I Nebra sono tornati con un nuovo lavoro discografico che unisce musica, letteratura ed arti visive
I Nebra hanno da poco pubblicato il secondo album dal titolo “Cuore Colpevole”, un disco rock ispirato a storie e leggende, come quella del Munaciello. Si tratta di storie dell’antica Parthenope, quella raccontata da Matilde Serao, Giambattista Basile, Benedetto Croce, miti nostrani ed europei tramandati e vivificati attraverso la musica. L’album è prodotto dalla ravennate New LM Records, divisione della Crotalo Edizioni Musicali e distribuito da IRD International Records Distribution. La band napoletana, composta da Aurora Pelosi, voce, -taglio-Gianni Gargiulo, chitarra, Lucio D’Arrigo, basso e Alfredo Manzo, batteria, dal vivo propone la versione acustica dei brani contenuti nel disco che spazia da temi di attualità alla rilettura dei classici, da argomenti autobiografici ad elementi magici. I musicisti del gruppo sono in circuito dagli anni ’80, già membri di diverse band e con all’attivo tanti live e collaborazioni. Il rock storico ha sempre attinto all’arte visiva e “Cuore Colpevole” è un progetto dal quale sono nate opere ispirate dalle loro canzoni. La bella copertina del disco è un’elaborazione grafica dedicata a Riccardo Dalisi del quale, nel booklet che correda il cd, è pubblicata anche un’opera inedita, insieme a quelle di Pinasv Boen, Barbara Karwowska, Federico Iadarola, Mariano Gison, Oni Wong, Ulderico Di Domenico, MariOrb, Giovanni Manzo, Nando Spina, Aurora Pelosi e Cristabel Christo (già collaboratrice di Killing Joke, Psychedelic Furs, Buzzcocks, Sham69, The Orb, Heaven 17, Elvis Costello & The Attractions, Ian Dury & The Blockheads e molti altri), presente nella duplice veste di artista figurativa e musicista con il suo remix inserito nel disco come bonus track. -taglio2-I lavori fotografici che ritroviamo nell’album dei Nebra sono di Federico Iadarola, Spectra Foto, Vincenzo Severino. La title track “Cuore Colpevole’’ rilegge la leggenda de “La Barchetta Fantasma”, per raccontare il dramma degli abusi e dei femminicidi. “Vico Pensiero’’ si incentra sul tema dell’abbandono e della memoria che viene meno, con un pensiero ai malati di Alzheimer. “Parthenope’’, “Friends”, “'O’ Munaciello”, “Macchine Anatomiche”, “Vico pensiero”, “L’isola ed il Colle”, “Janare”, sono omaggi alle leggende, alla lingua, al folklore napoletano. “Fuoco al Fuoco” ripropone il mito di Prometeo, simbolo di ribellione, per incitare l’umanità ad avere rispetto della natura. Ad altre storie e leggende attingono i brani “The Glamis Castle’s Ghost” che narra la leggenda del fantasma di “Macbeth” di Shakespeare; “Il Golem di Praga”, “Look at Nessie in the Loch Ness”, che si trasforma nella nuova versione “Accort’ ‘a Serpe”, “Jack o’ Lantern”, “Il Drago del Wawel”, ispirata alla leggenda del mostro di Cracovia. Full immersion nei miti e nella magia e nel rock elettrico di grande atmosfera, dal sapore vintage e dalla visione contemporanea.