un progetto teatrale di Mariano Lamberti , scritto da Riccardo Pechini, al teatro OFF/OFF di Roma, con la Sycamore T Company , nel centenario dalla nascita di Fellini
É l'anno in cui l'intera penisola ricorda il genio di Federico Fellini, a cento anni dalla sua nascita. E mentre ovunque si omaggia il regista che con le sue pellicole ha cambiato la cinematografia italiana imponendosi al mondo, al teatro OFF/OFF di Roma è andato in scena, "Processo a Fellini" ( Sycamore T Company), in cui sua moglie Giulietta Masina è pronta a giudicare l'uomo ed il marito Federico nel suo personale tribunale. La pièce nasce da un progetto teatrale di Mariano Lamberti che ne cura anche la regia, e il testo di Riccardo Pechini con cui si cimentano gli attori Caterina Gramaglia e Giulio Forges Davanzati, impegnati nell'arduo compito di dar vita al mai avvenuto confronto tra Federico e Giulietta. Giulietta Masina è il centro nevralgico dell'opera teatrale diretta da Lamberti.-taglio- Da sempre la sua figura è stata associata a quella del Maestro che, con la sua imponenza, inevitabilmente ha offuscato le sue riconosciute doti di attrice e la sua genialità, che più volte l'ha portata ad esser identificata come una sorta di Charlie Chaplin al femminile. Nonostante il suo talento, la Masina sarà per sempre ricordata come la compagna del grande Federico Fellini. Per lui Giulietta è stata moglie, amante, amica e complice e, soprattutto, una musa ispiratrice che col passare degli anni e allontanandosi dai riflettori, ha sempre più indossato i panni di donna rassegnata a vivere all'ombra del proprio marito. Un marito spesso avvezzo al tradimento (anche esplicito) e che più volte la Masina ha dovuto sopportare. E così, mentre Fellini si confessava pubblicamente al mondo con il suo "Otto e Mezzo", Giulietta si ritraeva sempre più in una lenta e malinconica solitudine. Lo spettacolo vuole rendere omaggio all'immenso talento di Giulietta, strappandola ai personaggi ingombranti di Cabiria e Gelsomina, per dar voce e dignità anche alle sue ombre. Il testo mischia elementi biografici ad altri di pura invenzione, mixati con il ritmo serrato del thriller psicologico o dell'incubo-taglio2- kafkiano, il cui mistero sarà svelato solo nel finale. Prende così forma la metamorfosi di una donna relegata ad un immaginario di purezza infantile, che diviene donna consapevole, adulta e vendicativa. Una sorta di viaggio nell'anima non solo di Giulietta, ma di tante donne vissute all’ombra di un uomo ingombrante, intoccabile e indifferente. "Processo a Fellini" é l’ "Otto e Mezzo" dal punto di vista di Giulietta e ad interpretarla in modo ideale c'è Caterina Gramaglia, attrice di grande versatilità e talento, che in passato ha già avuto a che fare con lo stesso personaggio ne “Le Lacrime di Giulietta” (altro spettacolo su Masina a cui la Gramaglia dedica anni di ricerche). Insieme a lei, impegnato in ruoli diversi, c'è il giovane Giulio Forges Davanzati, attore poliedrico che si divide con successo tra cinema, televisione e teatro. Ma cosa sarebbe accaduto se Giulietta avesse potuto esprimere pubblicamente tutta la sua frustrazione? Cosa sarebbe successo se Giulietta avesse dato voce alla donna umiliata e rabbiosa, sempre più imbavagliata e chiusa dentro se stessa? Risposte che potranno essere trovate solo partecipando alle serate teatrali di “Processo a Fellini”.