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Piena di poesia

di Paola Ratti

Numero 206 - Gennaio 2020

La cantautrice Valentina Gautier è tornata sulle scene musicali con il singolo “Corri che corre il tempo”, ottenendo un grande successo. Ecco cosa ci ha raccontato


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Affascinante, enigmatica, passionale. È Valentina Gautier, stimata cantautrice (indimenticabili i suoi successi come “Voglio un angelo”, “Hey tu” o “Ladri di bambini”) che è tornata sulle scene con “Corri che corre il tempo”. Un brano quest'ultimo ricco di poesia e portatore di un messaggio importante, che ha subito conquistato le classifiche. Noi l'abbiamo intervistata per saperne di più...

Sei stata lontana dalle scene per un lungo periodo. Che sapore ha questo ritorno?

“Un sapore buonissimo, perché dopo così tanto tempo avevo paura che il pubblico (sempre di corsa) mi avesse dimenticava e invece non è così. Le mie paure erano infondate e i risultati si vedono. È stata davvero una piacevole sorpresa”.-taglio-

Quando e come nasce "Corri che corre il tempo"?

“In questi anni di assenza ho scritto molto: pezzi che ho registrato in via definitiva, ma tenuti poi nel cassetto dato che ci vuole una forte motivazione per tornare a pubblicare. Ho quindi aspettato che l'appetito tornasse, cosa non facile con un sistema di promozione discografica che trovavo restrittivo e condizionante. Quindi prima di tutto ho lavorato per capire, sulla base dell'evoluzione degli ultimi anni e sui nuovi elementi a disposizione, cosa mancasse e cosa si potesse costruire. Da qui sono riuscita a creare un mio sistema promozionale e ho iniziato a sperimentarlo, riscontrando che dava ottimi risultati. Lo dimostra anche con Corri che corre il tempo, il mio brano più recente. Com'è nato? Ero in studio con Luca Marchesin (che è anche il mio compagno) e da un suo riff di chitarra ho creato questa melodia, a cui ha fatto seguito un testo che ho scritto di getto, frutto della forte emozione del momento. Ho quindi deciso di finirlo e pubblicarlo con la nostra etichetta, curandone direttamente la promozione insieme a un team di collaboratori”.

Che sensazione ti dà aver raggiunto subito delle ottime posizioni in classifica con il singolo?

“È una sensazione fantastica! Mi sono resa conto non solo di avere un pubblico fedele, ma anche di essere riuscita a conquistarne una fetta nuova grazie ai social (e non solo). È stata una piacevolissima sorpresa ricevere anche così tanti riscontri positivi dagli addetti ai lavori”.

Questa canzone ha un significato importate e lancia anche un messaggio alle donne. Ce ne parli?

“Corri che corre il tempo è una canzone dal testo universale, che lascia margine ad una interpretazione personale dato che in molti si possono ritrovare. È il dialogo interiore di chi si trova a combatte contro i propri demoni. A volte ci rendiamo conto di vivere una vita che non ci appartiere, magari perché non abbiamo osato abbastanza e così, ad un certo punto, siamo combattuti se fare il salto ed essere noi stessi per tutto il resto della nostra esistenza oppure no.-taglio2- C'è poi una lettura più personale, legata al mio vissuto difficile: è la presa di coscienza che mi ha squarciato la vita, perché ho conosciuto da vicino la violenza domestica ma ne sono uscita vincitrice, tanto che mostro con orgoglio le mie cicatrici. Spero che la canzone possa lanciare un messaggio importante per le donne che hanno vissuto situazioni simili. Ci tengo però a precisare che all'inizio non avevo intenzione di svelare questo aspetto privato, perché non volevo si pensasse che volessi strumentalizzare la cosa. Invece Corri che corre il tempo sta facendo il suo bel percorso, piace e sta avendo successo, quindi ora posso parlarne tranquillamente sperando che possa essere d'aiuto per altre donne”.

Tu hai un fanclub molto attivo, quanto è importante il supporto di chi ti segue da tempo?

“È importantissimo, è una vera iniezione di autostima. Avere un fanclub è fare squadra, non sentirsi mai soli, uno stimolo in più di cui ogni artista ha bisogno. Guai se non ci fosse!”

Sappiamo che sei molto attenta ai nuovi talenti e sei una sostenitrice della musica indipendente, tanto che hai fondato Caliel Next Generation. Ce ne parli?

“La musica è la mia vita e me ne occupo a tutto tondo da molti anni. Chi è come me non pensa solo al proprio orto e quindi, come dicevo prima, ho passato tempo a strutturare un sistema che potesse dare visibilità a questo tipo di produzioni, in un momento in cui la discografia è praticamente morta e sono rimaste solo poche multinazionali (attente soprattutto ai talent). Così, insieme ad altri artisti, ho fondato l'associazione Caliel Next Generation (di cui sono presidente), che ha l'obiettivo di promuovere artisti indipendenti e lo sta facendo con ottimi risultati dato che nel corso del 2019 abbiamo avuto ben tre artisti in classifica (per saperne di più visitate il nostro sito www.calielnextgeneration.it)”.

Cosa dobbiamo aspettarci da Valentina Gautier nel 2020?

“Continuerò naturalmente il lavoro con Caliel e poi è prevista l'uscita del mio nuovo album”





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