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NNEDI OKORAFOR

di Maresa Galli

Numero 257 - Febbraio 2025

Una delle più brillanti autrici “afrofuturiste”, così come sono state definite le scrittrici di fantascienza che hanno avuto nella statunitense Octavia Butler la voce più importante


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Nnedi Okorafor è una scrittrice nigeriana/statunitense. È nata a Cincinnati, Ohio, l’8 aprile 1974, da genitori di origine nigeriana, di cultura igbo, che si sono recati negli Stati Uniti nel 1969, negli anni della guerra civile del Biafra. Cresciuta a Chicago, trascorre le vacanze estive con la famiglia nella nazione d’origine. -taglio- “L’idea che il mondo sia un luogo magico, un luogo mistico, è normale laggiù”, racconta. Nnedi (Nnedimma Nkemdili Okorafor) è una delle più brillanti autrici “afrofuturiste”, così come sono state definite le scrittrici di fantascienza che hanno avuto nella statunitense Octavia Butler la voce più importante. Anche lei, come Butler, preferisce essere considerata solo scrittrice poiché troppo spesso le etichette sono limitanti. Insignita di prestigiosi premi letterari (Hugo, Nebula, World Fantasy Award, Locus, Lodestar), è docente di Scrittura creativa presso l’Università di Buffalo (NY). Con il suo romanzo d’esordio, “Zarah The Windseeker” ha vinto il “Wole Soyinka” per la letteratura. Nelle sue opere, a cominciare da “Laguna”, il suo primo romanzo tradotto in italiano, si fondono fantascienza e tradizione africana, fantasy e realismo magico. Ha scritto anche fumetti per la Marvel inventando eroi ed eroine di colore: T’Challa, protagonista di “Black Panther”, e Shuri, la sorella minore dotata di straordinarie conoscenze scientifiche e tecnologiche, che dà vita a uno spin off. Il suo primo romanzo di successo è “Who Fears Death” (Chi ha paura della morte), del 2010, anche serie televisiva, che ha per protagonista la (Young) Black Magic Woman che ritroviamo, con nomi diversi, in tutte le storie che narra. -taglio2- La protagonista è la giovane Onyesonwu, detta Onye, ribelle figlia del deserto, amante della libertà, messianica, è destinata ad una vita eccezionale che le permetterà di riscrivere la storia. L’Africa è scossa da guerre tribali post-apocalittiche, tra tecnologie futuribili e arcaiche tragedie come lo stupro etnico, i bambini soldato, la mutilazione genitale femminile, la lapidazione. Onye è una guerriera alle prese con mille pericoli, in un viaggio iniziatico ricco di riferimenti alle grandi storie fantasy e cinematografiche. Nella sua lotta il riscatto delle donne e di tutti gli oppressi. I romanzi di Okorafor piacciono molto ai giovani lettori, così come “Wahala”, un suo racconto del 2011, che ha per protagonista un’impavida adolescente nigeriana dotata di poteri telepatici. Altra eroina dal carattere forte è Binti, protagonista di una trilogia di romanzi narrati in prima persona. Per l’autrice l’Afrofuturismo, o meglio, l’ “African science fiction”, possiede un ruolo positivo e salvifico, indicando strade di possibili dialoghi tra tecnologia e magia, tra ibridazioni, mutamenti e tanta suspence. Grazie a nuove eroine, ribelli, legate alle proprie radici e proiettate in un nuovo futuro tutto da ridisegnare.





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