STONER ROCK DAL SAPORE VINTAGE
Dal debutto del 2012 con l’album “We’ll be brief”, i Mr Bison, band toscana formata da Matteo Borsacchi (Chitarra/voce), Matteo Sciocchetto (chitarra/voce), Matteo D’Ignazi (batteria/effetti sonori/voce), hanno prodotto quattro intensi album ed ep di heavy blues. Nel 2016 pubblicano “Asteroid” e nel 2018 “Holy Oak”, -taglio-la consacrazione. Ispirati dai mostri sacri Jimi Hendrix, King Crimson, Pink Floyd, fino ai più attuali Motorpsycho, i componenti della band mostrano massimo interplay nell’intreccio di chitarre e negli impasti vocali che ricordano Beach Boys, Beatles, Crosby, Still, Nash & Young, il sound della West Coast. Tanti i concerti all’attivo, in Europa e negli Stati Uniti, suonando anche al Planet Desert Festival di Las Vegas. Oggi tornano con un nuovo album, “Seaword (Towards the Sea)”, registrato da Matteo Barsacchi e prodotto da Jordan Andreen (Earthless, Sacri Monti) per Subsound Records. Concept album ispirato alla leggenda delle sette perle del Tirreno, è rappresentato graficamente nella psichedelica copertina dall’artista svedese Robin Gnista,-taglio2- che immagina Afrodite che perde le sue perle nel mare dando vita alle sette isole dell’arcipelago toscano. “Seaward”, “Dall’abisso”, “Come la tempesta”, “Sott’acqua” e gli altri brani dell’album, sette come le perle della leggenda, raccontano avventure, emozioni forti, maledizioni e solitudini, tutto ispirato dall’acqua, dalla sua ancestrale magia. Meno monolitico dei primi tre dischi, il cd supera lo psychedelic stoner rock per approdare ad armonie e visioni progressive, al classic metal e al folk, regalando uno stile originale lontano dal mainstream. Potente hard rock psichedelico, il sound di Mr Bison conquista con la forza dell’heavy, con un racconto prog onirico intriso di mito e potente come il mare, fonte d’ispirazione e origine della vita. Un album maturo, gradevole e ispirato.