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Nemo profeta

di Antonino Ianniello

Numero 249 - Aprile 2024

Conosciamo meglio uno degli artisti italiani più conosciuti al mondo: entriamo in studio con Roberto Magris


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Roberto Magris, triestino classe ’59 è un ‘italian jazz pianist’, ‘composer’ and ‘arranger’ di livello molto internazionale. L’artista, ha inciso 38 album ed ha sostenuto concerti in tutto il mondo. Un italiano conosciuto più nel globo terracqueo che nella propria nazione. Assurdo! -taglio-Sui tasti del pianoforte, Magris riesce a muoversi con estrema disinvoltura e probabilmente il fatto che si sia confrontato sempre con musicisti internazionali, fa in modo che sia sempre una spanna o due avanti a tutti i colleghi pianisti … fatte le dovute eccezioni ovviamente. Il musicista e compositore triestino riesce a creare atmosfere e mood sempre più particolari. Purtroppo … e c’è un purtroppo preferisce esibirsi (o meglio è quasi obbligato a farsi vedere sui palchi in ogni luogo … tranne che in Italia,) Perché tutto questo? Lo spieghiamo in due parole: il jazz … non sembrerebbe, ha anch’esso del marcio dentro, perchè come in tutte le cose esiste chi ‘tira i fili’ di una strana lobby che decide chi suona e chi no … decide chi partecipa ai festival prestigiosi e chi no. Ecco il perché del crollo verticale di diverse rassegne. Tra queste la storica ‘Umbria Jazz’). Questa cosa, ovviamente, determina una grave discriminazione ed una sorta di razzismo che, cresciuti negli organizzatori di festival … si allarga a macchia d’olio. Così non è musica ed amici amanti del jazz non scandalizzatevi se un giorno qualche neomelodico calcherà il parco dell’Arena Santa Giuliana di Perugia! Ritornando a Roberto Magris, la parte pulita della jazz-music, versatile ed eccellente musicista del contemporary jazz, dobbiamo segnalare lo sdoganamento di uno dei primi suoi album, sinora inedito e con un quartetto tutto italiano. ‘Love is passing Thru’, questo il nome dell’album concepito oltre un ventennio fa, all’ascolto conserva ancora tranquillamente un sound insuperabile. Il musicista triestino, ma cittadino del mondo, ha incominciato a suonare professionalmente alla fine degli anni settanta. -taglio2- Nel corso della sua carriera ha suonato e inciso con tantissimi grandi del panorama internazionale diventando dal 2006 Direttore Musicale dell’etichetta discografica JMood di Kansas City, con la quale ha inciso ben oltre 25 CD. Negli Stati Uniti, Magris ha suonato al ‘The Jazz Bakery, Catalina Jazz Club a Hollywood’, Los Angeles, al ‘The Blue Room’, Kansas City, al ‘The WDNA Jazz Gallery, FIU Music Festival al Wertheim Performing Arts Center di Miami, al ‘The Jazz Showcase’ di Chicago, al ‘The Jazz Estate’ di Milwaukee, a St. Louis, Omaha, Des Moines (Iowa), Fort Lauderdale (Florida). L’anno successivo gli è stata conferita la cittadinanza onoraria dal Consiglio Comunale (City Council) di Kansas City. Roberto Magris: «La registrazione di ‘Love is passing Thru’, per la etichetta ‘JMood’, è stata fatta 20 anni fa con l’ultimo mio quartetto italiano. Queste registrazioni avrebbero dovuto uscire, all’epoca, per la label ‘Soulnote’ ma dopo la sua chiusura e vendita, sono rimaste inedite nel mio cassetto fino ad oggi, ho chiesto ed ottenuto di farle pubblicare per la JMood. Purtroppo, però, il batterista del gruppo di allora, Enzo Carpentieri, ci ha lasciato … e questa resta, difatti, la sua unica testimonianza su disco di un gruppo che, nei primi anni duemila, ha girato il mondo mentre in Italia non è riuscita mai a suonare, men che meno nei festival più noti … e non certo perché io non ci abbia provato.» Eccola la pesante accusa al mondo sommerso del jazz! Questo ha determinato la ‘non volontà’, da parte delle diverse band a guida Magris, ad evitare l’Italia. In qualche modo, dunque esiste qualcosa di losco o di poco pulito anche in quella che sarebbe la musica nobile. Le lobby esistono eccome! I vari 4tet di Roberto Magris, punta di diamante del jazz internazionale, sono band che molti jazzofili italiani non conoscono a fondo. Quel gruppo ‘tutto italiano’ si è perso per sempre.





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