logo-musica

Negramaro

di Maresa Galli

Numero 246 - Dicembre-Gennaio 2024

Incontriamo la band in occasione della presentazione del prossimo concerto in programma il 15 giugno a Napoli, dedicato all’arte e poesia del grande Pino Daniele


albatros-negram

Presentato al Comune di Napoli il concerto che i Negramaro terranno il 15 giugno prossimo allo stadio Diego Armando Maradona. Con la celebre band salentina ed il sindaco Gaetano Manfredi sono intervenuti il consigliere delegato per la Musica e l’Audiovisivo del Comune di Napoli Ferdinando Tozzi, -taglio- il presidente della Fondazione Pino Daniele Ets Alex Daniele e il fondatore della Friends&Partners Ferdinando Salzano. Il live della band salentina a Napoli è il primo di due appuntamenti organizzati e prodotti da Friends&Partners e Magellano Concerti: l’altro è in programma il 22 giugno allo Stadio Meazza di Milano. Il concerto allo Stadio Maradona, in quanto evento di valore culturale e sociale a beneficio della città di Napoli, è organizzato in collaborazione con il Comune che ha varato il suo progetto Napoli Città della Musica. I Negramaro, in omaggio alla città ed al loro forte legame con Pino Daniele, sostengono il progetto di contrasto alla povertà educativa e del disagio scolastico dei ragazzi di Napoli promosso dalla Fondazione Pino Daniele Ets. Presieduta da Alex Daniele, figlio del compianto Pino, che afferma: “porteremo avanti delle attività di laboratorio con i bambini e i ragazzi dagli 8 ai 14 anni e faremo vedere loro come si possano manifestare con uno strumento, con la musica, i propri sentimenti. Anche sentimenti di rabbia. Proprio come ha fatto Pino. Faremo due-tre laboratori di tre giorni l’uno, faremo studiare loro le canzoni di mio padre. Grazie ai Negramaro, questi ragazzi saliranno sul palco per aprire il loro concerto con le canzoni di Pino”. Giuliano Sangiorgi canta a cappella “Mal di te”, emozionandosi nel ricordare le parole che Pino gli rivolse. “Io e te abbiamo lo stesso colore dell’anima”, disse Pino ad un emozionato collega cresciuto con la sua musica. “Quando ai falò gli altri ragazzi rimorchiavano” – racconta Sangiorgi - io suonavo le canzoni di Pino e quelle di Ritchie Blackmore”. Il 22 ottobre avete tenuto un concerto a sorpresa, per strada, a Santa Maria La Nova, cantando e suonando sotto la casa d’infanzia di Pino Daniele… “È stato incredibile! Abbiamo cantato “Napule è”, “Quanno chiove”, “Mal di te”. -taglio2- Una grande emozione, sotto casa di Pino, nel bar dove è nata “Na tazzulella e cafè”… Siamo andati sotto la casa dove lui è nato ed è stato bellissimo poterci sentire partecipi di quel momento lì, è come se fossimo tornati anche noi indietro dopo più di 20 anni insieme, a quei caffè bevuti dopo la sala prove, a quello che si diceva sulla tazzulella ‘e cafè. Napoli significa condivisione.”
Un grande tour che parte da Napoli, dallo stadio Maradona… “La prima volta nello stadio “San Diego Maradona” di Napoli per noi corrisponde al sogno più grande della nostra vita! La cosa più grande che potessimo fare in questa città incredibile: suonare allo stadio. Napoli per noi rappresenta la città ideale a cui tendiamo. Veniamo da una città del Sud bellissima, Lecce, ma la città ideale è Napoli, che rappresenta la metropoli nel mondo a cui potremmo aspirare o appartenere.” Da cosa deriva la scelta di questo omaggio a Pino Daniele? “Abbiamo scelto di omaggiare Pino Daniele perché è la prima volta che facciamo la cosa più grande che si potesse fare in questa città incredibile come Napoli, cioè suonare allo stadio. Glielo dovevamo. Pino Daniele è stato il nostro primo “cicerone” in città. Lo ha fatto con le sue canzoni, lo ha fatto con la sua amicizia e con le nostre chitarre insieme. Pino ci manca e glielo canteremo con tutto il nostro cuore e la nostra voce. La lingua di Pino è internazionale, come quella di Chet Baker e Jeff Buckley. Con lui e con Lucio Dalla ho perso punti di riferimento esistenziali”.” Un importante progetto contro la povertà educativa quello della Fondazione Pino Daniele Ets, con i giovani… “Si, un grande progetto per i giovani che si stanno formando come musicisti. Alex prosegue la battaglia del padre, e noi insieme a lui. Voglio incontrarli quei ragazzi e portarli sul palco di San Siro e su tanti altri palchi italiani.”





Booking.com

Booking.com