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Ragazzo fortunato

di Teresa Pugliese

Numero 210 - Maggio 2020

Una melodia malinconica che accompagna i ricordi di una passione: questo e tanto altro è “Meraviglia”, nuovo singolo di Boreale


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Stupirsi. Questa è la parola d’ordine. Boreale torna con un nuovo singolo che parla d’amore, scritto di notte, scritto di pancia. Una canzone dalla duplice anima, delicata ed energica al tempo stesso. Un progetto che vedrà la luce nei prossimi mesi. Cinque singoli già usciti e tanti altri in fase di scrittura o arrangiamento pronti per essere suonati al grande pubblico.-taglio- Anche questo ultimo singolo, così come tutto il progetto è prodotto da Marta Venturini che ha già lavorato con tanti grandi nomi come ad esempio Calcutta e che ha scommesso tanto su questo giovane artista. Noi di Albatros Magazine abbiamo incontrato Alessandro per parlare con lui del suo passato, del suo presente, ma soprattutto del suo futuro. “Meraviglia” è il tuo nuovo singolo. Di cosa parla? “Questa canzone è il seguito di quello che è stato già pubblicato precedentemente. La tematica è legata ad una storia d’amore vissuta molto intensamente. Parla della meraviglia e dello stupore nel rivivere tutti i momenti passati insieme.” Questo è il tuo quinto singolo, sono brani che fanno parte di un progetto unico? “Questi cinque singoli verranno messi insieme, grazie soprattutto all’aiuto di Marta Venturini che fa parte della produzione artistica. Ci sarà un album che uscirà si spera al più presto, purtroppo abbiamo rimandato la data di uscita a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Sarà un disco composto da dodici brani, alcuni già registrati alcuni in fase di scrittura e lavorazione.” Com’è stato lavorare con Marta Venturini che ha prodotto questi tuoi singoli? “È stato l’incontro giusto al momento giusto. Quello che mi serviva. In passato ho con Giorgio Canali, Enea Bardi, nomi importanti che mi hanno fatto fare bellissime esperienze. In questi anni ho scritto cose nuove e diverse e quando Marta le ha sentite è riuscita a mettere a fuoco le varie idee, riordinandole soprattutto nella struttura pop dei pezzi.” Sei un’artista poliedrico anche se vieni etichettato, così come altri tuoi colleghi con la coerente Indie. Ti identifichi in tutto questo? “In parte sì, mi ci sento. Anche se non credo che esistano etichette, soprattutto nell’ultimo periodo.-taglio2- Ad esempio la mia musica è una mescolanza di vari generi. Io stesso ascolto diverse sonorità, anche di generi diversi. Così mescolo vari suoni e pesco un po' ovunque. Quello che faccio in realtà mi viene abbastanza spontaneo.” Hai fatto tanta gavetta, c’è un momento, un ricordo che ti ha fatto capire che questa poteva essere la tua strada? “L’ho già citato prima, Giorgio Canali è stato importante per la mia carriera. L’ho conosciuto dopo un concerto è venuto sotto al palco e mi ha chiesto se avevo voglia di fare un disco. Lavorare con lui è stata una bellissima esperienza, abbiamo fatto tanta musica e tanti concerti in giro per tutta l’Italia. Questo è stato il momento cruciale nel quale ho capito che qualcosa poteva cambiare.” Come nasce una canzone di Boreale? “Le mie canzoni nascono in modi diversi. Ad esempio Meraviglia è nata di notte, stavo dormendo. Avevo in mente una melodia, mi sono svegliato e l’ho registrata con il cellulare. La mattina dopo ho messo su un testo che avevo scritto il giorno prima. Nascono così molte mie canzoni. Maremoto è nata invece mentre stavo lavando i piatti, stavo ascoltando Com’è profondo il mare di Lucio Dalla e da lì è partita l’ispirazione. Ho cominciato a suonare e anche lì ho messo su un testo che avevo scritto qualche giorno prima.” Qual è, invece, la canzone che avresti voluto scrivere? “C’è un cantautore che io amo tanto e che mi ha sempre ispirato nella scrittura delle mie canzoni ed è Lucio Dalla. Avrei voluto scrivere uno dei suoi capolavori: Futura. Ho molto rispetto nei confronti di questa canzone e del suo autore tanto che non riesco a farla nemmeno live.”





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