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Per ridere e riflettere

di Maresa Galli

Numero 238 - marzo 2023

“Amanti” al Teatro Diana di Napoli segna il debutto sul palcoscenico dello scrittore Ivan Cotroneo, con un cast davvero incredibile


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Ivan Cotroneo, acclamato sceneggiatore e regista de “La criptonite nella borsa”, delizioso film del 2011 tratto dall’omonimo romanzo che segnò l’esordio dello scrittore nel cinema, si cimenta anche col teatro. Al Teatro Diana di Napoli è andata in scena, con grande successo di pubblico, la commedia “Amanti”. “I temi di Amanti – racconta Cotroneo – mi appartengono da sempre. -taglio- Nei miei romanzi e nei film che ho scritto e diretto, il confronto tra maschile e femminile, con la rottura degli stereotipi di genere e la forza dell’amore, hanno sempre avuto un grande spazio. In questa commedia i temi prendono forma in un racconto moderno e divertente, ma anche pieno di verità, come succede nella vita”. Claudia (Fabrizia Sacchi) e Giulio (Massimiliano Gallo) si incontrano per la prima volta nell’atrio di un palazzo. È l’incontro fatale, mentre attendono l’ascensore nel palazzo della comune psicoterapeuta, la dottoressa Cioffi (Orsetta De Rossi). Giulio è un professore del liceo, sposato, con tre figli. Trascina un matrimonio finito, è esasperato dai figli, dalla routine. Claudia, una pediatra un po’ nevrotica, è sposata col fragile e devoto Roberto (Diego D’Elia) con cui cerca di avere un bambino con cure di fertilità, pensando anche ad un’eventuale adozione. Tra Claudia e Giulio scocca la scintilla e dopo due mesi si ritrovano in una stanza d’albergo. La bella scenografia di Monica Sironi mostra due luoghi: la stanza d’albergo nella quale si incontrano gli amanti e lo studio della psicoanalista. Stressati dai carichi di problemi familiari, i due amanti si proclamano liberi, coinvolti “solo” dalla loro relazione. I loro incontri clandestini devono rimanere un’oasi. Cercano di gestire i propri sentimenti, i sensi di colpa. Raccontano all’analista di avere una relazione mentendo sui nomi, sapendo di essere scorretti poiché entrambi suoi pazienti. -taglio2- Ben costruisce, Cotroneo, la psicologia dei personaggi: qui in gioco ci sono l’amore, il sesso, le relazioni lunghe e le improbabili fughe. Anche se Giulio e Claudia si ripetono che tra loro è solo evasione, non è la vita vera, in realtà tra loro sta nascendo un legame d’amore, imprevedibile e non cercato. Splendidamente costruiti i dialoghi amorosi, ironici tra i partner e i loro “setting analitici” con la dottoressa Cioffi che alla fine si stresserà. Si ride tanto, con un fuoco di fila di battute e con la bravura di Massimiliano Gallo che regala un personaggio di oggi, con le sue passioni, le nevrosi, il carico da sopportare, gli autoinganni. Racconta delle liti con la moglie Laura (Eleonora Russo) e dei condòmini divisi in fazioni, parteggiando più per lui che per l’aggressiva moglie. Parla dei figli che pure ama come fossero una baby gang e canta a cappella una dolce versione di “Mi sono innamorato di te”, nuovamente felice e ricco di speranza. Vi saranno anche sedute di coppia, e tanta psicoterapia con la brava dottoressa che scoprirà l’inganno. Claudia ben rappresenta la complessità del ruolo che si richiede alla donna, lavoratrice, moglie, madre a tutti i costi. Se l’autore scrive un testo sulle relazioni e l’intimità di una coppia, parla anche delle bugie che diciamo a noi stessi. Cotroneo, con l’eccellente cast, mette in scena la commedia della vita, lontano da cliché e banalità. E il pubblico interagisce, ridendo, riflettendo sull’amore, sull’ipocrisia che rovina i rapporti di coppia e le relazioni sociali.





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