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Ricominciamo a ballare

di Massimiliano Craus

Numero 222 - Luglio-Agosto 2021

Cresce l’attesa per la XIV edizione del festival “Napoli in Danza”, dall’8 all’11 luglio


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Il ricordo di Carla Fracci avrà la sua eco anche in riva al mare di Monte di Procida, prossima location del festival “Napoli in Danza” con l’ennesima idea di Antonio Colandrea. Si sta già lavorando nella meravigliosa cornice dell’Acquamorta a Monte di Procida, in occasione della XIV edizione del festival “Napoli in Danza”, -taglio- in scena dall’8 all’11 luglio, dove il presidente AICS Alessandro Papaccio ed i direttori artistici della kermesse Antonio Colandrea ed Antonio Salernitano, entrambi già solisti del Teatro di San Carlo di Napoli, stanno mettendo a punto la seconda edizione consecutiva in riva al mare dei Campi Flegrei. Quei campi ardenti che infuocheranno l’estate 2021 con nomi illustri e soprattutto una progettualità che farà dell’arte e della danza le sorelle più accreditate ad accompagnare l’isola di Procida alla volata finale per vivere da protagonista l’anno della cultura. Un binomio accolto e premiato dalla direzione artistica di “Napoli in Danza”, attenta ad ogni minimo particolare con una giuria ed un cast stellare di premiati. Nonostante la crisi, infatti, la “Napoli in Danza” di Papaccio, Sorrentino e Colandrea ha assegnato i suoi riconoscimenti a personaggi illustri del panorama coreutico nazionale quali Cristina Bozzolini, già prima ballerina del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, direttrice artistica di Aterballetto e del Nuovo Balletto di Toscana. Con lei premiata Patrizia Manieri, già etoile del Teatro San Carlo di Napoli; il coreografo Massimo Moricone; Raffaella Renzi del Maggio Musicale Fiorentino e l’attesissimo Vladimir Derevianko, etoile internazionale e del Teatro Bolshoi di Mosca. Le presenze d’eccezione non si fermano qui, infatti saranno assegnati premi trasversali alla danza ed allo spettacolo dal vivo come con il Premio alla Coreografia destinato ad Irma Cardano, Gabriella Stazio, Susanna Sastro, Emma Cianchi, Gennaro Cimmino, Edmondo Tucci, Francesco Annarumma e Marco De Alteriis. Il Premio al Talento è invece assegnato ad Eleonora Scotto Di Perta ed Antonio Gallo. Per il Premio alla Stampa è stata individuata la firma di “Danza & Danza” Silvia Poletti. In una terra ardente di arte e cultura, -taglio2- non poteva mancare il Premio alla Cultura assegnato al sindaco di Procida, Dino Ambrosino, ed al Direttore Parco Archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano. L’esclusivo Premio al Cantaurato è invece stato attribuito ad Osvaldo Di Dio mentre quello corrispondente alla Carriera musicale è stato riservato a Lino Cannavacciuolo. Il Premio alla Curatela ed alla Programmazione a Manuela Barbato mentre, per tornare alla scena, Rosario Guerra è stato scelto quale miglior danzatore italiano all’estero. Infine il Premio all’Alta Sartoria con il riconoscimento offerto a Giuseppe Tramontano. Senza contare la manifestazione con i tantissimi giovani talenti provenienti da ogni dove a misurarsi per un futuro da protagonisti nel firmamento della danza con una quattro-giorni interamente dedicata a Tersicore! A cornice di questa parata di stelle il concorso di danza presentato da Emanuela Vitale ed il pas de deux “Grazie Carla” di Antonio Colandrea con i premiati Eleonora Scotto Di Perta ed Antonio Gallo, sulle musiche di Lino Cannavacciuolo in onore naturalmente di Carla Fracci. Il montese Antonio Colandrea, padrone di casa, nonché coordinatore artistico della programmazione del Comune di Monte di Procida, saluta e ringrazia per l’impegno l’assessora a cultura e turismo Gerarda Stella, il sindaco di Monte di Procida Giuseppe Pugliese e la sua vice Teresa Coppola, e per partecipazione fattiva di di ben tre imprenditori della counità montese d’America oltre alle indispensabili partnership “Omar”, “Sigma”, “Moris Elite”, “De Pasquale”, “Crudo Bar Baia”, “Vibian”, “Anything by Nina”, “Mareluna”, “Villa Oteri”, “Baya”, “La Playa”, “Romeo”, “la Floreale”, “Un altro caffè”. L’outfit della stella Veronica Maya è curato da Tiziana Di Meo. Un evento nell’evento, dunque, proprio come nelle corde dell’istrionico Antonio Colandrea.





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