Marco di Noia e il suo nuovo modo di fare musica: dai finanziamenti a come ascoltarla
“Elettro Acqua 3D” è un concept album sul viaggio pensato e realizzato appositamente per i viaggiatori, dove l’acqua, protagonista e spettatrice, parte da Milano per poi farvi ritorno, dopo un percorso attorno al mondo in cui ogni tappa è terreno per affrontare tematiche sociali (guerra, emigrazione), letterarie e ambientaliste (Tolkien e il Signore degli anelli, lo Schiaccianoci di Hoffman). L’autore è Marco Di Noia, che insieme a Stefano Cucchi hanno dato vita ad un album che esplora sonorità che vanno dal synth-pop al prog italiano, in un inedito crossover che l’autore definisce Elettro-Prog. Sotto l’aspetto tecnologico: la formula dell’app-album è una modalità di pubblicazione e condivisione della propria musica del tutto inedita in Italia, a tal proposito, piccola curiosità: la SIAE ha concesso una licenza speciale al progetto.
“Elettro Acqua 3D” procediamo con ordine. Perché l’acqua?
Per diverse ragioni. In primis perché l’acqua è l’elemento sinonimo di vita. L’acqua è ovunque, è vita, la troviamo nell’aria che respiriamo o nelle piante. Essendo un progetto molto ambizioso la metafora con la vita mi sembra perfetta. L’acqua, per l’appunto, come madre di vita sinonima della difficoltà del progetto. -taglio- Poi la scelta dell’acqua come elemento caratterizzante del progetto nasce soprattutto da una canzone in particolare ‘Il mare per chi non ce l’ha”. Ho notato che le canzoni più belle che hanno come protagonista il mare, per lo più sono scritte da persone che non abitano vicino al mare, e mi viene in mente Lucio Dalla, il quale proprio come me che ci abita lontano e lo associo a un senso di libertà e vacanza.”
Con questo album gli ascoltatori hanno modo di viaggiare in diverse nazioni e continenti. Come nasce questa scelta?
“È un doppio filone, mi piace definirlo come il viaggio dell’acqua. Innanzitutto, io sono un viaggiatore e parlo dei posti in cui sono stato, ho preso tanti aerei e tanti treni, quindi ho tanto da raccontare. In alcuni testi mi sono ispirato alla letteratura e quindi mi rifaccio a quei passi che prendiamo in eredità dal passato. Infine, siamo tutti d’accordo che il viaggio permette ad ogni persona di arricchirsi, conoscendo la cultura e le tradizioni degli altri popoli.”
Passiamo invece alla novità, l’AppAlbum. Come è nata questa idea?
“L’idea è stata la sintesi di varie esigenze che avevamo. È stato un lavoro di 4 anni e dovevamo raccontare la sperimentazione e la ricerca importante che abbiamo fatto in questi anni, dai testi alla strumentazione utilizzata.-taglio2- Avevamo la necessita di raccontare tutto questo a persone che non mi conoscono e che non hanno la possibilità di incontrarmi personalmente e quindi di ascoltare in che modo ogni brano è stato realizzato. Per questo motivo abbiamo creato un’app che lavora in background e offline identificando il nostro ‘cliente-target’ il viaggiatore, l’utente che ascolta maggiormente musica proprio perché ha poche possibilità di scelta. E con l’app ha la possibilità di chattare e confrontarsi, nonché vivere un’esperienza totalmente diversa dalle altre piattaforme.”
Tra l’altro il progetto è stato finanziato interamente in bitcoin. Chi è l’esperto in materia?
“Esattamente il progetto è stato finanziato con un crowdfunding di bitcoin in quanto il mio vicino di casa è stato uno dei primi a investire in bitcoin. ‘Affascinato’ dai suoi guadagni mi son avvicinato a questo mondo e son riuscito a finanziarmi il progetto. Sull’app è ancora possibile effettuare delle donazioni tramite bitcoin.”
Aspettative per il prossimo anno?
Quello a cui stiamo lavorando adesso è mettere in piedi la situazione live che sarà in cuffia. Essendo un progetto che sfrutta il 3D audio, diventa quasi fondamentale lavorare in questa direzione. Come scadenze speriamo di cominciare per febbraio/marzo. Inoltre, con il prossimo anno vorrei iniziare a lavorare per un prossimo progetto. Ci terremo aggiornati e un saluto a tutti gli amici di Albatros!”