Le feste di Natale dal punto di vista della Garden Steflor, azienda leader di settore, che in un anno difficile cerca di riconfermarsi un “giardino delle meraviglie”
Quella di Garden Steflor è una delle tante realtà imprenditoriali messe a dura prova da questo annus horribilis, ma che è riuscita a reagire trovando nuovi modi per stare vicino alla sua clientela e soddisfarla. Una clientela che è sempre stata coccolata, ma anche coinvolta grazie a una serie di corsi e laboratori (per grandi e piccini), -taglio-che però purtroppo negli ultimi mesi sono in parte saltati causa susseguirsi di DPCM restrittivi. Leader del mondo green da oltre trent'anni, Garden Steflor ha sede a Paderno Dugnano (in provincia di Milano), ma si sta facendo conoscere a livello nazionale anche grazie a diversi influencer che nelle ultime settimane stanno postando foto e stories a tema natalizio con i loro prodotti. Non a caso Steflor viene anche definito “il giardino delle meraviglie”, in particolare nel periodo delle feste grazie a un reparto a tema che sembra davvero aprirti le porte di un mondo magico, sognante e fatato. Ma come sarà questo Natale in piena pandemia, con il suo mix di preoccupazioni e limitazioni? L'abbiamo chiesto a Marina Cardini di Steflor... Come sarà secondo voi questo Natale? Qual è il mood con cui i clienti vengono a fare shopping? Ci sarà un pizzico di magia, nonostante tutto? “È un Natale di attese, perché ancora ad oggi sono presenti le limitazioni che ci fanno rimanere nel dubbio se potremmo condividere le feste con i nostri cari. Il mood comunque è sempre lo stesso, forse lievemente in anticipo rispetto agli altri anni, si sono viste prima le balconate illuminate, la magia del Natale non tramonta mai.” Come l'emergenza sanitaria sta influenzando e modificando il lavoro nel vostro settore, considerando che le feste sono sempre state un "momento caldo"? “Purtroppo l’emergenza sanitaria sta influenzando il lavoro riducendo del 30% gli incassi dell’azienda pari periodo del 2019.” Voi avete attivato il servizio delivery: come valutate i risultati? È una opzione da considerare anche per il futuro? “Assolutamente sì, il servizio ha riscontrato un buon successo come durante il primo lockdown di questa primavera. Sarà un servizio che crescerà molto nella nostra azienda nel futuro evolvendosi in una vendita e-commerce.” Cosa pensate invece dell'e-commerce? Secondo voi le abitudini dei clienti stanno cambiando? “Dipende, perché essendo un Garden Center le persone si recano da noi per distrarsi e 'cambiare aria', il nostro scopo oltre alla vendita è quello di regalare emozione tramite piante, fiori ed allestimenti come il Villaggio di Natale.-taglio2- Il servizio di e-commerce comunque è un argomento da affrontare essendo molto comodo per l’utente.” Come avete affrontato il primo lockdown? “Inizialmente in maniera tragica, in quanto non c’erano ancora linee guida stabili e certe da seguire per raggiungere i nostri clienti con conseguenze pesante a livello di perdite di merce vendendo prodotti deperibili oltre a Stock di magazzino stagionale ricevuto a Febbraio per l’imminente stagione, rimasto invenduto fino a metà Maggio. Da fine Marzo, con linee guida stabili e più chiare abbiamo inventato il servizio di consegna a domicilio con Personal Shopper, i nostri clienti potevano effettuare una videochiamata e scegliere direttamente con i nostri venditore la merce dai tavoli come se fossero in negozio. Ha avuto un notevole successo, tanto che siamo arrivati a più di 3.000 consegne in un mese partendo da un servizio mai effettuato. Questo ci ha permesso di allargare la nostra clientela in zone dove non eravamo ancora conosciuti grazie anche alla campagna promozionale online che abbiamo creato per raggiungere tutti i possibili e potenziali clienti. Il servizio ha continuato ad essere attivo anche dopo il 1° Lockdown con meno richieste ma con il 2° Lockdown è ripartito a grande richiesta.” Quanto e come l'emergenza sanitaria dovuto al Covid 19 ha, nel corso dell'ultimo anno, ha colpito il vostro settore? “Oltre alla riduzione del fatturato, abbiamo subito una drastica riduzione di affluenza perdendo 150mila ingressi oltre che l’annullamento di tutti gli eventi/laboratori e workshop durante la primavera ed ora il Natale.” Problema Covid 19 permettendo, quali sono i vostri progetti per i prossimi mesi? “Pensiamo all'ottimizzazione dei costi fissi e alla maggior oculatezza nell’approvvigionamento delle merci, insieme all’avvento della piattaforma e-commerce per mantenere stabilità nelle vendite dei prossimi mesi e non accumulare perdite.”