero di patologie di tipo psichiatrico, soprattutto disturbi del tono dell'umore, disturbi d'ansia e disturbi bordeline di personalità, oltre ai disturbi del comportamento.

In che modo l'intelligenza artificiale e le nuove tecnologie influenzeranno la diagnosi e il trattamento dei disturbi mentali? Si sta sperimentando l'intelligenza artificiale ovviamente anche su questo; è molto complesso perché vi sono una serie di parametri che non sono sequenziabili in modo opportuno dall'intelligenza artificiale, quindi probabilmente sarà un ambito molto complesso. Inoltre, il rapporto con la macchina non è certo la relazione con lo specialista; ricordiamoci che gran parte dei disturbi dell'area psicopatologica o psichiatrica derivano proprio da una mancanza di relazione o da relazioni poco opportune delle esperienze infantili.

Come cambierà la percezione sociale della salute mentale nei prossimi decenni? La percezione dovrebbe diventare un po' più normalizzata perché il crescente numero di persone che chiederanno aiuto creerà una base abbastanza comune. Si spera comunque in una capacità di contenimento e di maggiore efficacia e, ovviamente, di grande impegno da parte di tutti i professionisti del mondo.

Quali nuove terapie e approcci si prevedono per il trattamento della depressione e dell'ansia? Si stanno già sperimentando in modo molto efficacie diverse tecniche: abbiamo l'EMDR, abbiamo nuove modalità di prevenzione che diventerà un punto importante, oltre alla messa appunto di una terapia multidisciplinare che sembra l'approccio più produttivo.

Come si evolveranno i sistemi di supporto e prevenzione per la salute mentale nelle scuole e nei luoghi di lavoro? Luoghi di lavoro e scuole diventeranno probabilmente uno dei primi luoghi dove intercettare precocemente per cominciare un percorso adeguato e per evitare che alcuni disturbi o disagi possano evolvere in futuro in una patologia o in cronicità.-taglio2-

Quali sono le aspettative per l'integrazione della salute mentale con la salute fisica nei sistemi sanitari del futuro? Si sta già molto discutendo circa le aspettative per l'integrazione perché rispetto alla salute fisica la sanità sta tentando di integrare in modo sempre più forte i due aspetti sanitari. Già le linee guida attuali parlano proprio di una integrazione importante a livello anche di primo accesso alle cure, quindi una psicologia di base che possa garantire nel territorio direttamente l'intercettazione dei disturbi. Non dimentichiamo che vi sono una serie di patologie organiche dettate però da errati comportamenti della persona, quindi di pertinenza di specialisti diversi. Per fare un esempio, tutti i comportamenti alimentari rispetto all'obesità e alle malattie cardiovascolari, piuttosto che l'uso di sostanze o di alcool, purtroppo in crescente numero.

In che modo i fattori socio-economici e le disuguaglianze influenzeranno la salute mentale in futuro? I fattori socio-economici sono sicuramente un punto importante; le disuguaglianze riguarderanno di più nella salute mentale l'accesso a cure più specialistiche, come osserviamo ad esempio negli Stati Uniti o in altri territori. Ricordiamoci anche che la statistica ci fa comprendere come laddove ci sia un crescere economico di una nazione, purtroppo ad esempio tendono ad aumentare i disagi e il numero di suicidi, ad esclusione di qualche nazione in cui le statistiche sono diverse per vari fattori socio-culturali.

Quali misure possono essere adottate oggi per prepararsi alle future esigenze e sfide della salute mentale? Sicuramente la prevenzione. Il supporto alle famiglie diventa fondamentale, per questo ormai da molto tempo si è pensato alla sperimentazione di una psicologia di base, per un'intercettazione precoce ai fini di una prevenzione universale per tutta la popolazione.





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