Sfidami!
Poliedrico come pochi attori riescono ad essere, anche questa volta ha bucato lo schermo interpretando uno dei protagonisti di “Povere creature!” film vincitore a Venezia 2023
È stato uno dei protagonisti indiscussi dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, il film cui ha partecipato si è aggiudicato il Leone d’oro ed è stato letteralmente acclamato da critica e pubblico in sala: lui è Mark Ruffalo ed il film è “Povere creature!” (Poor Things) diretto da Yorgos Lanthimos. -taglio- Un cast di tutto rispetto poiché Mr Ruffalo è stato affiancato da una splendida Emma Stone, Willem Dafoe, Ramy Youssef e Jerrod Carmichael. Per chi vive sulla luna e non sapesse di cosa stiamo parlando, la pellicola è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray, edito da Safarà Editore e precedentemente pubblicato coi titoli “Poveracci!” e “Vita e misteri della prima donna medico d'Inghilterra”. Nessuno di questi due lavori precedenti, però, era stato in grado di far innamorare il pubblico e quindi solo quest’anno la storia è riuscita ad avere l’eco che merita. Bella Baxter – Emma Stone - è una giovane donna riportata in vita da uno scienziato, il dottor Godwin Baxter, il quale vuole proteggerla nonostante la sua creatura sia curiosa del nuovo mondo in cui è stata resuscitata e desideri esplorarlo. Bella decide di scappare con Duncan Wedderburn, un avvocato meschino, per intraprendere un viaggio attraverso i continenti, alla ricerca della libertà e dell'uguaglianza che nella vita precedente non aveva. Mark Ruffalo interpreta Duncan, un ruolo che secondo molti addetti ai lavori gli darà la possibilità di ricevere altre candidature di tutto rispetto, come l’attore americano ci ha sempre abituati, ecco cosa ci ha raccontato… Duncan Wedderburn questo il ruolo che interpreta nella pellicola “Povere creature!”, cosa ha pensato quando le è stato proposto questo progetto? “D’istinto ho subito pensato di accettare, anche se ancora non mi ero addentrato in tutti i dettagli della storia e del mio personaggio, ma fin dal primo istante mi piaceva l’idea di fare un ruolo ‘diverso’ rispetto a quelli che mi sono ritrovato ad interpretare negli ultimi anni. Poi ho amata il fatto che Yorgos – Lanthimos ndr. – abbia realizzato questo film libero da qualsiasi vincolo, non ha avuto filtri o riguardi di alcun tipo, si è disinteressato bellamente di ogni protocollo o imposizione sociale per poterli così prendere in giro e depotenziare fino a demolirli del tutto. Questo è stato trasmesso anche ai personaggi, infatti Duncan così come Bella, scelgono di mostrare il sesso (tanto e piuttosto grafico nella sua rappresentazione), di prendere in giro gli stereotipi di genere o il patriarcato con una ‘grazia’ e con una capacità sintetica di lavorare sul sottinteso e sul sottotesto che ad altri film recenti è mancata.” Questo film è stato definito per alcuni aspetti “selvaggio ed allo stesso tempo esilarante” com’è riuscito con il suo personaggio a trovare il giusto equilibrio tra le due cose? “Ciò che ha permesso la riuscita di questo film è stata la grande intesa che si è creata tra noi attori ed il regista, subito ci siamo capiti e di conseguenza è stato quasi naturale riuscissimo a dar vita ai personaggi proprio come li aveva immaginati lui. Ad impatto può sembrare un film sciocco, ma vi assicuro che ‘Povere creature!’ di intelligenza ne ha da vendere poiché si fa carico di tematiche per nulla leggere o semplici da raccontare e le sviscera in maniera dissacrante, strappando una risata anche quando da ridere non c’è assolutamente nulla e quindi invita a riflettere lo spettatore sulla percezione che spesso si ha difronte ad argomenti simili.” Ha dichiarato che ama molto tornare in Italia, infatti, lei ha origini italiane da parte paterna. Come è stata la sua infanzia? C’è un pizzico di italianità in lei? “Ho avuto una infanzia serena e mio padre è stato un grande lavoratore, ha cercato di dare il possibile a noi figli accettando lavori che ci hanno fatto spostare dal Wisconsin, dove sono nato, alla Virginia e poi in California. Anche mia madre, franco-canadese, aveva antenati italiani e io sono sempre felice quando mi invitano a qualche festival in Italia, un Paese che regala il senso della bellezza. Con mia moglie sono stato al Giffoni Film Festival e ricordiamo spesso i giorni poi trascorsi insieme sulla costiera amalfitana e il clima di quella manifestazione piena di ragazzi, felici di vivere una esperienza unica come giurati di film. Forse il pizzico di italianità lo avverto quando riesco ad apprezzare dei dettagli dell’Italia che un turista americano qualunque forse non noterebbe, ma ogni volta che vengo qui è una scoperta continua!” Prima di “povere creature!” ha interpretato nella miniserie “I know this much is true” la storia di due gemelli, uno mentalmente instabile, l’altro determinato e sicuro, entrambi interpretati da lei… una prova attoriale non semplice. “Di base devo dire che credo al potere anche educativo del piccolo schermo e agli spunti di dialogo che dà in famiglia. A casa, poi, siamo appassionati di documentari; la tv, inoltre, mi ha offerto grandi occasioni, penso al magnifico e coraggioso ‘The Normal Heart’ (film per la tv del 2014 con Julia Roberts e Matt Bomer, ndr) in cui ero uno scrittore omosessuale. Mi piacciono i film e le serie che affrontano problemi psicologici, che cercano di capire che cosa nel passato delle vite dei vari personaggi ha condizionato le scelte della loro quotidianità. Di ‘I know this much is true’ sono stato anche produttore perché davvero racconta la sicurezza ma anche la carica di antagonismo e rabbia che l’estrazione sociale e i rapporti famigliari possono dare.” Prima di salutarci: ha ancora sogni nel cassetto? “Sì, ma non più tanti. Mi reputo una persona molto fortunata, ho superato un momento non semplice relativo alla mia salute e quindi ogni giorno ringrazio di poter avere la possibilità di vivere. Amo la mia famiglia e sono orgoglioso del percorso che ho fatto finora. Ho fatto una lunga gavetta, da giovanissimo attore ambizioso a Los Angeles ho fatto l’imbianchino, il meccanico, il fattorino ed intanto frequentavo i corsi di recitazione di Stella Adler con Benicio Del Toro e Salma Hayek. Quindi essere arrivato fin qui devo dire che mi soddisfa. La mia vita vera, però, è lontana da Hollywood, è con mia moglie ed i miei figli nella nostra fattoria a nord di new York!”