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Racconti che incantano

di Maresa Galli

Numero 222 - Luglio-Agosto 2021

Successo per la fiaba surreale ed ecologica di Maurizio Dini Ciacci “Storie di mare e piccole terre”


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LIVENow, piattaforma digitale, presenta in streaming “Storie di mare e piccole terre”, originale fiaba surreale ed ecologica di Maurizio Dini Ciacci. Lo spettacolo, andato in scena al Teatro Auditorium di Trento e prodotto dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, fa parte della rassegna “Contatti - Trento scienza e arte”, ciclo di appuntamenti che si snodano tra scienza, -taglio- musica e spettacolo, realizzato in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento e con il Sistema della Ricerca del Trentino (STAR). L’ambizioso ed elegante progetto si avvale della video-regia di Luc Jacquet, Premio Oscar nel 2006 con il film-documentario La marcia dei pinguini, con testi e voce di Dario Vergassola e interventi musicali di Isabella Turso, Dargen D’Amico, Marquica e Michele Tadini. L’evento è stato anticipato dal coinvolgente talk “Immaginare il futuro: andrà meglio?” (in diretta Facebook dal MUSE), intervista nello stile unico e irriverente di Dario Vergassola, a quattro ricercatori trentini che hanno raccontato il loro lavoro e l’emergenza ambientale che tutti viviamo. “Storie di mare e piccole terre” è un progetto raffinato, colto, poetico, ideato da Maurizio Dini Ciacci, direttore d’orchestra, pianista, compositore e innovatore trentino - che ne è anche il responsabile musicale. “Da qualche tempo – afferma - mi solleticava l’idea di estendere la mia sensibilità di musicista “classico” avvicinandomi ad alcune espressioni della musica cosiddetta leggera. È nata di conseguenza un’idea piuttosto stimolante, ovvero quella di incrociare musica rap e pop con una componente testuale ed una visuale in un unico progetto con uno sfondo ecologico. Questo lavoro esprime con leggerezza, ma con passione condivisa, la necessità di sottolineare l’urgenza di una presa di coscienza a fronte del progressivo degrado ambientale che è sotto gli occhi di tutti”. Abituato a sfide non facili, il Maestro fonde tre diverse componenti artistiche in un unico spettacolo: la prima è la componente narrativa, affidata all’estro e alla bravura di Dario Vergassola, narratore-poeta che snoda incredibili racconti di creature dell’acqua e della terra, di messaggi scritti dai pesci per metterci in guardia sui disastri provocati all’ambiente, storie di acciughe e di totani che sfidano il sole con il loro amore spezzato, cucinati in padella e masticati da camionisti stanchi e distratti. Ricca, variegata e impeccabile la componente musicale, affidata alle composizioni di Isabella Turso, Maurizio Dini Ciacci e Michele Tadini, con la partecipazione artistica del rapper Dargen D’Amico e dell’“incantautrice” Marquica.-taglio2- La componente visuale, realizzata da Luc Jacquet, incanta con i suoi fondali, con proiezioni e giochi di luci ed ombre, bagliori e oscurità delle profondità marine, scintillii d’acqua fonte di vita e di storie fantastiche. Il regista afferma: - “Ciò che mi ha ispirato nei testi di “Storie di Mare e Piccole Terre” è il fatto che esplorano tutte le sfaccettature del legame fra l'uomo e la natura la predazione del cibo, la meraviglia, la paura, ma anche il modo in cui raccontiamo gli elementi naturali e inventiamo le chimere (uomo-polipo o donna-pesce) per dare un resoconto del nostro legame con tutte le forme di vita. Credo sia la natura che ha portato l'uomo alla narrazione e alla poesia”. Dario Vergassola conduce il pubblico nell’incanto di un mondo straordinario, sempre più compromesso e inquinato, attraverso sei racconti fiabeschi, alcuni dei quali adattati da testi preesistenti. Le Cinque Terre, meraviglioso angolo della costa ligure che, in modo quasi autobiografico, costituiscono lo scenario della narrazione (Vergassola è nativo di La Spezia), si trasformano nelle “piccole terre”, anch’esse in pericolo di lenta e progressiva erosione. Accattivanti le diverse suggestioni musicali, acustiche ed elettroniche, rappresentate rispettivamente dai musicisti Dini Ciacci e dalla pianista/compositrice trentina Isabella Turso. “Da sempre sono molto sensibile e attenta alle tematiche legate alla natura e mi piace sperimentare – spiega la compositrice - in quel periodo stavo lavorando all’album “Big Break” che evidenzia, attraverso suggestioni sonore ed evocazioni di immagini, proprio il forte legame tra musica e ambiente. Lavorare a questo progetto significava mettermi in gioco non soltanto come pianista, ma anche come compositrice in un contesto divertente e affine alla mia sensibilità. Ho riscritto ex novo alcuni brani tratti dall’album “Variazioni”, realizzato nel 2017 con il rapper Dargen D’Amico e con cui ho condiviso moltissime emozioni sul palco e in studio”. Di grande effetto l’incontro di voci e sensibilità diverse: quelle di Dargen D’Amico e di Marquica. L’intreccio musicale è eseguito “dal vivo” dal Fresh Fish Ensemble (archi, fiati, percussioni, tastiere, pianoforte), diretto dallo stesso Dini Ciacci, accanto ai live electronics del compositore Michele Tadini. Stili, linguaggi diversi, arti visive, sonore, intrecciate/fuse regalano una narrazione inedita, emozionante, variegata come la vita del pianeta.





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