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Passione tristellata

di Michela Secci

Numero 187 - Aprile 2018

Abbiamo incontrato lo Chef Guy Savoy, che con entusiasmo e grande passione ci ha inoltrati nel mondo della sua cucina


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La lista dei riconoscimenti è lunga e prestigiosa, Guy Savoy, 3 stelle Michelin, ha conquistato i podi nelle guide gastronomiche ma anche i palati dei suoi clienti più esigenti nazionali e internazionali. Per il secondo anno consecutivo è stato eletto miglior ristorante del mondo (La Liste). È una colonna dell'eccellenza gastronomica francese riconosciuta in tutto il mondo. Nonostante le onorificenze è rimasto un uomo semplice e autentico, uno chef sempre premuroso e appassionato. Attento a ogni dettaglio, sceglie i prodotti di stagione e di qualità dal gusto genuino e incomparabile. Un ingrediente molto importante, per la realizzazione delle sue ricette prelibate, è anche la sua fantasia. Il menù cambia secondo le stagioni con le novità e le variazioni dei piatti classici o alcuni piatti culto come la famosa zuppa di carciofi con tartufo nero e brioche di pasta sfoglia. Ogni elemento ha il suo equilibrio non solo nel piatto ma anche nell’ambiente che circonda il commensale. Accoglienza, atmosfera e creatività si aggregano insieme. Dal maggio del 2015 il suo ristorante è ospitato, al primo piano, del palazzo neoclassico della Monnaie de Paris (l’antica zecca di Parigi) situato di fronte alla Senna. La decorazione degli interni è firmata dal famoso architetto Jean-Michel Wilmotte. Gli interni sobri, dei sei saloni, di colore grigio fanno risaltare la luce che penetra dalle grandi finestre, da dove si può ammirare un panorama mozzafiato. "Qui sono felice, guardo duecento volte al giorno questo paesaggio", ripete soddisfato Guy Savoy. Una sua frase diventata il suo motto spiega in poche parole il suo credo: “La cucina è l’arte di trasformare immediatamente in gioia prodotti carichi di storia.” Dopo aver degustato le sue specialità è sempre un piacere fare una chiacchierata con lo chef tristellato che risponde, con passione, alle domande sulla sua devozione per la cucina.

Com'è nata in Lei la passione per la cucina e che cosa ha marcato la sua evoluzione? -taglio- “La mia passione per la cucina è nata all’adolescenza, avevo 14 anni. Sono le donne che mi hanno trasmesso questa passione, cominciando da mia madre. Mi sono reso conto della priorità della buona cucina. Ho amato e amo mangiare delle cose buone e ho preso coscienza della trasformazione dei prodotti che devono essere nobili. È la magia della trasformazione che mi affascina. Ogni persona deve apprezzare quello che gli apporta ogni prodotto. Io sono per la qualità e la diversità delle materie prime, ogni prodotto ha la sua importanza. La vera evoluzione è la personalizzazione di ognuno di noi. Per fare della buona cucina ci vuole savoir-faire e sensibilità.”

Che cosa rappresenta per Lei Paul Bocuse?

“Ha marcato l’inizio dei ristoranti tenuti dai ristoratori. Ha dato una grande visibilità a questo mestiere. Grazie al suo impulso ha fatto uscire i cuochi dalle loro cucine e ha incoraggiato tutta una generazione. Ho vissuto questo movimento ed è stata un’esperienza molto interessante.”

Che cosa pensa della cucina italiana e dello chef Massimo Bottura?

“La cucina italiana ha preservato meglio la cucina familiare… Bottura è il Bocuse italiano per l’immagine che -taglio2- rappresenta per l’Italia. L’ho incontrato ma non ho mai mangiato da lui. Penso che sia il numero 1!”

Molti giovani vengono da Lei per apprendere il mestiere, alcuni di questi sono diventati famosi… che ruolo ha, per Lei, la trasmissione?

“La trasmissione è un grande impegno per tutte le persone che amano questa professione. La cucina è il lavoro delle generazioni che ci hanno preceduto. Ognuno di noi deve contribuire ad apportare la sua pietra all'edificio; naturalmente, voglio essere un legame di questa catena di trasmissione. È una professione di passione... come non voler trasmettere un lavoro del genere?”

Nel suo ristorante vengono tante personalità e non solo... Recentemente il Presidente Emmanuel Macron e il Presidente argentino Mauricio Macri e le rispettive mogli hanno cenato nel suo ristorante… che cosa pensa del nuovo Presidente francese?

“È stato un piacere e un onore riceverli. Il nuovo Presidente ha una buona immagine e io ho voglia di sostenerlo.”





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