La cittadina pugliese da oggi annovera nell’ambito del suo patrimonio artistico-culturale anche la Pinacoteca Roccotelli
Il nome Minervino risalirebbe ad un antico tempio di Minerva ivi ubicato. È una graziosa cittadina della Murgia, non lontana da Castel del Monte, la misteriosa imponente dimora di Federico II Imperatore. È arroccata su una breve altura intorno alla Cattedrale il cui campanile svetta superbo. -taglio-Dedicata alla Vergine Assunta, fu costruita nel Medioevo e ricostruita tra il '500 e il '600, epoca a cui risale il campanile ricostruito però nel 1924 a seguito di un crollo. Minervino viene denominata “Balcone delle Puglie”, per il panorama aperto sulle montagne della Basilicata, sul Tavoliere delle Puglie, sul promontorio del Gargano e sul golfo di Manfredonia. Ha strade pavimentate di pietra bianca e così pure gli edifici mostrano bianche facciate di pietra. La Chiesa dell'Immacolata Concezione fu realizzata alla fine del'700 con due campanili e fronte in stile barocco. Il medievale castello baronale appartenuto nei secoli a varie famiglie gentilizie tra cui i Del Balzo e i Pignatelli, via via rimaneggiato e parzialmente trasformato in lussuosa dimora, è stato infine trasformato nella sede del Municipio la cui facciata richiama echi neoclassici. Superato l’ampio cortile, mediante le due rampe di una grande scalea di gradini stondati di pietra appenninica, si giunge agli uffici comunali e al nuovo Polo Museale che raggruppa la Biblioteca Bàrbera, l’interessante Museo archeologico D’Aloja che raccoglie reperti della preistoria ritrovati in loco e la splendida Pinacoteca Roccotelli appena inaugurata. Il celebre Maestro Michele Roccotelli ha donato ben 100 opere (82 dipinti e 18 tra sculture e ceramiche) al suo paese Minervino Murge, dove è nato nel 1946 da una famiglia del luogo; dove, tranne che nel periodo di formazione e di studi artistici a Bari e poi all’Accademia di Roma, è vissuto e dove, fino al pensionamento, ha insegnato Educazione Artistica trasmettendo a generazioni di ragazzi del posto il senso del bello e il gusto dell’arte. Durante i suoi frequenti ritorni tanti oggi salutano in lui il “professore” e lo identificano con il concetto stesso dell’Arte. Attraverso lo scorrere degli anni e dei molti successi anche internazionali, sempre più è andato maturando in lui il bisogno di condividere successi ed emozioni con il suo amato paese. Da qui dunque il desiderio di lasciare un segno concreto del proprio passaggio attraverso un cospicuo numero di suoi lavori a disposizione per le visite dei locali e dei turisti. Il “sogno sognato” si è concretato nella PINACOTECA ROCCOTELLI. -taglio2-Il Comune, nella persona della Sindaca dottoressa Maria Laura Mancini suffragata dal parere positivo del Consiglio Comunale, ha destinato in forma stabile un ampio e luminoso spazio aperto al pubblico nella sede stessa del municipio. Le 100 opere, data la ingente quantità e misura delle tele, verranno esposte a rotazione per un lungo periodo un terzo per volta. Visitare la Pinacoteca, il cui allestimento è firmato dall’architetto Luigi Roccotelli, significa seguire l’iter creativo percorso dall’artista negli anni durante i quali della bellezza della Puglia e del suo paese Minervino si è fatto ambasciatore nel mondo. Ha attraversato nel tempo varie fasi espressive fino al recente ciclo degli “Embrace”: corpi nudi maschili e femminili sempre più definiti e plastici, tesi all’avvicinamento, alla congiunzione, a quel contatto concretamente ravvicinato, oggi negato dalla emergenza sanitaria. Positivo anelito al ritorno ad una normale espansività affettiva dell’abbraccio. L’evento di inaugurazione dal titolo “EmozionArti” ha avuto luogo, nel rigoroso rispetto delle norme Anti-Covid, il 15 ottobre nella Sala Consiliare alla presenza della famiglia dell’artista, degli amici ed estimatori e naturalmente della Sindaca e dei consiglieri che lo hanno reso possibile. Il Prefetto di BAT (Barletta-Andria-Trani) dott. Maurizio Valiante salutando i presenti ha espresso compiacimento per la creazione nel territorio di una raccolta d’arte di tanto spessore. Eguale compiacimento è stato espresso con un telegramma dal Vescovo Mons. Luigi Renna. L’aspetto artistico e la figura del Maestro sono stati illustrati dai critici d’arte Yvonne Carbonaro, Lino Patruno, Bianca Tragni. Tra Michele Roccotelli che ha voluto omaggiare il suo paese natio con l’offerta di un ulteriore importante attrattore artistico e culturale e il Comune di Minervino che, nel creare la Pinacoteca a lui intestata, ha voluto rendere onore ad un concittadino che gli ha dato lustro nel modo, si è compiuto un reciproco atto d’amore volto a sancire un legame indissolubile destinato a restare vivo nelle generazioni future.