Al teatro Augusteo di Napoli la piérce teatrale tratta dall’omonimo film diretto da Stephen Elliott
È approdato al Teatro Augusteo di Napoli il musical cult “Priscilla - La Regina del Deserto”, su soggetto di Stephen Elliott e sceneggiatura di Allan Scott, tratto dall’omonimo film del 1994, diretto da Elliott, “Le Avventure di Priscilla - La Regina del Deserto” (The Adventures of Priscilla, queen of the desert), vincitore di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes. Il musical è stato rappresentato per la prima volta in Australia, da cui è partito il tour internazionale. Il musical in Italia si avvale della regia di Matteo Gastaldo (sulla regia di Simon Phillips), della direzione musicale di Fabio Serri (produzione All Entertainment). Gli straordinari costumi sono uno dei punti di forza del grande show, ben 500, coloratissimi, eccentrici, ultrakitsch, 60 parrucche, 150 paia di scarpe fatte su misura – un trionfo glam per i tre amici che partono a bordo di un bus rosa soprannominato “Priscilla”, affrontando il deserto australiano alla ricerca di amore e amicizia. -taglio- Pur rimanendo fedele alla trama del film, lo spettacolo teatrale è cucito prevalentemente sulla strepitosa colonna sonora composta da 27 successi internazionali, tra cui: “It’s Raining Men”, “What’s Love Got To Do With It”, “I Say A Little Prayer”, ed altri irresistibili perle anni ‘70/’80. Manuel Frattini è Bernadette, Christian Ruiz è Tick/Mitzi, Pedro Batista Gonzalez è Adam/Felicia, una transessuale e due drag queen, eccentrici artisti abituati ad esibirsi nei bar gay di Sidney che, dopo la morte del giovane compagno di Bernadette, decidono di debuttare ad Alice Springs, al Lasseters Hotel Casino diretto dall’ex moglie di Tick. A loro si unirà lungo il viaggio il simpatico meccanico Bob, Stefano De Bernardin, stanco della vuota moglie. Un grande messaggio di tolleranza e di amore oltre i pregiudizi e l’ipocrisia, un bel finale con i protagonisti che trovano ciò che cercavano da tempo: la realizzazione, l’amore, con il figlio di Tick che accetta il padre gay e lo ama per ciò che è. Dialoghi brillanti, grande musica, belle scene, ottima prova per gli attori/ballerini/cantanti che danno anche un prezioso messaggio in un’epoca che sta mostrando preoccupanti segnali di intolleranza per le diversità. La commedia-musical supera i luoghi comuni con autoironia, e il percorso a ostacoli del deserto è un po’ quello che ognuno di noi affronta nelle prove quotidiane della vita. Qualche domanda a Manuel Frattini che risponde con gli altri due talentuosi protagonisti:
Quali sono i vostri personaggi? Priscilla è considerato un family show per il suo messaggio di tolleranza, di amore...
“Il musical racconta i colori dell’amore, personaggi di tre fasce d’età, attraverso 27 canzoni storiche che ci permettono di partire con un’energia a palla!! Lo -taglio2- spettacolo nasce in un casino ed è portato poi nei grandi teatri – una pazzia! Un mega allestimento per un teatro, con orchestra dal vivo, canzoni rigorosamente dal vivo, grandi scenografie, così come sembra pazzesca la storia dei tre amici. In realtà il viaggio avviene dentro se stessi. Siamo molto felici di essere a Napoli, una città accogliente, a favore della diversità. Un brano come “True Colors” esprime proprio questo concetto: siamo pronti a raccontare che l’amore trionfa sempre! Bernadette, la più matura, è un trans che ha scelto di diventare donna. Per interpretare il ruolo sono salita su un tacco 12 e non sono ancora sceso!... è difficile calarsi nei panni di una donna, che ha un carattere pungente ma anche tenera ed emotiva. Il musical rispolvera i valori dell’amicizia, dell’amore, della passione, e proprio per questo è adatto al pubblico di ogni età. Ad ogni messa in scena aumentano i bambini a teatro. Speriamo in un’apertura del pubblico al mondo LGBT, ad una condivisione contro l’omofobia. Alla fine si parla di famiglia tradizionale grazie alle “zie” del figlio di Tick.”
Come avete fatto a cambiare i tanti costumi di scena, tra l’altro molto elaborati?
“Lo spettacolo è straordinario, con costumi favolosi e un grande staff al lavoro con tanti performers. È uno spettacolo che richiede grande coesione e infatti tra di noi c’è grande feeling. Tutto rispecchia le mille sfaccettature dei personaggi, offrendo un cocktail di emozioni varie. Il sogno di Adam è quello di esibirsi in cima ad una montagna cantando un medley di Madonna: la scalerà con i tacchi!”