Alla scoperta di Shani, un brand beauty Made in Italy che con i suoi prodotti aiuta le persone a ritrovare il proprio equilibrio e la propria bellezza
Il nostro paese è ricco di attività imprenditoriali di valore e successo, che portano prestigio al Made in Italy. Tra queste c'è Shani, leader nel settore beauty, che nasce da un’intuizione della fondatrice Edda De Carli e che è il risultato di oltre 30 anni di studio con centri di ricerca e laboratori universitari, che hanno portato a realizzare una linea di prodotti che aiuta a preservare e ricreare la vera bellezza della pelle. Abbiamo intervistato David Carlini, figlio della fondatrice e CEO dell'azienda, per saperne di più...-taglio- Come e quando è nata Shani? «SHANI nasce da un’intuizione: prevenire e ritardare l’invecchiamento cutaneo unendo scienza e natura; la ricerca scientifica più avanzata e principi di origine minerale e vegetale, compresa la flora marina. La fondatrice Edda De Carli da oltre 30 anni si dedica alla sua passione per la ricerca, in particolare nell’ambito della dermocosmetica. Si è approcciata a questo mondo partecipando ai migliori corsi e convegni di settore, fino a fondare il suo centro in provincia di Verona, frequentato da signore provenienti da tutta Italia ed anche dall’estero, per sottoporsi al trattamento estetico CIRI, da lei brevettato. Molte delle sue clienti chiedevano come poter trovare i suoi prodotti senza dover fare anche centinaia di chilometri e così Edda decise di fondare SHANI, senza distribuire la linea ai rivenditori, riservandola solo a chi la richiedesse. Solo dal 2014-2015 abbiamo cominciato a crescere in maniera più strutturata e a dedicare tutte le energie a questo progetto. Oggi SHANI è un’azienda familiare, totalmente italiana, che crea e testa la sua linea skincare nei migliori laboratori presenti sul territorio nazionale e certificati ISO. Tuttora il nostro migliore canale di crescita è quello del passaparola ed è il modo che ci ha permesso di arrivare in realtà di altissimo pregio, spa esclusive, rinomati alberghi, a collaborare con il prestigioso brand Aldo Coppola e a varcare i confini nazionali ed europei». Ci parlate del significato di questo nome e di come esso è legato alla mission del vostro beauty brand? «SHANI in lingua swahili significa “stupore”, “meraviglia”: quella che si prova di fronte alla vita, alla gioia che c’è in essa e al suo continuo divenire. Ma prima ancora, era il nome di una bambina orfana della Tanzania che ora non c’è più.-taglio2- SHANI è un progetto: aiutare le persona a ritrovare il proprio equilibrio e la propria bellezza, nel pieno rispetto dell’individualità, del benessere e della singola specificità, con prodotti che nascono dopo lunghe sperimentazioni e ricerche, concepiti per stimolare e favorire il processo di rinnovamento cellulare dell’epidermide». Quali sono i criteri che seguite per la scelta degli ingredienti? Voi poi collaborate con centri di ricerca e laboratori universitari giusto? «Per le nostre formulazioni, iniziamo sempre da un percorso di documentazione su sostanze sia tradizionali che innovative, spesso frutto di un’intuizione o dello studio di testi anche antichi (come incenso, o bakuchiolo, o melograno) i cui effetti e principi attivi sono analizzati in strutture di assoluta avanguardia, con la collaborazione di professori e ricercatori universitari. Una delle nostre prerogative è la ricerca delle migliori materie prime e dei principi attivi; impieghiamo anche anni per arrivare alla formula definitiva. I nostri prodotti sono quasi totalmente di origine naturale, oltre il 95%, reperiamo le materie prime dal mondo vegetale, compresa la flora marina, o minerale; tendiamo ad evitare ingredienti di origine animale. Se necessario, ricorriamo anche ad ingredienti di sintesi, ma solo in quantità davvero minime e solo se convinti che siano davvero indispensabili a migliore sensibilmente la qualità del prodotto finito. Credo che si possa tutto riassumere in questo semplice slogan che avevamo coniato tempo fa “SHANI deve alla natura l’arte di preservare la bellezza della pelle ed alla scienza la capacità di distillarne i segreti”».