Il mito, per genesi, fantastico, è utile alla filosofia, fondata sul logos, dal momento che l’aiuta a rendere comprensibili idee complicate con rappresentazioni figurali adeguate. Serve anche: alla scrittura narrativa e poetica, alla scultura, alla pittura, all’architettura. Va detto, comunque, che non tutti la pensano allo stesso modo
Osservano, con infantile stupore, mare, terra, cielo, alberi, montagne e si chiedono che cosa siano. Come ancora fanno i bambini, i primi uomini vogliono sapere. La curiosità cresce. E la morte, il dolore, la guerra, la pace? Il bisogno di comprendere significato origini e ragioni di tutto non smetterà mai di spingere le coscienze a porsi domande. -taglio- La fantasia corre: il chaos, non confusione ma notte, puro spazio dilatato, viene ingravidato dal vento. Genera Protogonos, detto anche Fanete. Il primo nato dall’uovo d’argento è dotato di ali d’oro: le ha ereditate dal padre. Verrà chiamato, poi, Eros, dio dell’Amore, eterno bambino. Quando si parla del pensiero arcaico, la mente corre subito al mito e alla funzione sapienziale e archetipica della cultura antica. Il cielo, sia quello reale che quello astratto, metafisico e immaginario, diventa una sorta di palcoscenico in cui abitano simboli, enigmi, figure, narrazioni, eventi, angosce, personaggi, mostri… rappresentativi del senso della vita nonché di tutte le dinamiche che ne governano il corso. Si tratta di metafore, personificazioni e allegorie che hanno una funzione propedeutica nei confronti della filosofia. Chi si avventura nell’universo multiforme dei miti scopre, quasi subito, che: il suo viaggio sarà lungo, pieno di stimoli, scoperte, rivelazioni; le immagini raccontano, svelano, illuminano, educano; tutte le storie fanno parte di un’unica storia, sempre viva, meritevole di essere di nuovo narrata e riascoltata, perché ancora lucifera e fruttifera nonché prezioso anello di congiunzione tra terra e cielo, enigma e gioco, menzogna e verità, umano e sovrumano.-taglio2- Il mito, per genesi, fantastico, è utile alla filosofia, fondata sul logos, dal momento che l’aiuta a rendere comprensibili idee complicate con rappresentazioni figurali adeguate. Serve anche: alla scrittura narrativa e poetica, alla scultura, alla pittura, all’architettura. Va detto, comunque, che non tutti la pensano allo stesso modo. Nella polemica tra classici e romantici, ad esempio, Vincenzo Monti, col suo Sermone sulla mitologia, esalta il valore artistico dei miti classici; Manzoni, al contrario, li giudica dannosi perché favoriscono un’imitazione acritica e lontana dalla realtà. Esistono miti legati alla nascita: cosmogonici, teogonici, antropogonici, eroici. E ancora: storici, naturalistici, eziologici… Va precisato, infine che, mentre il tempo del mito, cioè l’attimo in cui confluiscono per sempre passato presente e futuro è sacro e immutabile, come quello della fiaba, non è la stessa cosa per lo spazio, che è, invece, mutevole, perché legato a variabili geografiche e a costumi diversi.