A 61 anni dal loro esordio, nei XVI Giochi Paralimpici di Tokyo, dal 24 agosto al 5 settembre 2021 e scesa in campo la resilienza e la tenacia
Di fatto l’idea di gare per disabili è del neurochirurgo tedesco Ludwig Guttmann, il quale nel 1948 diventato direttore del centro delle lesioni spinali di Stoke Mandeville, nell’anno delle Olimpiadi di Londra, inaugurò i primi giochi per persone disabili mielolese. Le prime Parolimpiadi, invece, si sono svolte a Roma,
nella nostra bella Italia, nel 1960, a partecipare in quella prima gara ben 23 paesi e 400 atleti diversamente abili. Sessantuno anni dopo, dal 24 agosto al 5 settembre 2021, la delegazione italiana che ha partecipato alle Paraolimpiadi di Tokyo, composta da 113 atleti, gareggiando in 16 discipline differenti, ottenendo un medagliere di 69 medaglie: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi, capitanati da Federico Morlacchi e Beatrice Vio, portabandiera alla cerimonia d'apertura, al nono posto del medagliere internazionale. Italia da favola nei 100 metri con tripletta di Ambra Sabatini, oro in 14”11 : “E’ stato fantastico, vincere è bellissimo: ma un podio a tre è incredibile” - afferma Ambra Sabatini - “Vincere è stato bellissimo, ma l’emozione più bella è il podio a tre. Vedere l’Italia su quei gradini è fantastico, lo desideravamo tanto tutte quante in questi giorni.” Italia d’argento, invece, nella prova a squadre miste di tiro con l’arco alla Paralimpiade di Tokyo. Elisabetta Mijno e Stefano Travisani cedono in finale per 5-4 alla coppia russa. Per l’Italia è la medaglia numero 66. Secondo posto per Fantin, Barlaam, Raimondi e la Trimi, bronzo per Bettella e Beggiato. Tapia di bronzo nel peso: dopo il terzo posto nel disco l’italo cubano si ripete nella sua specialità. Argento nel tiro dell’Arco, per la Petrilli. La Team relay con Luca Mazzone, Paolo Cecchetto e Diego Colombari è, invece, d’oro davanti alla Francia e agli Stati Uniti, mentre Martina Caironi conquista l’argento nel lungo, battuta solo dal record del mondo dell’australiana Vanessa Low che ha saltato 5.20 contro i 5.14 dell’azzurra. Pioggia di medaglie anche dal nuoto: Antonio Fantin è d’argento nei 400 sl in 4’55”70 dietro al brasiliano Glock; Simone Barlaam torna sul podio con uno splendido argento nei 100 farfalla (cat. S9) alle spalle dell’australiano Martin, primo in 57”19 (record del mondo). Quarto posto per Federico Morlacchi, secondo anche Stefano Raimondi nei 100 dorso (cat. S10) vinti dall’ucraino Krypak. Bronzo per Francesco Bettella nei 50 dorso (cat. S1).
Nei 50 stile libero S4, bronzo per Luigi Beggiato con 38”12. Torna ancora sul podio Arjola Trimi, seconda nei 50 sl (cat. S4) dietro all’australiana Watson. Le Paraolimpiadi 2020, svoltesi nel 2021, hanno visto gli Azzurri sotto una pioggia di medaglie che ha riacceso i riflettori sul mondo dello sport praticato dalle persone diversamente abili. Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paraolimpico, così ha commentato: “Il risultato del tris dei 100 metri è la più bella istantanea con cui chiudere una Paralimpiade straordinariamente bella. Per i risultati e per aver regalato dalla testimonianza di ogni singolo atleta l’immagine dell’Italia più bella, del Paese che sta tentando faticosamente di uscire dalla pandemia. Il risultato in termini di medaglie ci inorgoglisce, questo è il frutto di un lavoro molto duro, di sacrifici e di umiltà ed è ancora più importante perché oltre i numeri proviene da 11 discipline differenti. Nel nostro Paese ci sono 3 milioni di disabili, togliendo gli anziani abbiamo più di 1 milione di ragazzi da intercettare. Quello che abbiamo fatto a Tokyo mi auguro aiuti a tenere alti i riflettori sui percorsi di politica sportiva e sociale necessari per fare in modo che tra tot anni la nostra delegazione non sarà di 113 atleti, ma magari di più di 300.” A chiudere questa magica edizione dei giochi nipponici il grandissimo spettacolo allo Stadio Paralympic di Tokyo con musica, fuochi d’artificio, canti e balli, che hanno regalato un grande divertimento. Il momento più emozionante quello del passaggio di consegne con Parigi, città che ospiterà o giochi paraolimpici nel 2024, con le immagini prioiettate della capitale francese e il cessillo della man ifestazione che sventolava sulla Torre Eiffel. A portare la bandiera italiana, nella sfilata finale l’atleta Matteo Parenzan, specialità tennistavolo e poi tutti a casa, dove sono stati accolti dagli applausi per una grande impresa che siamo sicuri ripeteremo, con un numero di medaglie ancora più consistente a Parigi 2024.