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Melodie dell'anima

di Paola Trotta

Numero 251 - Giugno 2024

Alla scoperta di Numa Palmer, un'artista che incarna l'essenza dell'autenticità e della creatività, immergendosi costantemente nel proprio universo emotivo


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Scopriamo l’universo artistico della romana Numa Palmer, che ha recentemente lanciato il suo nuovo singolo "Credo nelle Favole", accompagnato da un video clip super coinvolgente. Il singolo, prodotto interamente da Numa, porta con sé la firma, con testi scritti da lei stessa in collaborazione con Gianna Simonte e una musica coinvolgente creata insieme al marito, Phil Palmer.-taglio- La presenza di talenti come Phil Palmer alla chitarra e Max Minoia alle tastiere e al basso, unita al lavoro di post-produzione di Matteo Caretto, conferisce al brano un'elevata qualità sonora. Nella sua ricca carriera ha collaborato con artisti illustri tra i quali Pino Daniele e Renato Zero. Oltre alla sua carriera musicale, Numa è un volto noto della televisione italiana, partecipando come opinionista e ospite a numerosi noti programmi e talk show. Numa è tornata nella scena musicale con il suo nuovo singolo Credo nelle favole. Ci racconta il brano? “In tutti i sensi Credo nelle favole e ci crederò sempre, sono il racconto della nostra vita, il sogno che abbiamo nel cuore, la storia che si avvera, il percorso per realizzarla. Attraverso la metafora del mondo delle favole esorto le persone a scrivere il libro della propria vita con storie coraggiose che gettano il cuore oltre l’ostacolo e Il lieto fine lo scriviamo solo noi.” È una canzone che dedica a qualcuno? “Si, a mio padre, scomparso recentemente, con il quale condividevo un simbiotico pensiero di vita. Per questa ragione le strofe sono declinate al maschile, come se fosse lui stesso a cantarle. Il brano parla di quel senso di libertà, di lasciarsi andare senza cadere e della certezza, ovunque si vada, di incontrare “solo amore”.” Insieme al singolo, è uscito anche il videoclip che vede insieme a lei la partecipazione straordinaria del ballerino di Ballando con le Stelle, Moreno Porcu e la regia di Luca BIzzi. “Nel videoclip, emerge la metafora di una bussola magica che mi viene regalata da una chiromante che rappresenta la capacità del cuore di sintonizzarsi verso la direzione giusta dell’amore. Quella bussola “fatata” mi condurrà lontano dal grigiore di una città caotica, abitata da persone indifferenti e ipnotizzate. In questa dimensione magica, incontrerò il mio principe delle favole (Moreno Porcu) con cui ballerò una danza che celebra la vita e la capacità di credere nei propri sogni.” Non solo musica. La vediamo anche in Tv a “Italia sì!”. Che esperienza è questo programma?-taglio2- “Sono ospite fissa del contest “Che Geni!” all’interno del programma “Italia sì!” condotto da Marco Liorni su Rai1 che racconta i talenti le passioni artistiche trasmesse dai genitori ai figli. Ricopro il ruolo di giudice “speciale”. Dopo l’esibizione dei giovani talenti e ascoltati i pareri dei giudici Guglielmo Mariotto e Mauro Coruzzi che dialogano con loro per conoscerli meglio, e decreterò il vincitore per ogni singola puntata fino al vincitore finale del contest.” Cosa cerca di cogliere in questi giovani? “Il mio compito è valutare la bravura e la preparazione di questi potenziali artisti ereditata dai loro parenti, ma soprattutto cerco di percepirne l’entusiasmo l’impegno e la passione autentica.” Quando è nata la sua passione per lo spettacolo e la musica? “Sin da piccola mi sono appassiona alla danza e ho iniziato ad esibirmi sul palcoscenico improvvisando canzoni e monologhi seguendo così la mia passione per la musica e lo spettacolo. Mio padre è stato per diversi anni il produttore esecutivo di Raffaella Carrà, che ho conosciuto a 5 anni che dal quel momento è diventata un’inesauribile fonte di ispirazione oltre che un punto di riferimento umano ed artistico. Crescendo, la musica è stata per me fonte di guarigione e di incoraggiamento, uno sfogo creativo per la mia anima sognatrice e sensibile. A scuola ero emarginata da tutti perché ero quella diversa. Non giocavo con le bambole, non fumavo nei bagni con i compagni di scuola, non mi interessavano i pettegolezzi. Mi chiudevo all’interno del mio mondo creativo e lì finalmente sentivo di essere libera, di essere me stessa. Ogni momento era quello giusto per scrivere testi, per cantare a squarciagola sulle canzoni dei miei cantanti preferiti.” Lei è anche molto attiva su tematiche importanti “Si, sono attiva sui social, web e tv, nella battaglia contro il bullismo, cyberbullismo, un impegno che passa anche attraverso la sensibilizzazione su questi temi, soprattutto nei riguardi degli adulti.”





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